Vita di Missione: Alfabeto Africano, G come Gioia
Ti è mai capitato di essere triste? Chi non lo è mai stato,alzi la mano! Anche in Africa, si diventa tristi, si piange per tante cose. Ma quello che ci sorprende, è che passano facilmente alla gioia,alla allegria. Naturalmente non dimenticano le difficoltà. Ma li trovi sempre col sorriso sul volto. I primi naturalmente sono i bambini. Hanno sempre voglia di giocare(come tutti i bambini normali), di curiosare, di sapere tutto quello che succede. Te li trovi sempre dappertutto, sbucano da dietro alle case e ti vengono incontro sorridendo. Certo,si aspettano che tu gli dia qualcosa, è normale. E’ difficile vedere un bambino triste. Normalmente succede quando è ammalato o è solo. In Africa non si può stare da soli,è come morire. E’ meglio stare insieme e allora si è felici. Poi ci sono le mamme. Le ho viste sempre serene, gioiose, nonostante le difficoltà che devono affrontare ogni giorno. Quando poi cullano o danno da mangiare ai loro bambini, le vedi sorridere. Forse anche quando sognano, sorridono. Naturalmente, le vecchiette sorridono, magari con un solo dente. Quando c’è un tamburo che suona, le vedi anche scatenarsi nella danza e sorridono. Gli uomini, forse perché sono persone più serie, sorridono di meno. Ma anche loro riescono ogni tanto a farlo. In questi giorni ci sono i mondiale di Calcio in Sudafrica. Abbiamo visto nella cerimonia inaugurale, la festa di suoni e di colori. E le facce,nessuna era triste. Ci hanno regalato il loro sorriso,la loro gioia. Bellissimo.