Regionali: Pd, appello al voto per De Luca
La nostra Regione è, oggi, di fronte ad una scelta cruciale: offrire una speranza di futuro per i nostri giovani, una speranza di riscatto per Salerno e la Campania. La vittoria di Vincenzo De Luca può segnare un nuovo, positivo inizio della storia politico-amministrativa della Campania ed imprimere, nell’attività di governo della regione, straordinari cambiamenti ed innovazioni. Vincenzo De Luca ha le carte in regola per farlo. Vincenzo De Luca è un uomo libero, che non deve rispondere a nessun potentato, in grado di recidere i legami inquietanti e pervasivi tra la camorra e il sistema politico, tra il malaffare e la pubblica amministrazione, capace di rompere il metodo e la pratica politico-clientelare. Vincenzo De Luca rappresenta la garanzia del buon governo, del rigore e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica, della riforma degli apparati burocratico-amministrativi, della lotta senza quartiere alla camorra e al malcostume, per la sicurezza e la legalità, per fare della questione morale un tema centrale di impegno politico e civile. Con Vincenzo De Luca la società Campana potrà diventare prospera, unita, aperta ed ospitale, con regole di civiltà chiare e condivise. Le straordinarie capacità di governo dimostrate da Vincenzo De Luca assicurano che non si tratta di promesse elettoralistiche destinate ad essere disattese o di sogni ad occhi aperti destinati a rimanere delusi. Vincenzo De Luca propone un atto d’amore per le nostre famiglie, per la nostra gente, per la Campania volendo per esse costruire un’altra storia ed un altro futuro.
Firmatari Antonio Adiletta, Galleria il Catalogo; Massimo Bignardi, critico d’arte; Silvana Buffo, architetto; Giuseppe Cacciatore, filosofo; Mario Carotenuto, pittore; Nietta Carucci, presidente associazione Mogli dei Medici; Maria Virgina Carucci, sociologa; Michele Cefola, dirigente scolastico; Dino Cutrufi, dirigente Telecom Napoli; Ercole Di Filippo, ingegnere; Mariapaola Fimiani, docente universitaria; Maria Teresa Fulco, presidente associazione Memoria; Carmen Grattacaso, insegnante; Graziella Guida, avvocato civilista; Luciana Libero, critico teatrale; Piero Lucia, Sindacalista; Ivonne Lupinelli, insegnante; Lella Marinucci, Presidente ass.il Movimento; Giovanni Marmora, pediatra ospedale Vallo della Lucania; Ermanno Minoliti, presidente comitato il Quartiere centro storico; Renato Peduto, dirigente scolastico; Arturo Piscopo, dirigente d’azienda; Miki Rosco, dirigente marketing; Vittorio Salemme, dirigente sanitario; Lelio Schiavone, galleria il Catalogo; Edoardo Scotti, giornalista; Paolo Signorino, pittore, Nuccio Spirito, architetto, Angelo Trimarco, docente universitario; Alessandro Turchi, dirigente scolastico; Stefania Zuliani, docente universitario
Patetico. Non stupisce la presenza di alcuni professionisti dell’appello, frammisti a persone inconsapevoli (a Salerno, si fa così da sempre). Ma è possibile che persone notoriamente al corrente delle pratiche deluchiane (anche per averne usufruito) chiedano impunemente il voto per De Luca attribuendogli la capacità di “di rompere il metodo e la pratica politico-clientelare”? E’ davvero divertente. Quasi come apprendere che esiste un’associazione “mogli dei medici”. E le mogli degli avvocati, degli idraulici, degli architetti, dei netturbini, ecc. stanno tutte per Caldoro?
Vergognatevi ! Molti di voi sostennero Andria alle elezioni comunali e poi hanno saputo che De Luca vinse con i voti dei fascisti e di Cosentino. Molti di voi conoscono l’arroganza e la sete di potere di quest’uomo, come fate a dire che è “un uomo libero” ? Libero forse di aver sempre fatto quello che voleva in spregio della democrazia e della civiltà. Cacciatore, Bignardi ecc. avete dimenticato quando vi chiamava “guardiamacchine” ? Forse, in fin dei conti, aveva ragione !
ECCO COSA SCRIVEVA AL TEMPO DEL BALLOTTAGGIO DE LUCA-ANDRIA UNO DEI FIRMATARI DI QUESTO APPELLO VERGOGNOSO:
“E’ compatibile con la cultura, la politica e i programmi di centro-sinistra un candidato che, eletto deputato nelle fila dell’Ulivo solo qualche settimana or sono, licenzia il sindaco uscente del suo stesso partito, sfascia l’alleanza solo per mantenere a ogni costo il suo potere in città, tanto da non andare neanche a votare la fiducia al governo Prodi, per non perdere qualche voto?
E’ compatibile con l’idea di sinistra democratica un candidato che usa strumentalmente persino la figura del povero Quattrocchi per ottenere i voti della destra?
E’ compatibile con il partito dei DS un candidato che spende per la sua campagna elettorale centinaia di migliaia di euro e usa come una falange macedone tutti quelli che clientelarmente sono stati assunti nelle società miste e nelle aziende comunali?
E’ compatibile con le idee di rinnovamento della sinistra democratica chi si scaglia contro coloro che vogliono il matrimonio tra gli omosessuali (leggi RC e Verdi) e chi definisce gli intellettuali che hanno firmato un manifesto per Andria guardiamacchine?
E’ solo un caso che a sostegno della candidatura di Andria si siano schierati quasi tutti gli ex-parlamentari comunisti e diessini che hanno fatto la storia di questo partito (Di Marino, Biamonte, Visconti, Forte, Trione e tanti altri militanti)?
Spero che queste risposte vengano prima del ballottaggio. Perché, in caso contrario, quale che sia il vincitore, la credibilità politica dei dirigenti nazionali dei DS sarà molto prossima alla linea dello zero.”
Giuseppe Cacciatore
L'”Amarcord” di Rocco dovrebbe aver fatto arrossire il filosofo ed il critico (se ancora ne fossero capaci). Ma non ne siate troppo sicuri: i cosiddetti “intellettuali” salernitani sono “Prêt-à-Porter”. Pronti da indossare, in qualsiasi occasione.
sono gentile e rimango in argomento: noi guardiamacchine (o si dice guardamacchine?) eravamo gente terra-terra che smazzava alle intemperie e non aveva niente a che fare con quelli che firmano manifesti sempre coerenti coi loro interessi e si chiamano “intellettuali organici”.
Per civica utilità si ricorda che l’organico si butta il martedì, il venerdì e la domenica sera e non dura fino al ballottaggio.
Ancora un “Amarcord” – Eravamo al 30 maggio 2006 e Massimiliano Amato, dalle colonne dell’Unità, riportava il commento del filosofo Giuseppe Cacciatore sui risultati delle elezioni comunali: «De Luca vede premiato il lungo corteggiamento che ha fatto all’elettorato di destra. Durante la campagna elettorale è arrivato a definire gli intellettuali che hanno firmato un appello a favore del candidato del centrosinistra “guardamacchine”, si è scagliato contro i Pacs e il registro delle coppie di fatto, e, ciliegina sulla torta, ha promosso una vera e propria crociata contro gli extracomunitari. Non mi sorprende che Alleanza nazionale abbia dichiarato, anche pubblicamente, di aver votato per lui».
30 maggio 2006
Insomma, questi intellettuali non la smettono di firmare appelli. Ora per un candidato, ora per il suo antagonista. L’importante è essere presenti al momento giusto. Un po’ come i “guardamacchine”.
Ma il filosofo Cacciatore, l’intellettuale di punta salernitano, straparla. E, allora, beccatevi un’altra citazione, questa volta proprio dal sito che ci ospita. Dentrosalerno del 17 giugno 2009:
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Non male, vero?
Ma il filosofo Cacciatore, l’intellettuale di punta salernitano, straparla. E, allora, beccatevi un’altra citazione, questa volta proprio dal sito che ci ospita. Dentrosalerno del 17 giugno 2009:
Nel corso di questi sedici anni poche volte il filosofo è ritornato a parlare di De Luca, lo ha fatto proprio in questi giorni dichiarando testualmente. “Penso che il PD debba essere rivoltato come un calzino prima di poter pensare e parlare di candidature alla Regione Campania. De Luca accerchiato istituzionalmente? Speriamo di sì e che magari gli mettano il bastone tra le ruote su alcuni suoi progetti, in primis l’ecomostro sul Lungomare” (Cormez del 14.6.2009).
Non male, vero?
Consoliamoci col pensare che questi intellettuali portano seccia
(penso soprattutto a Trimarco) e che questa volta il loro appello farà
perdere De Luca
I signori del PDL hanno messo i manifesti in città con i quali vorrebbero accomunare De Luca e Bassolino.LO sanno tutti che De Luca ha sempre criticato Bassolino.Chi vogliono prendere in giro?!
Incommentabile, disgustoso appello…inqualificabili alcuni firmatari. Un minimo di vergogna potrebbe restituire un briciolo di dignità…ma purtroppo neanche di questo mi sembra si sia capace.
Che vergogna. Ma i firmatari sarebbero gli intellettuali? Tranne qualcuno…..E poi ricordo bene o c’è qualche presunto “scienziato” che qualche anno fa firmò altro manifesto a favore di andria e contro De Luca? E poi il contenuto del manifesto….De Luca sarebbe scevro da pratiche clientelari? Ma questi vivono a Salerno o su Marte?…Li conosciamo bene questi intellettuali……
Gentile sig. Paolo,
De Luca sbagliò certamente a definire “guardamacchine” gli intellettuali che avevano firmato l’appello per Andria.
Alcuni di loro sono dei veri professionisti della firma e, nonostante abbiano perso ogni credibilità, continuano a ritenere di essere degli “opinion leaders”, capaci cioè di orientare il voto delle masse con la semplice manifestazione del proprio pensiero (se “filosofico” è meglio).
Credo che definirli “guardamacchine” sia oltraggioso, ma per i guardamacchine. Il ruolo del “garcon pipi” di Mel Brook gli si addice molto, ma molto di più. Guardare per credere: http://www.youtube.com/watch#!v=u_D0Z_VVLk8&feature=related