Salerno: Pdl, Celano, consuntivo comunale, dati non veritieri
Procuratore Generale presso l’On.le Corte dei Conti
Revisori dei Conti Comune di Salerno (per quanto nelle loro competenze)
Egregio Sig. Procuratore con la presente Le segnaliamo, per quanto di Sua competenza, che il Conto Consuntivo 2009, approvato nel corso del Consiglio Comunale del 30.06.2010, contiene dati non veritieri che alterano il risultato di amministrazione. All’avanzo di amministrazione si è, infatti, a nostro avviso addivenuto con un’”accurata” ed abile manovra sui residui con cui si cerca di mascherare una evidente difficoltà economica e finanziaria dell’Ente, che si dimostra incapace di far fronte agli impegni assunti con i suoi “fornitori”. Solo a titolo esemplificativo e per far meglio comprendere le preoccupanti condizioni di “insolvenza” in cui versa l’Ente, si evidenzia che il debito contratto dall’Amministrazione Comunale di Salerno con il CSTP ammontava al 31.12.2009 ad Euro 3.768.734,13. Nonostante si sia addivenuto ad un accordo di rateizzazione in tre annualità del pagamento di tale spettanza, il Comune di Salerno non è stato in grado di adempiere neppure al versamento della prima rata di Euro 782.732,00 scaduta proprio in data 31.12.2009. Ritornando al conto consuntivo del 2009 si evidenzia che, anche per l’esercizio in questione, risultano non riscossi circa il 40% degli accertamenti e che i residui attivi ammontano ormai ad oltre 520 milioni di Euro, nel mentre i residui passivi riportati nel prospetto contabili si quantificano in oltre 516 milioni. L’operazione di riaccertamento dei residui che, annualmente, andrebbe predisposta in modo accurato, preliminarmente alla redazione del conto consuntivo, a nostro avviso suscita notevoli e fondati dubbi. Sul fronte dei residui attivi, ad esempio, talune posizioni creditorie, “eliminate” appaiono inverosimilmente arrotondate nell’importo (es. TARSU Euro 355.000,00), lasciando presupporre una eliminazione “forfetaria” di importi riaccertati fino all’esercizio precedente. Si evidenzia anche che a fronte dell’eliminazione di residui attivi per la TARSU non si riscontra, ad esempio, una contestuale eliminazione di residui attivi per l’addizionale TARSU che pure annualmente viene accertata in misura proporzionale alla Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. Si ritiene, inoltre, che in contabilità dell’Ente si conservino residui attivi che difficilmente potranno essere mai riscossi e per cui andrebbe meglio verificata l’esistenza e la legittimità di titoli giuridici che giustifichino la possibilità di riportare tali posizioni creditorie nel conto di bilancio. A tal proposito si richiama l’art. 189 del Dlgs. 267/2000 che sancisce che “costituiscono residui attivi le somme accertate e non riscosse entro il termine dell’esercizio” e si ricorda che il citato T.U.E.L. evidenzia che “sono mantenute tra i residui attivi esclusivamente le entrate su cui esiste un titolo giuridico che costituisca l’Ente Locale creditore della correlativa entrata. Talune posizioni creditorie “conservate” in contabilità e per cui l’Ente dimostra una preoccupante incapacità di riscossione vantano un’anzianità ormai quasi ventennale (“proventi vari dell’acquedotto comunale”, “diritti e canoni per la raccolta e l’allontanamento delle acque reflue”, etc.). I crediti per “proventi relativi al servizio di illuminazione votiva” risultano riportati dal 2001 senza che di tali residui l’Ente sia riuscito a riscuotere un euro. Si evidenzia, sempre sul fronte dei residui attivi, l’incapacità del Comune di Salerno di riscuotere i crediti relativi all’ICI (riportati dal 2002), all’ICIAP (in conto dal 2000), alla TARSU (conservati in bilancio dal 1999 per un ammontare complessivo che ammonta al 31.12.2009 ad oltre 36 milioni di euro). Sintomatico di come si proceda alla verifica dei residui si segnala, altresì, la situazione relativa ai crediti inerenti la voce “norme di circolazione stradale”. Nel consuntivo 2009, infatti, non si è provveduto all’eliminazione neppure di un euro per crediti relativi a multe per violazione delle norme di circolazione stradale elevate in anni pregressi. Eppure i residui attivi relativi alla succitata voce “riaccertati” al 31.12.2009 ammontano a circa 26 milioni e sono relativi per 9.477.996,99 a residui da competenza e per 16.151.189,53 a residui da residui. E’ ipotizzabile, ci chiediamo, che non si sia proceduto all’annullamento nemmeno di un “verbale”, che nessuna multa si sia prescritta e che non vi sia stata nessuna sentenza favorevole a qualche automobilista “ricorrente”? Insomma è verosimile che non sia inesigibile neppure un Euro dei rilevantissimi crediti riportati per multe da violazione del codice stradale? Ad avvalorare i nostri sospetti contribuisce anche l’informazione assunta nel corso di una commissione consiliare secondo cui ad oggi sarebbero stati incassati appena circa 700.000 Euro da un condono per rottamazione di cartelle esattoriali inerenti a multe elevate fino al 2004. Ancor più dubbi suscita l’attività di riaccertamento perpetrata sul fronte dei residui passivi. Sempre a solo titolo esemplificativo (e sol perché si ha modo di conoscere in maniera dettagliata alcune delle posizioni creditorie vantate da Enti terzi nei confronti del Comune di Salerno) va evidenziata la questione relativa alla posizione debitoria riportata nel conto consuntivo dell’Ente relativamente al ciclo integrato dei rifiuti. Per prestazioni di servizi sono appostati residui passivi in bilancio per Euro 12.166.561,19 dalla competenza (esercizio 2009) e per Euro 7.149.942,90 dai residui. I crediti vantati dagli Enti esterni per servizi offerti al Comune e relativi al ciclo di smaltimento dei rifiuti appaiono di gran lunga più consistenti. Tra i dati che abbiamo ufficialmente acquisito da alcuni di questi Enti, evidenziamo il credito vantato dal Commissariato di Governo per Euro 12.202.422,25, il credito contabilizzato da Gesco per circa 1,8 milioni di Euro, il credito vantato dal Consorzio di Bacino SA 2 per circa 4 milioni di Euro, nel mentre Salerno Pulita Spa (società quasi integralmente partecipata dal Comune di Salerno), ha iscritto nel bilancio per l’esercizio 2009 un credito verso controllante di Euro 14.661.923,00. Né appare plausibile la giustificazione addotta dall’Assessore Picarone, in sede di replica in Consiglio Comunale, del solo credito di Salerno Pulita, ossia che parte della posizione creditoria contabilizzata dalla partecipata non atterrebbe il ciclo dei rifiuti ma ad altri servizi offerti all’Ente controllante. E’ facilmente verificabile, infatti, l’irrilevanza percentuale sul fatturato complessivo della Salerno Pulita di servizi non attinenti al ciclo offerti al Comune di Salerno. Si ricorda, tra l’altro, che ai succitati crediti, che soli ammontano a circa 33 milioni di Euro e, dunque, importo di gran lunga superiore ai circa 20 milioni di residui passivi appostati nel conto consuntivo per l’esercizio 2009 del Comune di Salerno, ci sarebbero da aggiungere altre rilevanti posizioni creditorie vantate da altri Enti (le cooperative sociali che operano nel ciclo su commessa del Comune in primis) di cui non ci è dato conoscere gli importi in modo ufficiale e dettagliato. Appare inverosimile, inoltre, il grande divario presente tra i residui attivi del Titolo VI e quelli passivi del titolo IV relativi ai servizi per conto terzi. Per i citati titoli, accertamenti ed impegni pareggiano e sembrerebbe poco credibile che possano “incassarsi” importi da terzi (ritenute etc.) che risultino poi non versati (ci si riferisce tra l’altro a differenze relative a residui antecedenti al 2005!). Tali considerazioni sarebbero, a nostro avviso, sufficienti a comprovare che la gestione dei residui appare poco conforme alla normativa vigente e più attenta alle “esigenze” di bilancio ed alla necessità di “far quadrare i conti” . A quanto esposto si aggiungono le ormai notorie difficoltà in cui versano le società partecipate del Comune di Salerno. Salerno Sistemi Spa, in particolare, appare ormai una società sul baratro sotto l’aspetto economico finanziario, al punto che il c.d.a. nominato dalla proprietà (Comune di Salerno) ha ritenuto di non accettare l’incarico conferito. Per tali motivazioni sollecitiamo un controllo approfondito sulla fondatezza e sulla legittimità delle poste contabili iscritte nel conto consuntivo 2009 e l’adozione di tutti i provvedimenti che la legge attribuisce alle Sue competenze.
I Consiglieri Antonio Pierro
Roberto Celano Gaetana Falcone
Pietro Damiano Stasi
Romano Ciccone
Povero Celano, non ti sforzare tanto è già tutto deciso. Il Candidato Sindaco lo farà Cammarota che tisovrasta nettamente ed in alternativa Ferrazzano. Con questi attacchi ti stai divorando anche quei pochi consensi che ti sono rimasti. MNocera superiore è colma di rifiuti. Altri paesi idem e tu anzichè pensare ai rifiuti pensi a dire queste p…….. che nessuno crede. Questa tua politica serviva una volta, ma si vede che non cresci mai
NON VOGLIAMO UN GIOVANE SOCIALISTA ALLA GUIDA DEL COMUNE DI SALERNO
Povero illuso,basta il nome per comprendere che si è in presenza di un povero di idee ed argomentazioni.