Salerno: misteri incrociati, Sica, Pierro e tribunale ecclesiastico
La notizia recente di un avviso di garanzia recapitato al sindaco di Pontecagnano Faiano nonché assessore regionale Ernesto Sica nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto degli imprenditori Flavio Carboni e Arcangelo Martino e all’ex esponente della DC campana Pasquale Lombardi, sembra intrecciarsi con altre notizie che in questi ultimi anni hanno tenuto banco circa la curia salernitana e il suo ex capo Mons. Pierro. I pm romani nello specificare la descrizione dell’attività operata dagli arrestati affermano che essi avevano messo su un’organizzazione caratterizzata “dalla segretezza degli scopi” col fine “di condizionare il funzionamento degli organismi costituzionali nonché degli apparati della pubblica amministrazione”. È l’ombra della massoneria o del fare che ad essa si ispira. Sono troppe le similitudini e i punti di contatto con le vicende curiali della nostra città. Certo non provano nulla ma lasciano riflettere con la consapevolezza che spesso proprio dietro le similitudini è possibile trovare chiavi di lettura di fatti altrimenti incomprensibili. È notorio il legame istituzionale e di stima che lega Mons. Pierro al sindaco Sica che ha sempre seguito con particolare attenzione la realizzazione del Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II ubicato proprio nel territorio comunale di Pontecagnano Faiano. Ora l’ombra presunta e neanche tanto nascosta della massoneria sui voti alle regionali, e che sfiora Sica, ci fa venire in mente l’ombra assolutamente non presunta e mai nascosta della massoneria sull’affare dell’Angellara Home dove nientemeno uno dei realizzatori del progetto era stato Gran Maestro di una delle logge massoniche più famose in Italia. Piaccia o no la Curia salernitana è stata (anche a sua insaputa!!) quantomeno nel mirino di alcune “logge” in questi ultimi decenni. Le parole dei pm romani circa lo stile di “segretezza degli scopi volti a condizionare il funzionamento degli organismi costituzionali …” suonano sinistre anche a proposito del processo penale a carico del cancelliere del tribunale ecclesiastico Lorenzo Grimaldi di cui si è celebrata (venerdì 9 luglio) un’altra udienza. Chiamati a testimoniare sono stati don Daniele Peron ex cancelliere arcivescovile e l’avvocato Matilde Delfino. Di quest’ultima è stato acquisito agli atti il verbale della testimonianza resa al pm Ernesto Sassano dalla quale si evince che il Grimaldi con decisione sconsigliava di rivolgersi all’avvocato Casale per il patrocinio delle cause e indirizzava ad una sua amica “più preparata professionalmente” e soprattutto sulla quale “poteva intervenire in virtù del suo rapporto” garantendo “un trattamento preferenziale”. Più interessante la testimonianza del Peron che ha confermato l’essere stato testimone di apprezzamenti poco rispettosi e lesivi della dignità dell’avvocato Casale posti in essere dal Grimaldi il quale non si moderava nemmeno dopo precisi e puntuale inviti al rispetto della persona. Con sicurezza ha vanificato anche i tentativi della difesa del Grimaldi in verità apparsi un po’ nebulosi, di portare il teste su terreni non attinenti all’oggetto della causa. È emerso come l’azione di Lorenzo Grimaldi mirasse a condizionare i vertici della curia affinchè fossero estromessi dal tribunale professionisti a lui sgraditi e nei confronti dei quali si prendeva la libertà di tenerli sotto osservazione. Ecco il sinistro punto di contatto con quanto affermano i pm romani nello scandalo sull’eolico che si sta consumando in questi giorni. Resta in piedi la domanda sul perché il presidente dell’istituzione giudiziaria ecclesiastica Mons. Michele Alfano e Mons. Pierro siano rimasti quasi sempre passivi limitandosi solo ad indagare col fine di scoprire il perché si fosse squarciato il velo dell’omertà e a dare l’impressione di proteggere qualcuno. Strana difesa quella del non arginare simili presunti comportamenti. Sembra rimandare a quanto sta facendo a Napoli il Cardinale Crescenzio Sepe che forse inavvertitamente con il Suo tentativo di barricarsi dietro “il Vaticano sapeva tutto” ha spianato la strada ad indagare anche sul comportamento dell’oltretevere. Se mai ci fosse in atto il tentativo cui sia Pierro che Sepe gridano, quello cioè di uno strumentale attacco cha va oltre le loro persone per giungere al cuore della chiesa, loro stessi stanno fornendo le migliori possibilità affinchè questo presunto tentativo possa concretizzarsi. Ma esiste un legame tra il Seminario, l’Angellara Home, il sindaco Sica, l’arcivescovo Pierro, il cardinale Sepe, la massoneria, l’inchiesta sull’eolico e la Chiesa romana? Alla prossima.
Chi vivrà vedrà.
L’unica certezza è che la massoneria ha colto “due piccioni con una fava”: fa affari per milioni di euro e diffama, butta discredito, sulla sua più grande avversaria, la Chiesa Cattolica.
in bocca al lupo
E per il Vescovo, sempre sul territorio di pontecagnano, si sta costruendo il suo buen ritiro un appartamento “senza troppe pretese”
In questa situazione, la cosa più preoccupante, è il silenzio silenzioso, del Presidente della Provincia Cirielli. Non può ignorare che Sica è uno dei fondatori del Principe Arechi insieme al Consigliere Regionale Gambino. Non può ignorare che Sica è stato indicato da Cirielli quale assessore ai trasporti ed a numerose altre deleghe. Non può ignorare che l’ha eletto Presidente dell’aereoporto di Pontecagnano, non può ignorare che Sica è stato determinante per ml’elezione di Fortunato, tutti elementi che portano a stabilire che Sica sia un uomo del Presidente . Ed ora ? Silenzio totale. E’ logico che l’uomo della strada a questo punto dica : ha ragione De Luca, anche su Sica. Ci sarebbe bisogno di una conerenza stampa in cui sia chiarita ogni cosa, ma da Cirielli. E’ inutile far parlare Bellacosa, Iannone o Ferrazzano, su imput del Presidente. Questa è una cosa che deve affrontare e decidere il presidente. Cirielli è una persona seria ed onesta, ma deve apprendere come scegliere le persone giuste, diversamente per la PDL salernitana è la fine. Eppure Sica è stato un acquisto sbagliato, come Zara e vedrete Moscatiello. Noi abbiamo molta fiducia nel Presidente, basta che sia chiaro. Vai edmondo
Convengo con Lucio Lambiase da Cava.
Il tema da affidare all’intelligenza dei più ed al lavoro dei “notisti”, a mio avviso, è il seguente: il buon Cirielli, non ora, ma esattamente nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2008 (!!!), su quanti compromessi ha dovuto convenire, per diventare emblema provinciale alternativo al centro sinistra. Con quali gruppi di potere dell’agro nocerino, dei picentini e della piana del sele ha stretto patti che poi hanno portato a candidature..
e soprattutto….. in che misura tali patti ipotecano il futuro dei nostri territori …. e nell’interesse di quale collettività…..
Rispetto la sincerità ed il purismo di Lucio Lambiase e vorrei davvero che il Conducator Cirielli, abbia illustrato con chiarezza alla propria base storica(azione giovani), l’insieme degli accordi elettorali e il rango morale del tessuto familiare ed imprenditoriale che lo ha sostenuto.
Sig, Lucioa ma che insinua: Quello dice che non lo conosce!!!!
Troppe cose accadono a Pontecagnano Faiano, in quella città esistono tante situazioni mantenute di tipo anomalo.Sulla fascia costiera nel degrado più assoluto esistono fiorenti attività imprenditoriali mai controllate.Nel Comune qualsiasi pratica bisogna eseguire sembra sempre difficile se non ” hai l’appoggio giusto”.
E’ chiarissimo a tutti il clima che esiste intorno a taluni personaggi. Qualsiasi ricorso alla magistratura o alle forze di polizia municipale diventano sempre complesse, c’è sempre il ” compariello pronto ad apparare”. Che la magistratura indaghi davvero per bene e vada in pò nei territori in questo momento terra di conquista. Zona aeroporto-litoranea-la Picciola.Specie in quest’ultima zona tra il degrado esistono fiorenti attività recettive e di ristorazione che rappresentano null’altro che ” le amicizie con i potenti del luogo”. Attività che se controllate molte o sono abusive o non potrebbero esistere.Non ultimo andrebbero controllate alcune strane vicende legate all’appalto e completamento della strada Aversana.
Se tutto ciò servirà a togliere un pò di ” monnezza” ben venga.Tanto la puzza la conoscono tutti.
Acquisti sbagliati?e che giochiamo al fantacalcio?sono d’accordo sul silenzio ingiustificato di cirielli, che magari si sta prendendo tempo per poi muoversi in modo giusto ma non su accuse e commenti ingiuriosi gratuiti..parliamo di omicidi o di colpe ancora in via di accertamento per le indagini in corso aperte?vi prego però parliamo con cognizione di causa, trattiamo pierro e sica come delinquenti ma mi sembra non abbiano ucciso nessuno..allo stesso modo gli appoggi e le conoscenze per gli incartamenti comunali..posso essere d’accordo sul fatto che magari una pratica venga sbrigata prima se si conosce l’addetto, d’altronde anche se vado alla posta e conosco l’impiegato gli lascio la bolletta senza fare la fila ma da qui a degenerare non ci sto..Sica è un buon sindaco, l’ha dimostrato anche in passato, forse gli hanno giocato un brutto scherzo l’ambiguità che molti di noi anche usano quando si parla a telefono soprattutto..per il resto prima di sparare a zero, aspettiamo di vedere come vanno le cose…
Signor Bianchini, sia più professionale e trasparente nei suoi oramai eccessivi commenti personali. Questo non è far notizia, è parlare male di chi non ti risponde. Sembra proprio che lei stia cavalcando l’onda, sfruttando la notorietà e la grandezza politica di Sica. Ernesto svegliati e ferma tutte queste cattiverie gratuite!
Al signor Alfonso di Pontecagnano vorrei solo dire di essere meno schierato per quello che, credo, sia il suo sindaco. Che sarà statoprobabilmente grande ma che in questi ultimi tempi non ha dato certo prova di esserlo ancora. Complimenti a tutti.
Buonasera Signor Michele,
condividendo o meno l’opinione personale di Alfonso, Le chiedo basandosi su quali fatti giudica il sindaco Sica di non essere stato grande negli ultimi tempi?semplicemente per essere indagato in un’inchiesta, la cui colpevolezza deve ancora essere accertata?