Codacons, condono edilizio in Campania

I manufatti abusivi vanno demoliti”, esordisce l’avvocato Pierluigi Morena dell’Ufficio legale del Codacons, “il mancato rispetto degli ordini di abbattimento comporta l’acquisto di diritto dei beni nel patrimonio dei Comuni. E’ questo il cardine della legge urbanistica. Ogni modificazione per la sola Regione Campania di tale assetto normativo sarebbe uno schiaffo alla legalità, un regalo alle organizzazioni criminali, la resa definitiva di fronte alla devastazione di un territorio martoriato dal cemento”. Il Codacons da anni è impegnato contro gli scempi ambientali che vengono regolarmente perpetrati anche in zone protette come il Parco del Cilento. Da tempo l’Associazione ha richiesto, anche in sede giudiziale, l’abbattimento degli eco-mostri sulle colline di Montecorice che da oltre venti anni, malgrado la definitività delle sentenze penali di condanna, non vengono demoliti. “Il Decreto che vorrebbe modificare l’art.32 della legge che ha introdotto il condono del 2003” continua l’avvocato Morena “consentirebbe clamorose sanatorie sugli immobili in aree a vincolo ambientale e addirittura nelle zone soggette a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere”. Un disastro annunciato nella Regione che segna il più alto tasso di abusivismo edilizio. “Il Codacons è pronto a dare battaglia” conclude il Presidente professore Marchetti “invieremo presto una diffida motivata al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dei Beni Culturalie. In caso di approvazione solleveremo questioni di legittimità costituzionale del provvedimento”.