Salerno Futurista: afflusso di pubblico a “Santa Ipocrisia” al Centro Studi “Marconi”

Si è svolta con un buon seguito di pubblico ieri presso il Centro Studi “Marconi” nel quartiere Torrione la presentazione del libro dell’ex-diacono Aniello D’Angelo “Santa Ipocrisia – perchè abbandono la chiesa cattolica”, organizzata dall’associazione culturale “Salerno Futurista”. Moderatore della serata il giornalista di “Cronache del Mezzogiorno” Marco Vecchione che a fine dibattito ha anche dato vita anche a una vera e propria intervista all’autore. Primo intervento della serata è stato del segretario dell’associazione Guido D’Amore che provocatoriamente ha definito la Chiesa “una azienda con strategie di marketing, merchandising, ovviamente sacro, e con alla base i preti novelli ‘procacciatori di contratti’ “. A seguire è intervenuto il responsabile del Centro Studi “Marconi” Ciro Porpora che si è soffermato su dei brani specifici del libro che lo hanno colpito, soprattutto i particolari dell’infanzia dell’autore cresciuto all’ “ombra” della zia sagrestana. Più imperniato sulla storia della Chiesa Cattolica nei secoli l’intervento del consigliere circoscrizionale Elvira Morena che ha fatto un preciso discorso sulle “ipocrisie” che si sono sempre succedute negli anni, soprattutto il sofismo con cui la Santa Inquisizione affermava di non condannare a morte le persone , ma solo dichiararle eretiche, con la conseguenza che lo stato poi avrebbe giudicato autonomamente la condanna a morte. Molto sentito l’intervento di D’Angelo che ha anche letto alcune frasi della lettera di risposta dal Vaticano alla sua richiesta di riduzione allo stato laico, da poco ricevuta.  Qui, dopo un ampolloso giro di parole, gli viene concesso di non eseguire i suoi doveri di diacono, ma non la riduzione allo stato laicale. La serata è stata allietata dalla voce e chitarra del giovane cantautore Martino Adriani.