Noretta Moro: spento un pezzo di storia

di Rita Occidente Lupo

“Mia dolcissima Noretta…”la lettera mai recapitata che, lo statista vittima delle Brigate Rosse, scrisse nella sua lunga prigionia. Aldo Moro, agnello sacrificale dello stato e del potere, che s’annida proprio dietro gli alti scanni. La sua fedele compagna di vita, Noretta Chiavarelli, che giammai rinnegò il fare semplice e l’abito dimesso. La cura domestica e la vita cristiana. All’età di 95 anni, un pezzo di storia del tempo,  spento senza far rumore. La sua sepoltura, accanto a quella dell’amato Aldo. Che fino agli ultimi istanti di vita, ebbe a cuore la sorte dei propri cari. Inutili, in quegli anni di piombo politico, le suppliche di Noretta: “anche il Papa ha fatto ben poco” sostenne Moro. Le pie illusioni, quelle che i compagni di partito, i democristiani  che, con tanto di croce su uno scudo politico,  schermivano dietro la cortina degl’intrallazzi, fecero ben poco. Nulla, oserebbe dire l’indice autorevole della storia, che tenne fino all’ultimo il fiato sorpreso, pregando per una mediazione, che di fatto non si verificò coi Brigatisti. esecutori sterili d’un mandato, che partiva dall’ alto. Di ciò, fedele assertrice Noretta che, in questi lunghi anni, ha incarnato il perdono cristiano, non perdendo di vista la tragedia dell’odio politico. Moro sapeva troppo: era un uomo scomodo, per la Dc patinata di perbenismo, che affondava il bisturi non solo dialogico, proprio nei traffici illeciti e nei complotti di scrivania. Noretta, nel riandare al rapimento di Via Fani, sempre più convinta che proprio gli alleati, quelli che nello stilare le linee del pentapartito sapevano ben tirare i fili delle sorti del Paese, testimonial d’ingiustizia e non killer d’una vittima sacrificale. Noretta,  donna del silenzio e dell’esempio cristiano, temprato sulla vita d’ogni giorno. Sugl’incontri occasionali, che hanno continuato a portarle tra gl’incontri, volti noti della politica del tempo. Con quella dignità cristiana, che tempra al martirio proprio i più cari al cielo, non ha mai condannato, ma s’è sforzata di convivere col nemico, anche se della porta accanto. Le sue spoglie, ricomposte accanto a quelle di Aldo, un grande uomo, d’indubbia statura morale e cristiana, prima che politica!