Iannaccone: Noi Sud, valutare i contratti medici specialistici

“Bisognerà approfondire la riflessione e valutare gli effetti che realmente produrrà la delibera numero 10, varata il 12 marzo scorso dal commissario ad acta, Bassolino, relativa ai contratti dei medici specialisti ambulatoriali;  un atto che ritengo sbagliato, scellerato e dannoso per i cittadini.” Lo ha dichiarato il deputato Arturo Iannaccone in Aula alla Camera, illustrando l’interpellanza urgente al Ministro della Salute presentata dal Gruppo Noi Sud. “Si tratta di un provvedimento – ha spiegato Iannaccone – che non ha alcuna efficacia per quanto riguarda la riduzione della spesa sanitaria. Quindi, anche se volessimo valutare questo deliberato solo in virtù di un risparmio di spesa, dovremmo arrivare alla conclusione che questo atto non solo non produce un risparmio di spesa, ma addirittura determina una maggiore spesa, un danno per i cittadini, perché aumenterà il numero dei ricoveri impropri e di prestazioni erogate in regime di convenzionamento esterno (che costano molto di più al servizio sanitario) e non si darà copertura territoriale al nostro servizio sanitario.“Proprio nella regione Campania – ha aggiunto-, che ha la particolarità di un territorio che prevede delle zone particolarmente disagiate dove gli unici presidi sono i distretti sanitari o i poliambulatori, se noi determinassimo, ad esempio, la chiusura di un ambulatorio di oculistica – perché questo accadrà – o di cardiologia, o di ortopedia, o di chirurgia, non ci sarà alcuna possibilità di garantire prestazioni sanitarie alternative ai cittadini, perché in quei territori non vi sono ambulatori convenzionati, perché quei territori distano dagli ospedali molti chilometri. Pertanto il Governo – ha concluso Iannaccone -, dovrà valutare attentamente un atto discutibile che, tra l’altro, è stato emanato da un Commissario che è di nomina governativa.” Pronta la risposta del sottosegretario alla sanità, Roccella, che, a nome del Governo, ha chiarito che il provvedimento in questione “è attualmente all’esame dei competenti Ministeri, Salute ed Economia e Finanze, ai fini della verifica della compatibilità con quanto previsto dagli obiettivi di risparmio fissati dal Piano di rientro per la riduzione dei costi del personale relativi all’anno 2010 e 2011.”