Salerno: Tavella, legge bavaglio, Cgil appoggia la mobilitazione

“Siamo impegnati insieme alle associazioni che, in questo momento, si stanno battendo per dire “no” al DdL sulle intercettazioni, un provvedimento che procura gravi danni alla legalità e che rappresenta una vera e propria minaccia al tessuto democratico del nostro paese”. Il segretario generale della Cgil Salerno, Franco Tavella, annuncia così la mobilitazione dell’organizzazione sindacale contro la cosiddetta legge bavaglio. Domani pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, il salone della sede della Camera del Lavoro di Via Manzo, in città, ospiterà l’assemblea sul tema organizzata dall’Associazione Libera. “Quando si attaccano le possibilità e le modalità di informazione si mettono in discussione alcuni dei cardini della democrazia – continua Tavella – Le manovre legislative in atto, infatti, minano le fondamenta della nostra Costituzione colpendo non solo il diritto di ognuno ad essere informato, ma persino rimettendo in discussione diritti acquisiti dei lavoratori con le proposte di modifica allo Statuto dei lavoratori. Per questo è necessario rilanciare il significato e l’importanza del governo del popolo, ritrovandone le radici storiche ed i valori più profondi per costruire e prospettare un futuro che sia per e del popolo”. Proprio per questo la Cgil di Salerno, insieme alla Cgil nazionale ed a quella della Campania, ha organizzato una giornata di studi in vista della Festa della Repubblica. Il prossimo 29 maggio, infatti, presso il Casino Sociale si ritroveranno istituzioni, storici, docenti universitari e segretari generali delle Camere del Lavoro del sud Italia per discutere del “Contributo del Sud alla costruzione dell’Italia unita e democratica”.L’evento sarà presentato agli organi di informazione giovedì 27 maggio, alle ore 11.00, in una conferenza stampa che si terrà presso la sede della Cgil Salerno di Via Manzo. Interverranno, tra gli altri, Michele Gravano, segretario generale Cgil Campania, Franco Tavella , segretario generale Cgil Salerno e Gloria Chianese, storica della “Fondazione Giuseppe Di Vittorio”.