Lavorare…stanca!

di Rita Occidente Lupo

Certificazioni mediche, sul filo telematico. La nuova riforma di Brunetta dell’articolo 55, decreto 165/2001, accesso alla rete anche per l’invio di attestati d’infermità. Tutto, in tempi rapidi e veloci. L’ inosservanza, illecito disciplinare, che può portare al licenziamento. Tempi duri per la pubblica amministrazione e per dipendenti fannulloni, pigri d’infermità. Il nuovo volto che Brunetta ritaglia ai dipendenti lavoratori, tra mille ansie ed inquietudini. Se un tempo il lassismo, stiracchiava dietro scrivanie di fortuna, oggi l’eccesso fiscale impedisce di vivere con convinzione la propria attività professionale. Il posto di lavoro, spesso banco di prova del proprio sistema nervoso, non solo per gli attriti interni, che non lesinano tali ambiti. Ma anche per quelle mille nervature conflittuali, che la sapiente mano governativa, imprime di volta in volta. All’insegna dell’efficienza, il rischio d’ accumulare impiegati sempre più frustrati e professionalità sempre meno qualificanti. Lavorare stanca! Vien da reiterare a chi, un po’ per vezzo, un po’ per abitudine, è restato lunghi anni a sviolinare lusinghe al capo di turno, pur di restare nell’alcova di “certi favoritismi”. Che sembrano accelerarne la spinta proprio a breve, grazie all’alacre Brunetta, che intende incisivizzare i meriti dei singoli “in ottima salute” , sempre più ardimentosi sul campo. I criteri, dettati ed esaminati da chi, tutt’altra storia!  

3 pensieri su “Lavorare…stanca!

  1. Sfortunatamente Ho vissuto la mia migliore gioventù in un Paese che , seppure mi abbia fatto soffrire tantissimo, mi ha insegnato tantissime cose che ancor oggi ne faccio tesoro. Quel paese si chiama Stati Uniti d’America. Un Paese dove , mutualmente,vengono osservate le leggi che si chiamano “diritto e dovere”. L’operaio o impiegato che sia ,non viene in nessun modo valutato per quello che è , ma per quello che sa offrire al datore di lavoro, in base a tale concetto egli viene tenuto a lavorare, ma nell’istante in cui egli viene meno al suo dovere viene licenziato in tronco. Il proprietario rispetta sempre le leggi vigenti del suo Paese, paga regolarmente le tasse e tiene assicurati i suoi dipendenti. Tutti pagano le tasse e rarissimamente ci si imbatte con qualche “furbo”.
    Purtroppo, in Italia si fa ancora tanto movimento per debellare lo “sfaticato” che occupa , con la massima tranquillità, posti di lavoro statali, parastatali o privati e che nessuno ha troppo potere per licenziarlo, anche se non rispetta le regole del lavoro . Quindi, do’ ragione al ministro Brunetta quando dice che occorre dare una frenata a tale disabitudine che coinvolge migliaia e migliaia di impiegati e operai che fuggono dal proprio dovere. portando un gravissimo danno a tutta la nazione, Rispettosi saluti.

  2. …soprattutto se si lavora nel privato, magari dovendo coprire 10 turni notturni consecutivi, perchè il tuo collega si prolunga le ferie e le tue colleghe che hanno ottenuto il posto di lavoro “coltivando amicizie” non possono certo saltare il riposo. Non è fantascienza, ma ordinaria realtà per chi lavora in case di riposo private ed ha ottenuto il posto solo grazie ai propri requisiti. Con buona pace di tutti coloro che dovrebbero vigilare sulle condizioni di lavoro, tanto basta modificare la “giornaliera” ed il gioco è fatto. Tutto questo accadeva prima della schiavitù legalizzata dei contratti a tempo determinato, figuriamoci ora…
    Giovanna Rezzoagli

  3. Ecco una eccellente testimonianza di ciò che può accadere presso un luogo di lavoro non ben controllato da chi dovrebbe essere addetto ai lavori. Forse , in tanti casi, il “diritto e dovere ” suona ancora come una sorta di chimera. Altro che le buone intenzione del Signor Ministro Brunetta! Quì ci vorrebbe una sferzata veramente brusca per poter raddrizzare “la barca”. In questo nostro amato Paese si notano ovunque casi in cui certi datori di lavoro si ostinano a”schiaffeggiare ” i malcapitati “collaboratori” tenendoli a lavorare con una paga irrisoria , priva di contribbuti e di sicurezza sul lavoro. Dovremmo tutti guardare intorno e vedere quale flaggello e usurpamento prevale nel nostro benedetto Paese. Si è tanto parlato dei “quarant’anni di contribbuti per poter accedere alla pensione.Ma come ci si arriva? Ai miei tempi c’era più controllo da parte dell’ispettorato del lavoro.Tutti temevano il controllo, mentre i loro dipendenti venivano regolarmente assicurari con i dovuti contributi per la pensione di vecchiaia. Oggi, invece , taluni scialacquano e succhiano il sangue della povera gente , mentre loro si arricchiscono senza pagare le dovute tasse.
    Oh! Come fosse bello la rettitudine in ogni essere umano! Un sincero e paterno abbraccio.

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