Sica: “E De Luca lo fece sindaco”

Aldo Bianchini

Altro che “simpatico sarchiapone” (come, tra il serio e il faceto, lo ha definito De Luca dalla “sua” tribuna televisiva senza contraddittorio), Ernesto Sica è stato per “il sindaco dei sindaci” un ottimo alleato e, forse, anche un “allievo prediletto”. E De Luca, in definitiva, non ha bisogno neppure di “intensificare le sedute di psicoanalisi” (come gli ha risposto il buon Ernesto) per ricordare come si adoperò per offrire la poltrona di “primo cittadino” di Pontecagnano al simpatico sarchiapone. Correva l’anno 2000 (poco più, poco meno!!) e Pontecagnano andava alle elezioni amministrative con una situazione politica molto fluida. Le maggiori forze in campo erano il PPI con circa 1000 voti, lo SDI con 1850 voti e i DS con 2000. Scese in campo per primo lo SDI che propose come candidato sindaco Gabriele Cavallaro (storico socialista di Pontecagnano), mentre la sezione DS propose Franco Bisogno (militante di vecchia data, imprenditore e già sindaco). Lo scontro è durissimo e senza esclusione di colpi. Il nome di Bisogno non passa a causa della resistenza che viene dal vertice del partito (De Luca?); in pratica Bisogno non viene ritenuto affidabile anche perchè inefficiente sotto il profilo del finanziamento economico del partito che fino a qualche tempo prima aveva assicurato grazie alle sue entrature. Viene costituito un tavolo di concertazione intorno al quale si siedono Franco Bisogno dei DS, Gabriele Cavallaro dello SDI e Franco Auciello del PPI. Ai predetti si aggiungono Corrado Martinangelo, Salvatore Aversano e Mimmo Sessa con incursioni finanche di Ugo Carpinelli, tanto per non smentire il nomignolo di “Carpinangelo” che correva lungo i Picentini per indicare il “duo imperante” in nome e per conto del sindaco di Salerno. Sullo sfondo cresce l’attività di abbordaggio di un “giovin signore” che ha creato, ad hoc, l’associazione “La Miriade”. Si tratta, quasi superfluo dirlo, di Ernesto Sica che si auto accredita nell’ambito del PPI grazie ad un “amore improvviso” scoppiato tra lui e Martinangelo ed alla supina rassegnazione del presidente della provincia Alfonso Andria. La forzatura del tavolo di concertazione è cosa fatta, l’accordo viene raggiunto: Sica sindaco, Giovanni Maci vice sindaco e Cavallaro assessore ai lavori pubblici. E fu la prima volta di Sica! Anche in questo caso, superfluo dire, che il prof. Maci è il cognato di Vicenzo De Luca. La troika sembra poter andare avanti quando all’improvviso arriva il colpo di mano di “Ernestino” in maniera autoritaria e monocratica con decreto sindacale affida l’incarico al famoso arch. Cervellati di varare i “piani particolareggiati” del Piano Regolatore che già esisteva e che aveva visto anche l’irruzione negativa del mitico Paolo Portoghesi molto vicino ai socialisti di Conte. La nomina che potrebbe preludere ad un vero e proprio “sacco edilizio di Pontecagnano” fa andare su tutte le furie gli alleati, anche perché da più parti ritengono che la nomina potrebbe essere stata “ordinata” (e da chi?) al sindaco Sica. Per dovere di cronaca va detto che Cervellati, all’epoca, era un urbanista quasi alla pari di Bohigas, tanto per intenderci. Si apre la crisi con le dimissioni di Cavallaro, di Vittorio Di Ruocco (minoranza DS!!) e Antonio Malangone; si richiede la revoca della nomina come condizione al rientro in giunta. Ritorna in campo lo stesso tavolo di concertazione ed alla fine la linea di Sica passa grazie al “salto della quaglia” di Alfonso Vergato che dallo SDI transitò con la maggioranza di Sica. I tre ribelli restano fuori ed al governo della città rimangono Sica, i suoi fedelissimi e i rappresentanti della maggioranza DS voluti dal duo “Carpinangelo”. E i piani particolareggiati, ovviamente, vanno; mentre il bravo Cervellati passa alla cassa per ritirare (così sembra!!) parcelle superiori ai 500.000,00 euro. Oggi, sentendosi appellare “simpatico sarchiapone”, il buon Sica si indigna e, come spesso accade, da buon allievo manda a quel paese il maestro consigliandogli addirittura di intensificare le “sedute di psicoanalisi” per superare il difficile momento politico-sociale che affligge il mitico Vincenzo De Luca e per “ritrovare una certa serenità”.                                                                            

4 pensieri su “Sica: “E De Luca lo fece sindaco”

  1. 19 luglio 2010 Spesso sentivo dire da amici e giornalisti ” Avete quel Sindaco a Pontecagnano”! In realtà penso sia visibile atutti la sua scarca capacità dialettica e quella inconfondibile aria da “Paesanotto”.
    Ho sempre sostenuto che non sarebbe mai giunto lontano, forse la sua fortuna è solo un ” incidente di percorso”.Speriamo che non ci siano solo una serie di tamponamenti e poi tutto via come prima.
    Io penso ancora che mai come adesso siamo al cospetto di una semplice ” Paesanata” in realtà Sica pensava di esportare il modello Pontecagnano in Campania e magari in Italia. A pontecagnano molte attività vanno avanti perchè c’è sempre l’amico o il parente o … qualcuno racconta il famoso geometra della bustarella!!! il medico dell’asl che concede il famoso permessino e così via. In realtà ho sempre visto Volpe di Bellizzi e Sica di Pontecagnano con ” facce simili” buone per le feste Paesane e processioni locali ma scarsamente rappresentative in campo più allargato. Forse anche per questo le ” feste Paesane decollavano ” gli aerei mai. D’altra parte ho visto le facce dei primi passeggeri , erano molti della Picciola, uno dei posti dove Sica ha ” inchiappettato ” più persone.
    In questo luogo ha fatto fiorire gli abusi per poi ricevere in cambio favori, ha fatto chiudere molti occhi alle istituzioni, infatti ormai sulla litoranea non si capisce più chi è abusivo e chi è regolare. Zone sotto vincolo , sono piene di ville e case presunte Rurali, i vari agricoltori potenti costruiscono ciò che desiderano.Bhe si la Magistratura dovrebbe ben indagare su favori e favoritismi, esiste poi anche chi tramanda da padre in figlio/a il sistema per “incravattare la gente” si racconta di corredi regalati per permessi edilizi!! Forse solo chiacchiere, però davvero mi chiedo alla luce di tutte queste porcherie.Sarà tutto vero? Ma come è possibile allora che esistono tante barracche di extracomunitari, roulotte e capannoni che stanno facendo arricchire note famiglie della Picciola? Io ho visto troppi poliziotti municipali con occhiali scuri” all’Americana” mi chiedo se sono selettivi…o se fanno vedere solo il panorama. Manca ancora qualche omicidio e poi…possiamo scrivere completo!

    Se esiste la legge bhe…….dia una prova tangibile della sua presenza specie nella zona di Pontecagnano dove esiste più ricchezza e momento di conquista: La Litoranea e La Picciola.A quando le retate?

    Politica, che brutta cosa o per lo meno che brutta cosa è questa di adesso. Quali valori e quali ideali, semplici mendicanti di potere, cialtroni incapaci di fare altri lavori che reclutano spesso in ambienti ignoranti,semplici,creduloni e sottomessi da permissioni concesse…voti che sono come il ghiaccio, si sciolgono al primo sole. Speriamo che faccia ancora molto caldo.

  2. A tale Vince e a Bianchini consiglio di moderare i termini e le espressioni di “considerazioni personali”. La gente non ama sentire attacchi violenti ed ingiustificati per di più basati su semplici supposizioni, chi legge come me avverte solo invidia. Ernesto vai avanti per la tua strada!

  3. Probabilmente il non meglio identificato signor Alfonso di Pontecagnano dovrà farsi una doccia fresca perchè ho letto e riletto l’articolo di Bianchini ma non ho trovato nessuna parola offensiva o fatti inventati per danneggiare Sica, il quale si danneggia già abbondantementee da solo. Bianchini ha ricostruito (forse anche con qualche errore) la sequenza dei fatti che tutti i cittadini di Pontecagnano ben conoscono. Un saluto a tutti.

  4. Nessuna offesa???E frasi del genere:
    “Zone sotto vincolo , sono piene di ville e case presunte Rurali, i vari agricoltori potenti costruiscono ciò che desiderano”
    Eppoi mi perdoni ma è stata aperta un’inchiesta e la colpevolezza è in fase di accertamento. Non mi sembrano siano fatti di cui tutta la popolazione picentina sia a conoscenza..
    Però prima di commentare e difendere a spada tratta e a torto chi scrive e non, ragioniamo altrimenti il confronto non ha senso!

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