Caso Sica, Cirielli: “Diffamatorio sostenere posizioni di difesa da parte mia”
L’Onorevole Edmondo Cirielli, in merito alla vicenda Sica, precisa di non aver mai assunto posizioni in sua difesa, contrariamente a quanto riportato nei titoli di un quotidiano locale. “E’ il solito quotidiano – afferma Cirielli – che per evidente servilismo a De Luca, mi attribuisce comportamenti che non ho mai tenuto. Il mio giudizio sulla vicenda Sica, come documentato dalle interviste televisive, è stato durissimo sul piano etico e morale, e sul piano politico ho anche sostenuto che le dimissioni da Assessore regionale erano un atto dovuto”. “Certamente – aggiunge Cirielli – ho dichiarato e continuo a dichiarare che vanno salvaguardati i principi di giustizia e legalità. Difendo i principi e non le persone, per questo sostengo che la vicenda giudiziaria è di tale irrilevanza che non inficia il ruolo di Sica in quanto Sindaco. Qualcuno dimentica che è stato eletto in questo ruolo e sarà il popolo, al momento opportuno, a giudicarlo. Per quanto riguarda l’aeroporto, Sica riveste la carica di Presidente del Consorzio, appunto nella qualità di Sindaco di Pontecagnano. Le dimissioni non sono certo dovute, ma io al suo posto mi dimetterei, sostenendo la candidatura di un altro esponente della sua Amministrazione. Difendo i principi garantisti anche se non avrei alcun motivo politico per sostenere Sica. E’ notorio, infatti, che incontrò il Ministro Carfagna per il sostegno alla sua candidatura ad Assessore regionale e che da tempo non era più in sintonia con la squadra della Provincia”. “Rispetto ancora alla vicenda giudiziaria – dichiara Cirielli – è incredibile questo can-can mediatico per un reato che in fondo è solo diffamatorio ed invece passa sotto silenzio l’assoluzione per prescrizione per la vicenda Ostaglio del Sindaco De Luca e l’atteggiamento dilatorio da lui tenuto nella vicenda Sea-Park; questioni assai più gravi sul piano giudiziario. Non si capisce perché De Luca debba rimanere al suo posto, nonostante il suo rinvio a giudizio per truffa ai danni del Comune e della Regione, e il suo tentativo poco etico di sfuggire ai processi e invece Sica debba dimettersi solo perché indagato sostanzialmente per reati che hanno al centro una diffamazione”.
Che peccato, stiamo vanificando una grandissima vittoria. Ma illustre presidente, ma veramente non c’erano persone più oneste, più corrette, più lavoratori che potevano svolgere il ruolo di Sica ? Ma secondo quale criterio, Lei ha pensato che Sica potesse fare il Sindaco, l’assessore Provinciale ed il Presidente dell’aereoporto, ed altri fermi al palo ? Forse per portarlo via dalla Carfagna ? Nella vita si possono anche prendere degli abbaglia, nulla di grave. Ma importante ed indispensabile sarebbe ammetterlo e provvedere a sanare ed a salvare il salvabile. Ma quando si consente a Iuliano di Parlare al PD di offenderla, dimostrando che non la conoscono bene e dare la possibilità al Mattino di scrivere cose gravissime ed allora bisogna fare attenzione. Ma poi, in questa vicenda cosa c’entra De Luca ? Non lo continui ad attaccare in questo modo Lei lo rafforza.
Perchè si vuole minimizzare la rilevanza del caso Carboni,Caldoro, Cosentino e Sica qui in Campania e a Salerno?
Il presidente della Provincia non è uno sprovveduto. Quando si limita a dire che il caso è di rilevanza penale irrilevante,dice solo una parte della verità, quindi come uomo politico e delle istituzioni dice il falso.
In quest’affare non c’è solo corruzione morale, basterebbe per far dimettere anche Caldoro (è accusato di fare uso di Droga e di avere tendenze sessuali particolari), ma il fatto più grave è che si “manovrava” per mettere le mai sugli “affari” della nuova giunta Campana. Si tramava per rubare, a noi contribuenti, ancora altri soldi(aver inserito Sica in tanti posti chiave) e tacere questo vuol dire essere in cattiva fede, oppure in combutta con loro.
Purtroppo non c’è nulla di nuovo, sotto il cielo splendido della NOSTRA terra.
in bocca al lupo