Reliquie di San Pio…scampate ai ladri!

di Rita Occidente Lupo

Ancora furti nel campo del sacro. La profanazione non lesina neanche le spoglie del Santo del nostro tempo, San Pio da Pietrelcina. Il tentativo, presso il cimitero di San Giovanni Rotondo, ospitante le tombe di numerosi frati minori cappuccini. Le reliquie del Santo,  in una cappella, costituite da alcuni capelli, una garza che avvolgeva il costato insanguinato e un paio di guanti. I ladri, con le pive nel sacco. Il gesto ha creato scalpore nei devoti del Santo del Gargano, che continuano ad accorrere presso le Sue spoglie, dal 19 aprile allocate nel nuovo santuario, costruito da Renzo Piano. Tantissime le querelle, per la traslazione da Santa Maria delle Grazie, diventata ormai angusta per arginare la mole di fedeli che, in ogni tempo, affolla San Giovanni Rotondo. In vita, il Cappuccino avrebbe annuito dinanzi ad una struttura superbamente realizzata, perfino con ori? Risposta immaginabile alla luce dello spirito francescano, connotante la  Sua vita. Dai Suoi scritti, le ultime desiderata in merito alla sepoltura: sotto terra, nella cripta di Santa Maria delle Grazie. Decesso, 26 settembre 1968. A duro contatto della terra, nella semplicità. Alter Christus, il Poverello d’Assisi, dell’età medievale. Alter Christus San Pio, nello spaccato contemporaneo, da Lui profetizzato, tempo di decadimento.  Alla Sua ombra, in ossequio ai Suoi insegnamenti, la mondanità transeunte per il Regno dei cieli: il polso reale della santità, transito inevitabile per la povertà.