Salerno:Ferragosto nel carcere e nell’ospedale, Ferrazzano “Piano per i detenuti”

Si è conclusa oggi la visita istituzionale che il Vicepresidente della  Provincia di Salerno, avvocato Anna Ferrazzano, ha compiuto presso il carcere di Fuorni e presso l’Azienda ospedaliera SS. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, in occasione della quale sono stati donati 300 libri con l’intento di favorire l’umanizzazione di strutture totalizzanti. “Ringrazio – dichiara il Vicepresidente – i direttori del carcere e dell’Azienda ospedaliera di Salerno per aver aperto le porte all’iniziativa del mio Assessorato finalizzata ad esprimere vicinanza e solidarietà a comunità tanto disagiate attraverso il sostegno umano ed istituzionale che la Provincia ha testimoniato con il dono, in collaborazione con l’editore Guida, di 300 libri che vanno ad integrare il patrimonio delle due biblioteche. Nel caso dell’ospedale – continua Ferrazzano – il nostro omaggio rappresenta il primo tassello di un conquista che, sulla base della nostra idea, ci auguriamo il direttore generale Bianchi vorrà continuare a perseguire.”La visita presso il reparto femminile del carcere di Salerno ha avuto un duplice obiettivo. Quello rigorosamente istituzionale, nell’evidenziare che “l’impegno della Provincia sul territorio costituisce una testimonianza ed un servizio costanti, e quello invece più concreto connesso alle deleghe che conduco. L’intento, infatti, è stato finalizzato alla migliore comprensione possibile delle necessità relative alla specifica condizione detentiva per implementare al meglio l’aspetto delle politiche del lavoro cercando di cogliere le esigenze e le aspettative dei detenuti”. La Provincia porterà avanti, di concerto con la Commissione provinciale per le Pari Opportunità, il discorso della valorizzazione delle energie umane e lavorative presenti nella Casa Circondariale e valuterà tutte le più opportune iniziative volte a sostenere attività di formazione all’interno della struttura, nonché canali di inserimento nella società civile sia successivamente all’espiazione della condanna, che per favorire ipotesi di misure alternative alla detenzione previste dalla legge.