Salerno: Memoli “Per Carlo Falvella”

Le ideologie sono ancora in guerra, non basta un monumento a mettere pace nella storia che è ancora popolata di “spiriti rissosi” che hanno interpretato la politica e le ideologie come scontro fisico. Falvella fu vittima di una stagione di odio politico di cui ancora oggi c’è un retaggio in giro per Salerno e che interpreta il confronto come lotta per escludere l’avversario. Il panorama politico rispetto ad ieri è ancora di più peggiorato: non basta dismettere gli abiti sovversivi e mettere giacca e cravatta, non basta un becero populismo o cameratismo a far pensare che i cattivi di ieri sono diventati buoni. La perfidia e l’odio hanno soltanto cambiato il modo di esprimersi e rappresentarsi perché restano sedimentate negli animi, compromessi per sempre e mai capaci di pentimenti e di ravvedimenti di fronte alla storia. Un cippo commemorativo in onore di un giovane scomparso, che ha lasciato una ferita grave nella comunità salernitana, esige una pubblica assunzione di responsabilitа politica, penale e sociale che non c’è stata e che viene da una nuova cultura del sincretismo politico mirato al consenso elettorale ed al “volemoce bene” a tutti i costi. Per chi ne abbia tempo e capacità consiglio di rileggere i magistrali interventi del Prof. Avv. Alfredo De Marsico, luce dell’Avvocatura italiana, difensore della famiglia Falvella.

        Avv. Salvatore Memoli

Consigliere Provinciale di Salerno

 

5 pensieri su “Salerno: Memoli “Per Carlo Falvella”

  1. Caro avvocato perche’ non diciamo la verita’ fino all’ultimo…..da chi era composta la sinistra di quell’epoca? Un piccolo sforzo e avremo la risposta. Uno di loro lo conosciamo bene .

  2. Gentilmente, caro avvocato, può evitare di fare della propaganda e di sollevare polemiche utilizzando il nome di Carlo? Mi sembra sia una cosa alquanto meschina e molto poco onorevole.

  3. Memoli, Lei che ha tempo (dopo la defenestrazione da Salerno Solidale che deve averla molto turbata, visto che prima di allora non conoscevano il suo pensiero al di sotto del quartiere Fratte) e capacità (?) li legga pure, ma in rispettoso silenzio: una dichiarazione al giorno (solo sulla morte di Taricone non l’ho sentita!) potrebbe stancarla!

  4. La pacificazione nazionale tanto cara all’indementicabile e grande Giorgio Almirante è stata sempre ignorata da quella parte della politica tanto buonista nelle parole quanto perfida nell’ideologia e nei comportamenti.E tanto tollerata da chi predicava la teoria degli opposti estremismi per inebriarsi al calice contenente il sangue di giovani vite.Sono stato amico di Carlo,abbiamo collaborato insieme nell’organizzare il FUAN a Salerno,ho vissuto i timori nelle parole della mamma di Carlo,ho vissuto le paure per la mia vita nella mia casa.Oggi vivo nel ricordo di un amico ucciso perché di destra.Le parole,le solite belle parole non bastano:sono superflue,così come superflui sono i monumenti e le false ed ipocrite commemorazioni.Abbiamo pagato in vite umane,nelle scuole,nei nostri lavori,nelle nostre carriere.Sempre schiacciati,derisi,vilipesi.Quella politica di odio non è terminata e mai terminerà mai se non si farà della Storia la giusta analisi.Per anni si è VOLUTAMENTE ignorare la tragedie degli italiani dalmati,per anni è stato steso una lastra granitica sulla resistenza,per anni si è voluto ignorare che cosa fosse l’Art.16 del dettato di pace del 1947.Per anni l’omertà si è impadronita della storia.Per anni si seminato odio e i frutti li vediamo ancora oggi quando a Terni sono stati affissi i manifesti con l’effige di Pietro Taricone e la scritta “UN FASCISTA IN MENO”.Lasciateci in pace con le nostre lagrime,con il ricordo dei nostri ragazzi e con tutti coloro che hanno dato la propria vita per la grandezza della nostra Patria.Non infangate i nostri martiri con rituali che oggi non servono a nulla e a nessuno.Quei martiri appartengo solo a noi!!!

  5. Giustizia per Francesco Mastrogiovanni.
    Giustizia per Giovanni Marini.
    Giustizia per Giovanni, Annalisa, Angelo, Francesco e Luigi, uccisi nei pressi di Ferentino (Frosinone).
    Giustizia per Carlo Giuliani.
    Giustizia per i Fatti della scuola Diaz.
    Giustizia per Gabriele Sandri.
    Giustizia per Federico Aldrovandi.
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