Auto blu da tagliare: Caldoro va in Skoda!

di Rita Occidente Lupo

La crisi economica, allerta l’Europa. Mentre la Grecia, in ginocchio, guarda di sottecchi agli sperperi ed al potere blindato di alcune caste. Autrici, a detta di molti, di strafare in un potere che rappresenta la forza personale sui ceti meno abbienti. Sui disoccupati, piromani di se stessi, per scuoter l’attenzione amministrativa. Sui nuclei monoreddito, dove le utenze non lasciano intravedere la fine del mese. In altri Paesi, partendo dalla progressista Spagna di Zapatero, passando per le teste coronate inglesi, manovre atte a contenere i debiti. A controllare i fiumi di denaro che affannano il potere costituito. L’Italia, tra scandali dell’ultim’ora e gossip di pessimo gusto, in una stagione non felice. Eppure, le sfavillanti auto blu, scintillano benessere. A livello mondiale, l’Italia, con le sue 624.330 unità, primo Paese, mentre in altri luoghi, come gli Stati Uniti, al secondo posto, con 72.000 (contro le 75.000 del dicembre 2008), diminuite. Segue poi la Francia, con 63.000 (rispetto alle 64.000 di fine 2008). Al quarto posto, il Regno Unito con 56.000, la Germania con 55.000, la Turchia con 51.000, la Spagna con 42.000 (nessuna variazione rispetto al 2008), il Giappone, con 30.000 (1000 in meno rispetto al 2008), la Grecia con 30.000. Ultimo in classifica il Portogallo, con 22.000. Costi che pesano gravemente sulla precaria economia statale. Nei giorni scorsi, il sottosegretario Santanchè,  ha sollevato il problema ricorrendo anche ad un invito ai tagli  parlamentari ed ai tanti privilegi di cui godono i politici. In Campania, il neo governatore Stefano Caldoro, sta dando il buon esempio ricorrendo ad una vettura personale. Ma c’è chi non considera tale condotta, atta ad arginare la crisi. All’auto blu di grossa cilindrata ed ai tanti comfort, in troppi a non voler rinunciare : i privilegi di casta, con tanto di sirena sul metallizzato lucido, fanno comodo, nel gasare…il potere!  

Un pensiero su “Auto blu da tagliare: Caldoro va in Skoda!

  1. Gentilissima direttrice N.D.Rita occidente Lupo.
    E’ molto giusto di applicare i nosrri “teoremi” sulle immani difficoltà che stà affligendo la stupenda Grecia, Paese dai mille risvolti culturali che affondono nei tempi più remoti della civiltà dell’umanità.
    E’ un dovere di tutta l’europa di prendere posizioni giuste per risollevarla dal presunto “Fango economico”, ma ci dovremmo anche chiedere perchè il meridione dell’Italia stia paurosamente naufragando in ” acque tempestose ” dove pagano pesantemente il conto , non solo i meno ambienti, ma una grande catena di piccole imprese che , per riflesso, non riescono più a reggere le immani spese maturanti.
    Dovremmo tutti renderci conto che l’economia del nostro meridione si potrà salvare solo se si favorirà il commercio e il turismo che , secondo me, sta affondando in un abbisso profondo. Allora, per non seguire i “passi” della Grecia dovremmo, secondo me, fare meno sprechi ed acquistare prodotti italiani, anche se meno competitivi da quelli stranieri. Cordialità.

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