Salerno: Radicali scrivono a Bianchi per il reparto riservato ai detenuti

Oggi, Sabato 10 Aprile, alle ore 11.00 presso il Bar Goccia, a Salerno, ha avuto luogo una conferenza stampa dell’ Associazione radicale salernitana “Maurizio Provenza”. Alla stampa è stata consegnata la missiva che gli organi dell’ Associazione ( il Segretario Donato Salzano, la Tesoriera Manuela Zambrano, il Presidente Carlo Padovano) hanno inviato al dott. Attilio Bianchi, Direttore Generale degli Ospedali Riunti di Salerno, e relativa all’ apertura di un reparto destinato ai detenuti presso il nosocomio.Nella conferenza stampa, nel corso della quale hanno preso la parola anche Michele Capano, del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, e Margaret Cittadino, della CGIL funzione pubblica, sono state illustrate le ragioni dell’ iniziativa, che sollecita un urgente chiarimento circa lo “stato dell’ arte” sul fronte dell’ apertura del reparto riservato ai detenuti. I Radicali hanno dato appuntamento a Lunedì 12 Aprile per dare conto delle risposte, o delle non risposte, ricevute, e per l’ annuncio delle conseguenti inevitabili iniziative.

Al Direttore Generale dell’ Azienda Ospedaliera

S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona Dott. Attilio Bianchi

Gentile dott. Bianchi,  come Radicali Salernitani,  riuniti attorno all’ Associazione Radicale “Maurizio Provenza”ci rivolgiamo a Lei per sottoporle formalmente la questione dell’ apertura, all’ interno dell’ Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’ Aragona, di un reparto riservato ai detenuti (innanzitutto, naturalmente, i detenuti presso la casa circondariale di Fuorni).Le ragioni di assoluta urgenza di quest’ apertura Le sono note. La  condizione “esplosiva” delle carceri italiane in generale, della casa circondariale di Fuorni in particolare (connessa, a tacer d’altro,  al sovraffollamento penitenziario unito alla cronica insufficienza del personale) rende decisiva una pronta ed adeguata risposta sanitaria a fronte delle continue emergenze. Quando diciamo “decisiva” alludiamo al confine – spesso  sottilissimo in cella – che separa la vita (ma definiamola sopravvivenza, trattandosi di detenuti italiani, custoditi nell’ illegalità sul fronte degli spazi “vitali” riservati a ciascuno) dalla morte. Le forze sindacali che rappresentano gli agenti penitenziari (la UIL in particolare) e lo stesso personale infermieristico della sua Azienda Ospedaliera Le hanno spesso sottoposto la questione, ricevendo in risposta rassicurazioni rivelatesi, allo stato, senza fondamento. Mentre i detenuti vengono mal curati (se va bene) o muoiono (se va male), sappiamo che esistono gli spazi fisici per il reparto (pare che gli agenti penitenziari di Fuorni abbiano già le chiavi del reparto), che esiste il personale infermieristico per il presidio sanitario (pare che i neo-infermieri abbiano già ricevuto le lettere di assunzione). All’ indomani di un nuovo, increscioso episodio di “cronaca penitenziaria” (un tentativo di suicidio a Fuorni fortunatamente senza esito drammatico), Le chiediamo formalmente di indicarci una data per l’apertura del reparto, o di segnalare a noi ed all’ opinione pubblica quale è il problema, se un problema c’è. Siamo fiduciosi che questo fine settimana possa aiutarla a chiarire le idee a noi (e magari all’ Azienda). Se così non fosse, Lunedì 12 Aprile annunceremo le azioni nonviolente divenute improcrastinabili per chiunque abbia a cuore la propria dignità di cittadino (o, meglio, di membro di un consorzio che continua ad osare definirsi “civile”), e sia convinto che questa dignità (propria) passi anche e soprattutto attraverso il rispetto di quella altrui. La conquista e la difesa di questa dignità, come forse sa, sono la sintesi dell’ azione politica radicale, da un sessantennio a questa parte, in questa nostra povera Repubblica.  Anche qui, anche ora, quest’impegno si rinnova e ci impone di rivolgerci a Lei, nella responsabilità che Le è attribuita, e che siamo fiduciosi saprà onorare. Ci creda Suoi, per l’ Associazione Radicale Salernitana Maurizio Provenza:

Donato Salzano, Segretario, Manuela Zambrano, Tesoriera,  Carlo Padovano, Presidente