La giornata delle piazze
Il giorno della Piazza. In Capitale, in migliaia a sfilare, dai governanti ai semplici simpatizzanti azzurri. Il premier Silvio Berlusconi, attesissimo con il suo discorso per infervorare gli animi di quest’ animata campagna elettorale. Da Renata Polverini, al Ministro Brunetta, un’ovazione generale contro le malefatte del centro-sinistra a Piazza San Giovanni. Anche da Salerno, in migliaia a partecipare alla manifestazione, che vede più che mai rinnovati i consensi al candidato governatore del centro-destra Stefano Caldoro. Mentre a Napoli, Piazza Plebiscito diventa lo scenario del centro-sinistra, il polso dei consensi che il candidato leader a Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca, riesce a trascinare. Dall’intera provincia, pullman per un’organizzazione capillare. Un week end che vede i due poli, bombardare aree nevralgiche del Paese, per manifestare il proprio assenso e dissenso. Per le regionali che, al di là di decreti salvaliste, qualcuno vuole a tutti i costi, salvare da eccessi di zelo dell’ultim’ora. Quel ch’è fatto, è fatto. Le urne, daranno il responso! Per un “amore che supera l’odio” urla la piazza romana. A cui fa eco, quella partenopea “chi non vota De Luca è…”. Un afflusso che lo stesso Bassolino dell’ultimo istante in città, contrariamente alle sue “presunte fughe” anticipate per defilarsi, mai visto neanche per Veltroni. Sembra che pace sia fatta, tra i due atavici rivali della politica campana, votata al pugno di ferro. Forse il sorriso di Rosa Russo Iervolino tra la folla, incoraggia il sindaco salernitano che sta recuperando, nella trama delle alleanze partenopee di Palazzo Santa Lucia. Anche l’impettito Mario De Biase, tutto sommato guarda interrogativo il suo antico “signore” che gli permise di cingere la fascia tricolore salernitana seppure solo per un mandato. Le bandiere Pd sventolanti consensi, come se la regione fosse quasi convertita a votare il sindaco balzato agli onori della cronaca nazionale anche per le luci artistiche pre e post natalizie. Convertito alla causa dell’unione, che fa la forza, per sconfiggere “il pastorello”, ex ministro berlusconiano, sempre “guidato” dal nocchiero di fortuna. Per Stefano Caldoro, De Luca ha toni piuttosto accesi: rimarca il ruolo quasi d’ombra che avrebbe, manovrato da chi gestisce il potere tutt’altro che per i cittadini e che porta in dote, candidati condannati. Un centro-destra, dunque, incapace di far fatti, ma abile nello svender fumo! Su analoga lunghezza d’onda, gli striscioni romani. Anche in Capitale, il premier incisivizza l’importanza di rinnovare la fiducia ad un governo, capace d’aver riassettato in breve tempo, il cancro rifiuti partenopeo e non solo. Se De Luca urla lavoro, Berlusconi grida riforme. Due voci: due realtà, ma starà ai cittadini scegliere quale Caronte seguire. Sottraendosi all’astensionismo, che già alle scorse europee stigmatizzò il peso rilevante degl’indecisi, nel verdetto delle urne. Tra note d’esaltazione, finta goliardia che alcuni vestono a seconda del momento, una corale volontà di migliorare i circuiti civici: non importa più su quale carrozzone nè sotto quale emblema. Assetati di verità, non urlate dalle piazze elettorali, in migliaia a voler vedere fatti, stanchi di pretestuose promesse!
Berlusconi a Roma, siamo 1.000.000 = 100.000 (reali)
De Luca a Napoli, siamo 100.000 = 10.000 (reali)
Carissimo Rocco a Napoli ci siamo stati ed erano 100.000 a Roma dobbiamo ancora capire quanti erano e quanti ne hanno pagati attraverso le agenzie interinali. Considerando che a Napoli era un’iniziativa Regionale e quella di Roma Nazionale è stato un vero flop.Rassegnatevi l’era Berlusconiana per nostra fortuna è finita.
Vincenzo De Luca rappresenta il futuro per la CAMPANIA!!!!!
BRUNO,A ROMA C’E’ STATA LA SPONTANEITA’ DEI PARTECIPANTI ALTRO CHE AGENZIE INTERINALI.COMPAGNO BRUNO LE AGENZIE INTERINALE VENGONO MOLTO UTILIZZATE DALL’AMM.NE DI VICIENZ PER ASSUMERE SOGGETTI DISCUTIBILI NELLE VARIE MUNICIPALIZZATE,CHE MOLTO SPESSO HANNO ANCHE IL COMPITO DI ATTACCHINAGGIUO E DI GUARDIASPALLE ED ALLORA DI CHE VAI CIANCIANDO.lA PARTECIPAZIONE A NAPOLI E’ STATA IN GRAN PARTE UNA VERA E PROPRIA PRECETTAZIONE DA PARTE DEGLI UOMINI DI DE LUCA.LO STESSO DICASI PER TUTTI I DIPENDENTI DEI COMUNI AMMINISTRATI DALLA SINISTRA. INOLTRE ALTRO CHE NOVITA’,IL COMPAGNO DE LUCA RAPPRESENTA LA CONTINUITA’ DI BASSOLINO AL QUALE IERI HA DOVUTO CHIEDERE PUBBLICAMENTE AMMENDA DOPO ANNI D’INSULTI ED ATTACCHI ALLA CRICCA ” NUSCO AFRAGOLA NAPOLI”. L’ERA DEI VICERE’ E’ FINITA ED IL COMINISMO HA FALLITO,IL COMPAGNO BRUNO NON LO HA ANCORA CAPITO.