Vita di Missione: Alfabeto Africano, V come Vestito

Padre Oliviero Ferro

Se vuoi vedere una fantasia di colori, vai in un mercato africano e ne sarai abbagliato. Se poi ti fermi nel settore delle stoffe, non avrai che l’imbarazzo delle scelta. Ti verranno mostrate tante qualità diverse. E lì vicino c’è qualcuno che è pronto a confezionarti un vestito su misura. Non hai che da fare la tua scelta. E poi, a lavoro concluso, potrai farti fare una bella foto da mandare ai tuoi amici dell’Europa. Ma chi si veste con più fantasia e gusto, naturalmente sono le donne. Lì non ci sono limiti. Ognuna cerca di far vedere che ha fatto la miglior scelta. Direi che si vestono come delle regine. Bellissime. Certo, sono le più giovani che danno nell’occhio. Quelle che hanno già una certa età e sono cariche di figli, scelgono di essere meno appariscenti. Però qualcuna, un giorno mi ha detto, parlando della sua “giovane età”: “vedi padre, anche se ho un po’ di anni, il sangue circola ancora nelle vene”. Naturalmente al vestito, si aggiungo le scarpe, il trucco, un grande foulard sulla testa e nelle braccia una borsetta. Insomma si sentono pronte per la sfilata di moda e per i commenti del mondo maschile. Ma anche i giovani non scherzano. Mi ricordo, come oggi. Era domenica e c’era la partita di calcio nello stadio all’aperto della parrocchia. Faceva un caldo soffocante, ma c’erano due giovani, vestiti di nero, con un soprabito nero,occhiali neri e una cuffia nera che giravano intorno al campo in silenzio. L’importante è che tutti si accorgessero del loro modo di vestire. Se poi avessero caldo, non glielo ho chiesto, ma mi sembrava abbastanza chiaro.