Salerno: Caso Alvi, la Cisl attacca la classe politica

La Cisl Salerno prende l’ennesima posizione sulla vicenda Alvi e parla di “speculazione mediatica su un caso che sta rovinando i lavoratori salernitani dell’indotto alimentare”. “Lo sport più in voga negli ultimi giorni è diventato quello di parlare, senza avere le competenze in merito, della situazione che stanno vivendo i dipendenti della società di Fisciano”, afferma senza mezzi termini il responsabile cislino, Antonio De Michelo. “Apprendo dai giornali che anche la politica è scesa in campo per manifestare solidarietà alla famiglia dell’ex dipendente Ciro Pellegrino, scomparso tragicamente martedì mattina. Ma la classe politica salernitana dove era quando Ciro e altri lavoratori come lui chiedevano aiuto? Oggi, in tempo di campagna elettorale, è facile farsi promotori di semplici slogan che riempiono la bocca di chiacchiere e lasciano il tempo che trovano. Chiedo ai politici locali di mettersi da parte e non venire ai funerali di Pellegrino (in programma domani alle 11 a Nocera Inferiore, ndr), per non rendersi protagonisti dell’ennesima speculazione su un episodio tragico. Quando si spegneranno i riflettori sulla famiglia di Ciro loro continueranno la loro battaglia elettorale come se non fosse accaduto nulla”. Il responsabile della Cisl poi fa il punto della situazione diventata una farsa: “Nemmeno il prefetto di Salerno non ha accettato di fatto la richiesta del tavolo permanente composto dai curatori fallimentari, organizzazioni sindacali e istituzioni locali, regionali e nazionali. Fino ad ora non è stato emesso nessun decreto ministeriale per la cassa integrazione straordinaria a favore dei dipendenti di ‘Fisciano Logistica’”. Una decisione sconcertante, che De Michelo spiega in poche parole: “Il provvedimento atteso dal Governo nazionale non arriverà, perché dal ministero del Lavoro hanno fatto sapere che si è riproposto lo stesso problema che aveva denunciato l’Inps di Salerno riguardo all’inquadramento della società ‘Fisciano Logistica’. In realtà ad oggi sono stati approvati solo i decreti per la ‘Trasporti D.O’ inquadrata nel settore industria e la società capogruppo ‘Alvi Fasano’ di Brindisi”. Un De Michelo che non le manda a dire e rincara la dose puntando il dito sui vertici aziendali dell’Alvi: “Hanno creato delle scatole cinesi vuote che falliscono e falliranno una dietro l’altra. Oggi tocca all’Al.Pa, la società che a detta di tutti gli ‘esperti’ avrebbero dovuto salvare i lavoratori messi in ginocchio dal fallimento della società capogruppo ‘Alvi’. Un crack annunciato, figlio di scelte miopi e sbagliate”.