Vita di Missione: giustizia, vogliamo giustizia

Padre Oliviero Ferro

“Giustizia,vogliamo giustizia..abbiamo fame” gridavano le persone davanti al tribunale della grande città. Era l’ultima settimana di febbraio 2008. In tutto il Paese i prezzi erano andati alle stelle. Il cemento costava tantissimo e poi non si trovava,perché veniva venduto all’estero o nascosto per venderlo ancora più caro. La farina, lo zucchero, i fagioli, il riso, l’olio, il pesce: tutto era aumentato. Le mamme non sapevano più come fare per preparare da mangiare. I soldi non bastavano più. Gli allevatori che dovevano dare da mangiare a migliaia di pulcini ogni giorno, non trovavano più il mangime. La situazione era esplosiva. Allora una domenica sera comincia la rivolta. Molte città sono bloccate. Copertoni incendiati sulle strade, posti di blocco(chi passa è invitato a fare subito dietrofront, se non vuole problemi), tutto è bloccato. Solo la polizia circola, ma devono essere in tanti e armati fino ai denti,altrimenti anche loro rischiano grosso. Si può solo andare a piedi. Tutti i negozi sono chiusi, anche il grande mercato. Nessuna risposta dalle autorità. La gente comincia ad avere problemi per nutrirsi. Finalmente dalla capitale, parla il presidente “Ci penso io”. Accusa tutti di creare disordine, lui vuole l’ordine, promette tante cose…e manda nelle strade l’esercito per ristabilire l’ordine. Naturalmente loro devono sgombrare le strade e lo fanno con decisione. Sparano sui dimostranti(più di cento morti) e gli altri finiscono nelle prigioni per dei mesi. Così vanno le cose. Dopo mesi, cominciano i processi. Fa pena vedere centinaia di giovani, ammanettati, che vanno al tribunale per essere giudicati perché non ne potevano più. Avevano fame e il cibo non c’era. Naturalmente si prendono anni di prigione(minimo 6  anni) o chi viene liberato, deve pagare una bella multa(diciamo 500-1000 euro). Ma con quali soldi, se  non ne avevano prima. Lo sappiamo, chi va in prigione resta, se non ha soldi, ma se li ha, si può pagare gli avvocati e i giudici e torna a casa libero. Così va il mondo in Africa. Vi chiederete come le cose vanno in quel Paese? Come sempre. Niente è cambiato. La gente è sempre più povera e i ricchi sempre più ricchi. Ma noi non possiamo tacere di fronte alle grida di “Giustizia, vogliamo giustizia” e continuiamo a lottare…