Eboli: Cariello “Non passo nel centro-destra”

Sono del tutto infondate le voci di un mio passaggio nelle file di un qualsivoglia partito del centro destra. Mi duole constatare la limitatezza di vedute di alcuni esponenti politici locali (e che, per tali motivi conservano quella mentalità provincialotta del feudo, dell’orticello, del proprio interesse), capaci di comunicare una visione distorta delle cose alla cittadinanza. Mi duole constatare come, sentendo venir meno la terra sotto i piedi, vecchi dinosauri cerchino di arrampicarsi sugli specchi. Le mura delle case dorate, che per anni hanno precluso la partecipazione della città alle scelte, verranno giù: ve lo garantisco. I vecchi metodi saranno spazzati via in luogo del coinvolgimento di tutte le forze. Siamo di fronte a congiunture non fauste per gli enti locali ed i loro bilanci. Ci sono famiglie che non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese con lo stipendio. Una situazione più ampia del proprio orticello e che non può essere combattuta con assunzioni a 15 giorni o a un giorno in società ebolitane. Ribadisco: la nostra idea è di creare lavoro, non di concedere posti di lavoro per un voto. Non ci interessa. E lo si può fare solo coinvolgendo tutto il territorio e le forze attive su di esso. Questo il senso primo della nostra coalizione, nata su di un programma che in queste ore – e ne siamo compiaciuti – sta raccogliendo il consenso anche di uomini ed esponenti di spicco di altri schieramenti. Non si tratta di accordi sottobanco, non di promesse di ruoli. Se si riuscisse ad andare oltre la visione autoreferenzialistica dei politici locali, non si potrebbe accogliere in modo diverso la disponibilità a lavorare per la città espressa da tutta Eboli, quella che rappresentiamo, la maggioranza che già si è espressa al primo turno quantomeno contro la riconferma del sindaco uscente.  Per quanto concerne, nello specifico, la mia posizione politica, essa resta immutata. La mia storia è nota a tutti. La presenza, come amministratore comunale e assessore provinciale, è incontrovertibile. Al contrario di chi si candida ad una poltrona, io quella poltrona l’ho lasciata vacante negli uffici per girare il territorio, per stare vicino alla gente in modo reale. Le vertenze lavorative di tutta la Provincia di Salerno mi hanno interessato, convinto che il bene di un singolo Comune o territorio coincidesse con quello di tutto il salernitano. Alcatel, Metzler o Pezzullo. Non fa differenza sia Eboli o Battipaglia. Altri rappresentanti non sono stati visti sul campo se non a vertenza conclusa, quando c’erano da raccogliere gli applausi. E poi la sicurezza sul lavoro, la sensibilizzazione sul tema importante della legge 68 in materia di diritto al lavoro per i disabili; la lotta contro la privatizzazione delle acque ed un “no” secco e deciso all’ipotesi nucleare in Italia, sono state e sono parte integrante della mia azione politica e di una coalizione che ha deciso di mettere da parte le sterili divisioni idealistiche al fine di lavorare per Eboli. Noi lo stiamo facendo, sarà difficile ma siamo numerosi ed animati dall’amore per la nostra città. Altri continuano a girare con grafici e progetti alla mano dividendo il territorio, promettendo mari e monti. Noi vi promettiamo ascolto, la presenza costante 24 ore su 24; una squadra che non starà mai ferma, non la troverete mai a girare i pollici a Palazzo di città.