Salerno: Pompeo Onesti presenta “Figli del Sud”

Tra criminalità e miseria il destino amaro dei “Figli del Sud”, romanzo verità di Pompeo Onesti. Giovedì 20 Maggio 2010, alle ore 18,30, a Salerno, presso il Liceo Classico Torquato Tasso (Piazza San Francesco)  Pompeo Onesti, con lo scrittore Andrea Pinketts, illustre esponente del noir in Italia, ed il giornalista Marcello Napoli, presenta il suo ultimo romanzo, “Figli del Sud” (Mursia).Pompeo Onesti, avvocato salernitano, ha preso di petto il groviglio di sentimenti della gente del sud nei confronti della propria terra e della propria storia recente e, in un amaro e spietato romanzo, ha dato voce alle mille contraddizioni di chi, figlio del sud, vive un eterno rapporto di amore-odio con le proprie radici. In Figli del sud Onesti racconta, attraverso le vicende di tre ragazzini della Chiana, la vita di una piccola comunità del salernitano nel periodo che va dal secondo conflitto mondiale agli anni del Dopoguerra. La voce narrante del romanzo è quella di Roberto, l’unico dei tre ragazzi che è riuscito a sopravvivere alla miseria, all’illegalità, alla violenza. Tornato al paese dopo quarant’anni, ormai uomo fatto, Roberto si ritrova a fare i conti con ricordi che avrebbe voluto cancellare. Con un flash back il lettore si ritrova nel mondo di un bambino del sud che assiste stranito alla guerra, all’arrivo degli americani e ai traffici illeciti dei loro rifornimenti, al ritorno del padre impazzito dal fronte, alle lotte degli olivari contro i salari da fame e il caporalato, alle violenze e ai raggiri della madre, ai privilegi di Enrichetta, figlia di una ricca famiglia del paese. La banda di ragazzini sopravvive con mille espedienti in un mondo di adulti pronti a sfruttarli; poi le strade dei tre si dividono: Roberto incontra lo Spretato che lo incanta con le avventure di Ulisse e riesce a convincerlo a studiare; Fiore passa dal riformatorio a una vita criminale che si concluderà sotto una raffica di colpi; Bruno lotta nelle fila del movimento contadino e morirà per le botte dei caporali. I destini dei tre ragazzi diventano così la metafora di tanti figli del sud costretti a scegliere tra criminalità o miseria, oppure ad andarsene via, in cerca di un futuro, portandosi dietro una perenne sensazione di sradicamento. L’epilogo è amaro: lo sguardo del protagonista scorre sul paese di oggi, diverso all’apparenza ma sotto la superficie le miserie che ipotecano la vita di tanti ragazzi sono ancora lì, tragicamente immutate. “Noi figli del sud siamo tutti prigionieri di una catena di miserie e ingiustizie molto antica, come i personaggi del mio libro siamo tutti sconfitti”, spiega Onesti,Il mio romanzo è pieno di fantasmi del passato che, come dice alla fine il protagonista, trasmigrano da un corpo all’altro e sono sempre lì. Come i problemi del sud.

 

2 pensieri su “Salerno: Pompeo Onesti presenta “Figli del Sud”

  1. e tutto vero .mario emigrato in brasile per trovare lavoro buon e adeguato ai miei studi….

  2. al sud se non fai parte della cricca politica o mafiosa non lavori o ti accontenti delle briciole ,degli avanzi degli altri….. o vivi nella mediocrita o devi come i nostri bsnonni e nonni emigrare….e poi parlano dei vuo kumprar !!! Perke noi del sud non dobiamo emigrare ????!!!! motohondasahara@hotmail.com

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