Promozione a tutti i costi?

di Rita Occidente Lupo

Tante le novità per la maturità 2010: 500.694 studenti, di 25.244 quinte classi, assistiti da 12.695 commissioni, per la prima prova d’italiano, col naso in su a scrutare il cielo. Gli Ufo e l’ampia letteratura a riguardo, con annessa astronomia e fantascienza, insieme a foibe e Levi. Transitando anche per pillole di felicità. Attraverso un saggo breve o un articolo giornalistico, gli allievi sforniti di palmari e pc, col solo apporto del dizionario, hanno dato sfoggio alla loro inventiva ed alle proprie conoscenze, maturate nel quinqennio. Senza battute d’arresto gli scritti, compreso il quizzone, al di là dell’ossequio al sabato di riposo. Un tour de force, per accorciare i tempi e celerizzare il lavoro delle commissioni. L’impatto con la maturità, pur sempre interrogativo. Le tracce di quest’anno, al di là di ogni pronostico, hanno offerto ampia scelta. La nota musicale, grossa novità. Da un oculato esame dei dati per le ammissioni, il riscontro di un massiccio numero di esclusi, rispetto allo scorso anno, in rincaro. Molto ha giocato l’incerto 5. Una rigidità si direbbe, rispetto ad una scuola più qualunquista. Un ulteriore segnale che la cultura ha le sue esigenze e ritmi: le sue tappe e le sue competenze. Insomma, a scuola si fanno i conti con l’apprendimento e la valutazione di quanto si possiede, senza mistificazioni. Contro una recente tendenza, invitante al rilassamento curriculare, all’approccio infarinato ad una generica alfabetizzazione culturale: il 5 in condotta, un segnale che la scuola cambia in bene, che esistono regole da rispettare, un habitus mentale da ricoprire se si vuol guadagnare la promozione!