Salerno: Convegno Ggil sul 2 giugno, Cirielli: Non accetto inviti da “cafoni istituzionali”

“Tavella non si rammarichi! Non sono solito accettare inviti da “cafoni istituzionali”. Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, in riferimento alle esternazioni rilasciate dal Segretario Generale della Cgil di Salerno sul convegno “Il contributo del Sud alla costituzione dell’Italia unita e democratica”. “Tavella dimostra chiaramente – continua il Presidente Cirielli – con il suo comportamento, di non rispettare il ruolo delle Istituzioni. Il discorso cambia quando si tratta del Sindaco di Salerno, del quale si onora di essere un sindacalista a servizio permanente effettivo. Inoltre, sarò io a non partecipare ad alcuna manifestazione della Cgil  fin quando Tavella non chiederà scusa al Prefetto di Salerno, verso il quale ha avutoun comportamento inqualificabile, in dimostrazione di quanto ho detto sopra”. “A tutto ciò – conclude il Presidente Cirielli – si aggiunge una profonda ignoranza storica. In merito, gli consiglio di leggere il messaggio che il Presidente della Repubblica ha pronunciato in occasione del 25 Aprile, nel quale mi riconosco pienamente e che ha ribadito mercoledì scorso al Congresso degli USA, sottolineando il ruolo determinante degli Angloamericani per la liberazione dell’Italia”.

 

 

Un pensiero su “Salerno: Convegno Ggil sul 2 giugno, Cirielli: Non accetto inviti da “cafoni istituzionali”

  1. sicuramente un presidente tutto d’un pezzo. un uomo con la schiena dritta. senza tentennamenti che parla chiaro. dice pane al pane e vino al vino. integerrimo.peccano che sia un poco strabico e abbia gli stessi comportamenti, proprio uguali, del suo competitor politico. è difficile notare differenze. però, caro presidente, sul 25 aprile hai voluto prendere di proposito una strada originale, secondo me l’hai fatto apposta. dovresti vincere questa voglia di apparire e assomigliare. prendere una strada tua personale, altrimenti succede che la copia è peggio dell’originale, ed essere un poco più moderato e cauto. avresti migliori risultati. ora in quella città è come stare tra due schieramenti “partigiani” (scusa il termine)dove tutti gridano e nessuno pensa.

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