Salerno:pubblico impiego, noi non siamo i bancomat del governo!

Anche a Salerno come in tutta Italia, si sono svolte le manifestazioni dei lavoratori pubblici davanti alle sedi degli istituti bancari per la prima giornata di mobilitazione nazionale indetta da RdB/USB Pubblico Impiego. A Catanzaro, Vicenza, Padova, Torino, Milano, Parma, Ancona nella mattinata; a Roma, Genova, Vicenza, Bologna, Firenze, Napoli, Salerno, Catania, Palermo, Cagliari nel pomeriggio, i lavoratori sono scesi in piazza a gridare il loro sdegno contro una manovra che li penalizza nel salario e taglia posti di lavoro espellendo tanti precari, mentre non tocca gli interessi di banche, speculatori finanziari, evasori fiscali, corrotti e corruttori, veri responsabili della crisi in corso. “20 anni di sacrifici possono bastare! ora paghi chi non ha mai pagato”; “i lavoratori pubblici non sono il bancomat del governo”. Questi gli slogan che con striscioni e volantini hanno caratterizzato la mobilitazione. Alcuni cartelli riportavano nel dettaglio gli utili delle banche e delle società finanziare; altri ancora le pensioni percepite mensilmente da alcuni illustri pensionati INPDAP, distintisi per ostilità verso i lavoratori pubblici e per i quali la pensione non rappresenta l’unica fonte di reddito: Giuliano Amato, con 22.048,11 Euro; Mario Draghi, con 14.843,56; Giuliano Cazzola, 10.776,66, per citarne solo alcuni.La manovra approvata dal Consiglio dei Ministri non incide solo su salari e pensioni ma tocca direttamente il futuro di migliaia di giovani precari delle P.A. E’ inaudito che non si stia evidenziando la gravità del previsto taglio secco del 50% della spesa per i contratti precari rispetto al 2009, un provvedimento  devastante che comporterà dal 2011 il taglio di posti di lavoro e di salario, con il licenziamento per oltre 50.000 giovani lavoratori. E’ inoltre inaccettabile come il Ministro Brunetta liquidi la questione etichettando i precari come ´raccomandati`. I precari sono invece lavoratori altamente professionalizzati, avviati con pubbliche selezioni e che pur senza tutele che contribuiscono fattivamente al mantenimento di servizi essenziali delle P.A.. A questi lavoratori la manovra economica dice una sola cosa: licenziamento. Al danno dell’ulteriore blocco del turn over, che chiude le prospettive di stabilizzazione, si aggiunge la beffa della gravissima perdita del posto di lavoro per tempi determinati, Co.co.co., interinali, cfl, convenzionati e in formazione, in tutti i settori del Pubblico Impiego e negli enti tagliati. La migliore risposta a questo attacco la daranno i precari con le mobilitazioni. RdB/USB lancia da subito una serie di iniziative, a partire dalla manifestazione nazionale a Roma contro la manovra e l’attacco ai diritti del prossimo 5 giugno, per proseguire l’8 giugno con gli scioperi nazionali di LSU e Cassintegrati, dei precari della Croce Rossa il 9 Giugno, ed i “tetti della Ricerca” di giovedì 10 giugno, in una staffetta precaria che coinvolgerà anche i precari della scuola con la settimana di sciopero degli scrutini dall’8 al 14 giugno. Le mobilitazioni culmineranno con lo sciopero generale del Pubblico Impiego indetto da RdB/USB P.I. per il 14 giugno con manifestazioni a Roma e Milano.

RdB/USB Pubblico Impiego

Gli utili delle banche e delle società finanziarie (in milioni di euro)

Fonte dei dati: Plus, inserto del Sole 24 Ore del 22 maggio

 

                     Capitalizzazione   Utili

 

Unicredit                  33.675                    4.319

 

Intesa Sanpaolo        26.920                    3.255

 

Generali Ass.            22.964                    2.130

 

Mediobanca             5.169                      425

 

UBI Banca               4.857                      344

 

Banca MPS              4.840                      586

 

Exor                         2.781                      40

 

Banco Popolare       2.728                      274

 

Mediolanum             2.544                      211

 

Lottomatica              2.143                      106