Borsellino e Falcone…indistruttibili!

 di Rita Occidente Lupo

La lotta alla mafia: lo Stato colpito nel suo cuore. Ancora vivo il crimine contro Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Martiri senza frontiere d’una legalità a costo della propria vita. A distanza di quasi un ventennio, dalla strage di via D’amelio, due statue immortalanti i due eroi del nostro tempo. Distrutte a Palermo, a pochi passi da Piazza Politeama, con la scritta ”Giovanni e Paolo, due uomini liberi con le loro idee, nel sole, nell’allegria, nell’amicizia, fra la loro gente”. Alla vigilia dell’anniversario della strage. Sbriciolate nel loro simbolo, ma non annientate le coscienze. Unanime la disapprovazione da ogni angolo, a partire dal mondo politico a quello civile. La guerra al crimine organizzato, alla cupola malavitosa, che ancora allunga la sua ombra soprattutto tra i colletti bianchi, un obiettivo al quale il presidente Napolitano ha dichiarato di non voler rinunciare. Oltre al grave segno d’inciviltà, rimane l’atto intimidatorio, terroristico se si vuole, di chi ha inteso oltraggiare la memoria ed annientare il coraggio di vivere fino in fondo la propria missione. Ma le idee, quelle che continuano a camminare sulle gambe degli uomini, a formare le coscienze ed a nutrire i buoni propositi, quelle…non ci sarà terrorista che potrà scarnificarle! Paolo e Giovanni riposano in pace, al di là della ferocia che hanno perseguito: intoccabili più che mai i loro nomi, al di là delle statue, pallidi ricordi per le generazioni future!