Salerno: Cirielli, dalla Provincia con furore

Aldo Bianchini

Solitamente si dice che “il difetto c’è ma non si vede”. Nel caso del presidente Cirielli il difetto c’è e si vede pure. Non pensate subito a male, mi riferisco semplicemente al difetto di Edmondo Cirielli di “incavolarsi” troppo spesso e con tutti. Insomma sembra che il Presidente ce l’abbia con mezzo mondo, almeno con quel mezzo mondo che sta dall’altra parte, cioè più semplicisticamente ”non sta con lui”. E scrive il Presidente, scrive di persona e fa scrivere ad altri, comunicati rabbiosi di risposta. Se l’è presa violentemente con il neo commissario della ASL Francesco De Simone, e forse in questo caso il Presidente ha anche ragione ma un politico, per di più presidente, non deve mai rispondere così. E’ vero che De Simone, da bravo docente disciplinato, ha snobato Cirielli facendo finta di non sapere che le nomine dei due sub commissari nelle persone di Marisa Annunziata e Sara Caropreso erano state pazientemente concordate dallo stesso Caldoro con Cirielli dopo che entrambi avevano deciso di far fuori sia Aversano che La Nocita. Del resto che le due professioniste siano di chiaro riferimento ciriellano lo sanno anche le pietre. Ebbene se De Simone ha pesantemente toppato non mi sembra proprio il caso che Cirielli si incavoli più di tanto, la politica ha le sue regole e i suoi tempi e bisogna segnare il passo. Il Presidente deve stare attento al luogo comune che lo indica soltanto come un “capo fortemente militarizzato!!” Cirielli deve rapidamente assumere  anche la veste del politico, semmai deciso e decisionista ma pur sempre politico. E il politico di razza non reagisce ad ogni pie’ sospinto altrimenti rischia di fare la fine dell’on. Fulvio Bonavitacola che parla, anzi straparla, soltanto a comando non essendo né capo e né politico ma soltanto strumento del potere deluchiano. Il suo ultimo intervento contro l’accoppiata Cirielli-Strianese la dice lunga e tutta anche su come il Sindaco ha inteso la politica di questi ultimi venti anni. Bonavitacola, prima di adesso, non si è mai chiesto perché il “suo capo” ha fatto quello che ha voluto e quando ha voluto sulle miste, sugli assessorati, sull’aeroporto, sull’autorità portuale, sulla CCIAA, sui consorzi, sulle comunità montane, sull’ASI, sul CSTP, ecc. ecc.. Lo avevo già scritto qualche settimana fa e rapida è arrivata la conferma “dalla provincia con furore”. Scrivono e rispondono tutti, anche per le sciocchezze. Non è così, a mio opinabile avviso, che si fa politica. Se si decide di non andare al taglio del nastro delle case post-terrremoto di Salvitelle non c’è bisogno di fare sproloqui pseudo giustificativi quando il sindaco Nunziata prende la palla al balzo e da vecchio  politico sferra un veloce uppercut e fa rimediare una gran brutta figuraccia ad uno degli assessori di punta della giunta Cirielli, cioè a quell’Adriano Bellacosa che fino ad oggi ha anche dimostrato equilibrio e serenità nell’amministrazione tecnica del suo assessorato. La risposta, al limite del velenoso, alla sortita del sindaco di Salvitelle, mi è parsa sinceramente sproporzionata e fuori dalla logica comune. E poi dare una giustificazione citando la presenza di Rocco Giuliano a Salvitelle sembra da poco avveduti; ma signori cari, Rocco Giuliano non solo va a Salvitelle, ma va in tutti i paesi del suo collegio elettorale, e deve andarci. L’assenza del Presidente o dell’Assessore è cosa ben diversa.  In politica, gentili  nuovi amministratori della provincia, è sempre molto utile il motto di Pappagone: “Piglia, pesa, incarta e porta a casa”. Sinceramente mi chiedo perché rispondere velocemente e brutalmente a tutti quando, ad esempio, all’orizzonte c’è l’accordo con Alitalia per l’aeroporto, operazione che se vera, darà a Cirielli anche spessore politico. L’ultima toppata in ordine di tempo della “truppa cirielliana” è la risposta quasi scostante data al consigliere comunale Peppe Zitarosa, che aveva semplicemente chiesto più democrazia interna al PdL, altrimenti la sua componente avrebbe presentato lista separata nelle prossime comunali. Apriti cielo, si è subito scatenato finanche il fedele, non so bene di chi, Antonio Mauro Russo, in una sorta di reprimenda fuori luogo nei confronti di un convinto sostenitore del centro destra, qual è il consigliere comunale in questione. Tutte cose che fanno pensare e che dovrebbero far riflettere seriamente il “capo”, semmai vorrà affrontare con decisione la battaglia amministrativa, ben sapendo che senza la conquista di Salerno, non si va da alcuna parte.

 

3 pensieri su “Salerno: Cirielli, dalla Provincia con furore

  1. Illustre dotto Bianchini mi devo complimentare con Lei in quanto è l’unico giornalista, che parla in maniera libera. Non chiude accordi con nessuno, ma fa, quanto dovrebbero fare tutti ma non lo fanno, il giornalista vero. Peccato che ce ne sono pochissimi. Lei dice delle cose vere. Io da spettatore Le dico che se Provincia e Comune non si daranno una regolata ma continueranno a fare un braccio di ferro, sarà la fine per questa Provincia. Si finirà a litigare violentemente con il solo ed unico risultato che il futuro sarà tetro. Complimenti dottor Bianchini

  2. bravo Stefano, hai detto quanto avrei voluto dire io. Bravo Bianchini !

  3. CI SONO UOMINI CHE RINNEGANO PER SEMBRARE ALTRI CHE LOTTANO PER ESSERE.
    Cirielli dimettiti.
    in bocca al lupo

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