Iannuzzi: sì al completamento della Sa-Rc, no al pedaggio

L’on. Tino Iannuzzi, Deputato del Partito Democratico, rilancia l’esigenza di una grande ed unitaria mobilitazione della Politica di ogni schieramento, delle Istituzioni campane e meridionali a tutti i livelli, dei Sindaci, dei territori e delle comunità interessate per il finanziamento integrale ed in tempi certi dei lavori di completamento della Autostrada A3 e per opporsi alla introduzione del pagamento del pedaggio.Il Governo Berlusconi ha  assegnato solo 107 milioni di euro (messa in sicurezza Galleria Fossino fra Calabria e Basilicata) dei circa 3 miliardi di euro occorrenti per realizzare 10 interventi per circa 75 Km della A3 ad oggi  in via di mera progettazione preliminare, fra i quali rientrano gli Svincoli salernitani di Sala Consilina Sud (21 milioni), Padula-Buonabitacolo (26 milioni) ed il nuovo Svincolo di Eboli (24 milioni).Con il D.L. n.78 del 31.5.2010, recante la manovra finanziaria voluta da Tremonti, non solo nemmeno un euro è stato destinato al progetto della A3, ma (articolo 15, comma 1) è stato previsto che le autostrade, come la Salerno-Reggio C. – gestite direttamente da ANAS siano assoggettate da subito a pedaggio.Entro il 15 luglio 2010 con decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro delle Infrastrutture di concerto con il Ministro dell’Economia, vanno fissati l’elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio, nonché i relativi criteri e modalità di applicazione.Occorre pertanto realizzare un fronte istituzionale-politico e sociale per evitare il “pedaggiamento” della A3, atteso che la priorità della priorità per il Governo deve essere quella di completare l’intera Autostrada entro il 2013, assegnando al riguardo tutte le risorse necessarie. Del resto ogni ipotesi di pedaggio presuppone una rete adeguata e funzionale di viabilità ordinaria alternativa, che è del tutto carente! E’, poi, inaccettabile che dopo il “saccheggio” dei FAS, arrivato a ben 32 miliardi di euro, il Governo si ricordi della Campania e del Sud per imporre ai cittadini un nuovo “balzello” con il pedaggio. E’ gravissimo e sconcertante che di fronte a questa situazione penalizzante ed offensiva per la nostra Terra, il Presidente della Regione Caldoro sia rimasto inerte, silente, privo di ogni iniziativa ed abbia completamente dimenticato il ruolo di massimo rappresentante delle istanze e dei legittimi interessi delle comunità campane. E’ ancora più grave, visto che ben diverso e deciso è stato il comportamento del Presidente della Calabria Scapelliti. La Campania ed il Mezzogiorno si tutelano e rappresentano con la schiena dritta e la forza della propria azione!