Vita di Missione: Alfabeto Africano, D come Donna

Padre Oliviero Ferro

C’è qualcuno, spiritoso, che dice: Noi uomini siamo stati creati per primi,le donne per seconde. Quindi…noi abbiamo tutti i diritti e loro i doveri”. E allora la donna cosa deve dire? Obbedire? In certe culture, c’è l’abitudine che quando l’uomo,il capo della casa si alza, tutte le donne che abitano nel recinto, devono andare a salutarlo. Inchinano la testa,mettono la mandi davanti alla bocca e gli chiedono se ha dormito bene. Insomma gli augurano una buona giornata. Poi naturalmente le donne vanno al lavoro e l’uomo, beh, sì deve riposare. Ha già lavorato troppo. Deve badare a delle faccende importanti. Lui è la testa della casa e ha molte preoccupazioni. Le donne invece devono badare ai figli, andare a lavorare nei campi, preparare da mangiare, la pulizia della casa e poi… Insomma sono delle cose meno importanti. Capita poi che i figli che vanno a scuola, vadano dalla madre a chiedere aiuto per pagare le tasse scolastiche, per i vestiti, le medicine… La madre dice di andare dal padre: e lui molto gentilmente li rimanda dalla madre: Sono o non sono figli suoi? Se poi la donna comincia ad invecchiare, allora il capo deve prendersene qualcuna più giovane. E’ meglio avere fiori freschi che appassiti. Darà alla moglie anziana una piccola casetta, un po’ di viveri e per il resto, si dovrà arrangiare. Lui deve sempre pensare alle cose importanti. Naturalmente la scuola è per tutti. Ma le bambine, le ragazze rischiano di non potere continuare gli studi, perché devono seguire la madre nelle faccende domestiche. Insomma, a tutti i livelli, la donna viene emarginata. Tranne forse quando entra nella politica e allora succedono altre cose di cui è meglio non parlarne. Se poi la donna diventa vedova,allora cominciano le tragedie. Viene abbandonata dalla famiglia del marito. Si deve arrangiare in tutti i sensi. Insomma l’amore,se mai c’è stato tra di loro, viene definitivamente affossato. Forse i signori uomini non dovrebbero dimenticare che se sono nati è perché la loro madre, una donna, ha sofferto per loro. Ma questo è un cammino di conversione non facile. Speriamo che un giorno,non lontano, anche loro capiscano che è giusto rispettarsi per potersi volere bene.