Salerno: Italia Nostra Vs Crescent: domani al Tar il primo verdetto

La vera partita sul Condominio Crescent, quella legale, inizia ora, al Tar di Salerno. Per usare un gergo calcistico, quella di domani mattina tra Italia Nostra e il Comune, dinanzi al Tribunale amministrativo, sarà solo l’andata di un incontro scontro che si concluderà, in ogni caso, solo quando si disputerà il “ritorno” davanti al Consiglio di Stato. Ovviamente  meglio partire con il piede giusto, piuttosto che recuperare: questo è sicuramente l’auspicio di tutti i No Crescent di questa città, dei tanti, anzi tantissimi No Crescent che ci sono a Salerno. Ad onor del vero, l’unico pro Crescent che si ode è sempre lui, il capo mastro Vicienz O Crescent, detto CrescEnz. Meglio partire allora con un blitz esterno, perché al Tar il Comune gioca in casa. Una bella vittoria in trasferta contro tutti i pronostici. E sì perché i pronostici sono decisamente contro: “Il Tar di fatto è un passa carte”, ci ha lucidamente spiegato un noto amministrativista salernitano, che preferisce rimanere anonimo. “ E le carte in questa vicenda sono in regola, soprattutto grazie al Silenzio assenso della Soprintendenza – ci ha spiegato sempre l’avvocato M, pronosticando per domani una vittoria dei padroni della città. Di quei padroni che ci hanno abbuffato di cemento, ovunque, fino a distruggere mezza spiaggia di Santa Teresa, a tagliare cinicamente 5 platani secolari. Non contenti hanno iniziato a buttare pietre anche a mare, alterando la linea di costa dell’area più suggestiva della città. In cambio di parcheggi rialzati (e non sottoterra come hanno sempre detto, mentendo) e una piazza solaio senza un albero uno. Ma questi padroni vogliono di più, non basta lo scempio già fatto. Vogliono il Crescent, l’ecomostro, un condominio per ricchi, straricchi, persone che possono spendere 10 mila euro a metro quadro per appartamento. Vogliono il totem della loro ubris, vogliono il Mausoleo della vanità fredda e giuliva. Noi No Crescent vogliamo semplicemente giustizia e una città senza nuovi mostri.

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