Scafati: Aliberti, appello a Caldoro sulla Sanità

Il piano ospedaliero redatto dal sub commissario Zuccatelli rischia di mortificare la sanità dell’Agro nocerino sarnese. Si tratta di una situazione molto grave, che non può essere ignorata dalle amministrazioni, perché in gioco c’è la salute dei cittadini. Dopo la grande vittoria del centro-destra alle ultime elezioni regionali, non possiamo delegare le decisioni relative al piano ospedaliero ad un commissario, ma dobbiamo far valere le nostre ragioni, le ragioni di un territorio che il governo Bassolino non è stato capace di difendere. Basta pensare che dei mille posti letto sottratti agli ospedali campani, duecento tagli riguardano la parte nord della provincia di Salerno. Una situazione drammatica è possibile riscontrarla a Cava e a Castiglione, dove gli ospedali, secondo il piano ospedaliero, rischiano la chiusura, mentre i nosocomi di Pagani e Scafati perderebbero rispettivamente 15 e 85 posti letto. Questa notevole perdita per l’ospedale di Scafati significherebbe portare alla chiusura anche i reparti di Cardiologia, Chirurgia, Nefrologia, Dialisi, Ortopedia, Ostetricia, Rianimazione, Pediatria e Pronto Soccorso e quindi penalizzare in maniera forte la nostra struttura, che diventerebbe, a questo punto, una semplice riabilitazione, conservando 20 posti di lungodegenza, 35 di riabilitazione e 25 di medicina generale. Questo, non è altro che il risultato di un piano ospedaliero redatto secondo la logica dei numeri e non di certo frutto di un contatto con il territorio e con le sue reali esigenze, un piano ospedaliero strutturato senza ascoltare i sindaci dei comuni interessati, ma soprattutto senza riunire intorno ad un tavolo tecnico i direttori sanitari degli ospedali dei territori coinvolti. Se il presidente della regione dovesse firmare questo decreto così penalizzante per noi e per l’Agro, la sanità subirebbe uno smacco troppo forte, e questa volta non a causa delle vicende economiche ma per l’incapacità di dare risposte assistenziali ai territori di riferimento. E’ vero, esistono dei reparti replica nella rete ospedaliera in questione, altrettanto vero è, però, che in assenza dei reparti d’emergenza (Pronto Soccorso, UTIC e Rianimazione) un ospedale non ha motivo di esistere. Alla luce di questa situazione, ho provveduto ad inviare una nota al presidente Caldoro per informarlo e sensibilizzarlo sull’argomento. Il commissario ad acta andava bene prima, con Bassolino, quando vi era l’incapacità  di fare scelte oculate, non oggi, con un governo di centro-destra al governo, pienamente legittimato a fare scelte diverse. Se il piano redatto dal commissario dovesse passare con decreto, metteremo in campo tutte le nostre forze, una mobilitazione dura, pur di difendere l’ospedale di Scafati e la sanità dell’Agro”.