Vita di Missione: ascoltiamo la Parola di Dio

 Padre Oliviero Ferro

Era un mercoledì della settimana e i lettori della parola di Dio si erano trovati nell’aula della scuola parrocchiale. I banchi erano stanchi dall’assalto ricevuto al mattino dai 98 bambini che componevano la quarta elementare della scuola. Ora dovevano ancora accogliere altre persone, un po’ più grandi, ma che avevano un compito particolare nella comunità parrocchiale. Erano il gruppo che si era impegnato a conoscere meglio la Parola di Dio e a proclamarla la domenica nelle messe . Si ritrovavano due volte alla settimana:mercoledì e sabato. C’era chi arrivava di corsa, rientrando dalla scuola e chi,invece, dal lavoro dei campi o dalle faccende di casa. Ma tutti lì, uniti, per prepararsi bene a rendere un servizio importante. Erano soprattutto giovani, ma anche qualche mamma e qualche papà. Dopo la preghiera iniziale, si leggevano le letture. Ognuno cercava di ascoltarle non solo con le orecchie,ma con il cuore. Bisognava preparare l’introduzione,lanciare il messaggio della domenica e far capire, con semplici parole, ai cristiani che cosa Dio ci voleva dire. Ognuno cercava di condividere qualcosa e poi tutto veniva scritto nel quaderno che sarebbe stato letto all’inizio della celebrazione. Naturalmente,oltre alla lettura della Parola di Dio,si preparavano anche gli avvisi della settimana. Insomma un vero servizio alla comunità. Naturalmente, la domenica mattina bisognava essere pronti con tutti gli altri (chierichetti,corale,sacerdote..) per iniziare la celebrazione. Tutti in processione, si entrava nella chiesa,cantando. Ognuno aveva il suo vestito,normalmente bianco,segno del servizio che stava svolgendo. E quando veniva il momento di esercitarlo,ognuno dava il meglio di sé,soprattutto chi lo faceva per la prima volta. Naturalmente non ci si limitava alla lettura della Parola di Dio. Il gruppo dei lettori aveva delle sue regole da rispettare (puntualità,modo di vivere,condivisione di qualche cosa…). Naturalmente,essendo un gruppo di cristiani,non poteva mancare il vivere la carità,andando a donare un po’ di gioia,amore,tempo a chi di tutto questo ne aveva bisogno. Anche questo è un servizio,ma è prima di tutto uno stile di vita. Si annuncia quello che si cerca di vivere ogni giorno.