Salerno: il Ruanda rafforza l’asse con la Campania

Investire in Ruanda tra facilitazioni e grandi opportunità di mercato in un Paese in piena ricostruzione. Guidato dalla Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, un gruppo di qualificati imprenditori italiani di recente ha preso visione delle enormi possibilità di “fare impresa” in Ruanda intrattenendo, a Kigali, rapporti con i ministri dell’attuale Governo. La missione di natura economica e commerciale si è poi conclusa con il ricevimento della delegazione italiana, capeggiata dal Presidente di Italafrica Centrale ing. Alfredo Carmine Cestari, da parte del Presidente della Repubblica del Ruanda Paul Kagame. Di seguito alcune tra le aziende partecipanti alla missione economica e commerciale: Inalca JBS spa (Gruppo Cremonini, Modena – Industria alimentare); Ibise Salumificio Spa (Modena – Produzione di salumi tipici italiani); Montana Alimentari Spa (Mantova – Industria alimentare); Slam Lavori Aerei Srl (Napoli – Trasporto aereo); Italcon Srl (Salerno – Import ed export merci); Elettrogena Srl (Salerno – Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili). Riepa – La delegazione è stata ricevuta dai responsabili dell’Agenzia RIEPA (Rwanda Investment and Export Promotion Agency). La Vice Direttrice Generale Clare Akamanzi ha spiegato che l’agenzia, a seguito della legge sugli investimenti del 2005, che definisce come one-stop centre per la facilità di vedere riunite in una sola organizzazione una serie di passaggi obbligati per le imprese che vogliono avviare la propria attività in Ruanda, ha ampliato il suo ruolo nella promozione e la facilitazione degli investimenti e delle esportazioni. L’agenzia ha ridotto drasticamente i tempi per le procedure necessarie ad un’azienda che desidera operare in Ruanda, occupandosi anche del rilascio di uno speciale certificato di investimento (per quelli superiori ai $ 250.000) che consente di accedere ad una serie di agevolazioni fiscali. Nel corso del colloquio è stata presentata dall’ing. Cestari l’attività che ItalAfrica svolge per la promozione del processo di internazionalizzazione delle imprese italiane in Ruanda: sono state così poste le basi per una prossima missione di aziende italiane in Ruanda da organizzare successivamente ad una visita preliminare a carattere organizzativo dei responsabili di RIEPA in Italia. La delegazione è stata successivamente ricevuta dal Ministro delle Infrastrutture, Stanislas Kamanzi, che ha evidenziato come la realizzazione di alcune grandi opere rappresentino il vero fulcro dell’ambizioso piano elaborato dal governo per rilanciare il Paese dopo gli eventi drammatici del 1994. Prioritaria è la produzione di energia elettrica con la realizzazione di alcune grandi dighe o l’estrazione di gas dal lago Kivu, così come il piano per la realizzazione di microcentrali idroelettriche distribuite su tutto il territorio nazionale o l’utilizzazione di fonti alternative, tutto questo per ridurre i costi elevati sostenuti dalle imprese per l’energia e per consentire all’intero Paese di fruire dell’energia elettrica (attualmente solo un 5% della popolazione è collegato alla rete). La realizzazione già in corso di alcuni assi stradali per completare ed ampliare una rete attualmente già discretamente sviluppata ed in buone condizioni è stata resa possibile grazie anche all’opera di società italiane. Prevista la realizzazione del nuovo aeroporto internazionale di Kigali per il quale è già stato effettuato uno studio.“La realizzazione di importanti opere di qualificazione urbana come la creazione di un centro per conferenze, una zona commerciale ed un nuovo quartiere per uffici ed abitazioni in un ampia area della città di Kigali, è in linea con il grandissimo sviluppo del settore delle costruzioni. Per l’attuazione di queste opere il governo punta sugli investimenti privati che devono svolgere un ruolo centrale nel sistema ruandese basato sul libero mercato e sulla riduzione della presenza dello Stato nell’economia attraverso la privatizzazione di molte aziende” ha detto il ministro Kamanzi. Uno dei punti forti del governo ruandese nell’incentivazioni degli investimenti è la sicurezza sia ambientale che di protezione degli investitori. Le leggi attuali consentono di tutelare i capitali investiti nel rispetto dell’ autonomia aziendale. Inoltre due istituzioni presenti in Ruanda, una delle quali associata alla Banca Mondiale, hanno come funzione proprio la riduzione dei rischi legati all’instabilità politica o regionale a favore delle imprese straniere che vogliano operare in questo Paese. L’altro punto forte è la trasparenza delle procedure amministrative e la lotta alla corruzione. Il Ministro delle Finanze, James Musoni ha evidenziato l’obiettivo economico di crescita che il governo si è posto con il piano Vision 2020, che fissa per quella data il raggiungimento di un reddito pro capite di $ 900 (dagli attuali $ 250) attraverso uno sviluppo dell’economia ruandese del 600%.Come realizzare l’obiettivo? “Il governo – dice il ministro – dovrà mantenere le condizioni necessarie per avere un ambiente favorevole agli investimenti, oltre che nel settore delle infrastrutture anche in molti settori di un’economia per certi versi ancora vergine, mirando a modernizzare la produzione di tè e caffè che già costituiscono le voci principali delle esportazioni, l’agricoltura in generale e in particolare lo sviluppo di un’industria di trasformazione dei prodotti agricoli; dovrà inoltre puntare sul settore dell’ICT, sul turismo, sul settore minerario e su quello della finanza”. Il Ruanda ha nella sua posizione un punto di forza: fa parte sia del COMESA (Mercato unico dell’ Africa orientale e australe) che dellEAC (Comunità dell’ Africa orientale) e, quindi, ha a disposizione un mercato regionale di 120 milioni di consumatori. I rappresentanti della Camera di Commercio ItalAfrica si sono soffermati, poi, sulla possibilità di una futura visita in Italia del Presidente e del Ministro delle Finanze.

Joint Venture – Il Ministro del Commercio, Industria, Promozione dell’Investimento e delle Cooperative, l’Onorevole Protasis-k-Mitali ha invitato la Camera di Commercio ItalAfrica Centrale a mettersi in contatto con la F.S.P. (Federazione del Settore Privato). Inoltre sono stati riesaminati i vari settori ritenuti prioritari soffermandosi sulle possibilità di costruzione di hotel per l’attività turistica e congressuale, di creazione di joint venture con partners locali e sullo sviluppo del pregiato settore di produzione industriale del cuoio.Presidente della Repubblica – La delegazione della Camera di Commercio Italafrica Centrale accompagnata dall’Ambasciatore del Ruanda presso l’Unione Europea ed il Vaticano, Joseph Bonesha, è stata poi ricevuta dal Presidente della Repubblica, Paul Kagame negli uffici della Presidenza.Il Presidente Kagame ha ascoltato con grande attenzione la descrizione delle iniziative previste nei prossimi mesi che coinvolgeranno le aziende italiane interessate ad investire in Ruanda. Nel corso del colloquio il Presidente Kagame ha avuto modo di manifestare la sua ammirazione per l’industria Italiana e il suo interesse verso il nostro paese che ha già avuto modo di visitare più volte ed in cui, su invito dell’ Ing. Alfredo Cestari, ha promesso di ritornare prossimamente. A conclusione dell’incontro il Capo di Stato ruandese ha espresso la sua soddisfazione ai membri della delegazione per l’esito dell’incontro e li ha invitati a proseguire sulla strada intrapresa del rafforzamento delle relazioni economiche tra i due Paesi. Il Presidente Paul Kagame ha congedato la delegazione di imprenditori italiani assicurando “un tappeto rosso per gli investitori”. Kigali scelse Milano – I contatti strutturati da ItalAfrica Centrale consentirono alla città di Milano ed al governo Italiano di contare anche sul voto favorevole del Governo Ruandese nell’attribuzione dell’Expo 2015. Dalle buone relazioni diplomatiche scaturì poi l’invito che, in occasione della ‘Prima’ alla Scala, il sindaco di Milano Letizia Moratti recapitò al Presidente Paoul Kagame ed al presidente della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale Alfredo Carmine Cestari: al loro arrivo a Milano essi furono ricevuti anche dall’a.d. della Società Expo 2015 S.p.A., dott. Paolo Glisenti. Era il 7 dicembre 2008: in quella sede il Presidente Paul Kagame si dichiarò ancora una volta pronto a mettere a disposizione delle imprese italiane tutte le strutture governative preposte allo sviluppo del commercio internazionale.