Amalfi: alla scoperta della “Domus Vagliendola” monumenti inediti

Attraversato il supportico dei Ferrari che conduce alla piazza dei Dogi, l’unica platea medievale ancora esistente, si percorre una lunga scalinata che conduce al rione Vagliendola; lungo questo percorso si giunge ad un’antica Domus aristocratica della fine del XII secolo. La Domus Vagliendola è solo uno dei monumenti inediti al grande pubblico che apriranno i battenti per la prima volta nell’ambito della I edizione di Amalfi a Porte Aperte. Domenica 23 maggio ultima giornata per fruire dei percorsi e delle visite guidate gratuite. Sono circa 30 i siti di Amalfi che potranno essere visitati nella prima edizione di “Amalfi: monumenti a porte aperte”. Domenica 23 maggio, non solo sarà possibile accedere a siti di straordinaria bellezza, aperti al pubblico per la prima volta, ma ci saranno delle visite guidate gratuite, con tre alternative di percorso. L’evento è organizzato dalla Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino, d’intesa con la Curia Arcivescovile di Amalfi, il Comune di Amalfi, l’Istituto tecnico per il Turismo e l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Amalfi. Il progetto, che consentirà di approfondire la conoscenza della storia millenaria della città di Amalfi e del suo straordinario patrimonio culturale si articola in tre diversi itinerari, della durata ciascuno di circa due ore. I visitatori saranno accompagnati da esperti lungo le vie cittadine per poi soffermarsi presso musei, chiese e palazzi. “Accanto al celebre Duomo con il chiostro del Paradiso – spiega il Soprintendente, Fabio De Chirico – vogliamo accompagnare i visitatori alla riscoperta di siti di straordinario interesse e grande bellezza che Amalfi abbraccia nel suo territorio: dalla chiesa di San Biagio, esistente fin dal 1082, ai resti di un bagno arabo del XIII secolo, con le tipiche volte a cupola con scanalature radiali”. Dal canto suo Pasqualina Sabino, responsabile del progetto per la Soprintendenza, mette in evidenza “la straordinaria sinergia che abbiamo realizzato per un evento che rivaluta anche a fini turistici un patrimonio inestimabile e non adeguatamente conosciuto. Da evidenziare anche la grande risposta degli studenti dell’Istituto Turistico che hanno aderito con entusiasmo e daranno un importante apporto alla perfetta riuscita della manifestazione”. Una sinergia che vede in campo anche l’antica arcidiocesi di Amalfi-Cava: “Non c’è solo la Basilica di S. Andrea con il suo splendido chiostro – spiega l’arcivescovo, mons. Orazio Soricelli, intervenuto alla conferenza stampa – abbiamo chiese che testimoniano di un passato glorioso e che non sono conosciute. Questa sinergia servirà a rafforzare la conoscenza del territorio”. L’assessore al Turismo del Comune di Amalfi, Imma Lauro, sottolinea come “anche a livello turistico c’è bisogno di iniziative di questo tipo. Le visite guidate serviranno a far riscoprire un patrimonio di inestimabile valore”.