Regionali: Campania Libera, Valiante-Torre, sicurezza e legalità
Aldo Bianchini
Un consigliere regionale uscente e una aspirante consigliera regionale; un duo di tutto rispetto quello composto da Gianfranco Valiante e da Annamaria Torre, in nome della sicurezza e della legalità in Campania. Entrambi, ovviamente, per De Luca presidente. Corrono insieme avendo nel mirino un obiettivo che è dietro l’angolo e che, mai come questa volta, è realmente raggiungibile. L’esperienza e la lunga militanza politica unitamente alla tenacia ed alla perseveranza fanno dei due una coppia che otterrà sicuramente un importante successo. Il capolista di Campania Libera con la donna scelta da De Luca per il territorio dell’agro nocerino-sarnese, e non solo. Insieme ai due candidati, al tavolo della convention, c’è anche Michele Buonomo che rappresenta il punto di riferimento regionale per la legalità ambientale. La conduttrice della serata, Gilda Ricci, annuncia che la scelta del tema coincide con la settimana nazionale della sicurezza e della legalità; settimana inquinata dalle notizie di cronaca per l’arresto dei cinque carabinieri che si vendevano alla camorra per cinquecento euro al mese. Quella di Valiante e Torre, dice la Ricci, è una coppia che mette bene insieme il testamento di chiunque come politica che ha dei valori. Essere “figli di…” oggi non conta più nulla, vale quello che si fa nel corso della vita –conclude la Ricci- a favore degli altri nel sociale e nel pubblico e sempre dalla parte dei giusti. Oggi parliamo di legalità e di sicurezza proprio nel giorno in cui fu rapito Aldo oro e furono uccisi i cinque uomini della sua scorta. “Sono qui perché occuparsi di legalità nella nostra regione è un fatto assolutamente essenziale –dice Buonomo- in una realtà in cui la legge e l’ordine costituito vengono messi in discussione ogni giorno. Annamaria è una compagna di viaggio per noi di Legambiente nella lotta continua contro ogni forma di illegalità. Occuparsi della legalità molto spesso vuol dire occuparsi della patologia del malaffare. Il rilancio della legalità non può essere affidato solo ai magistrati o alle forze dell’ordine ma deve interessare e coinvolgere tutti noi. In conclusione dobbiamo tutti opporci alla distruzione sistematica del territorio della nostra regione che avrebbe bisogno di circa ottocento milioni di euro per il risanamento di alcune sue zone. Di tutto questo i nostri amministratori devono tener conto”. Sale sul palco un’imprenditrice, Santa Rossi, che denuncia di aver conosciuto l’usura e la camorra. “E’ in quelle circostanze –dice la Rossi- che ci si sente soli e per sentirmi protetta sono venuta a Salerno dove mi sento protetta proprio dalla “città di De Luca” in cui davvero non esiste la camorra. Ho preso il mio mestiere di marketing ed ho lanciato un progetto con disegni raffiguranti donne con la bocca chiusa e scrivendo un libro per raccontare le mie esperienze. Ho ritrovato la serenità, infine, incontrando Gianfranco e Annamaria”. Sul tema della serata interviene Gianfranco Valiante. “Viviamo un tempo in cui il sistema delle regole è stato violato e il cancro dell’illegalità estende sempre di più i suoi tentacoli in ogni settore della vita pubblica. La mancanza di occupazione facilita l’arruolamento dei giovani nella file del malaffare. Noi salernitani, fortunatamente, non conosciamo le zone napoletane che vivono e prosperano al di fuori della legge. E’ un vero e proprio braccio di ferro tra lo stato e la malavita organizzata. La legalità è etica generale ma anche autorevolezza delle istituzioni che sono norme non scritte ma che tutti dovrebbero seguire e perseguire. Chi siede nelle istituzioni devono essere immacolati, quasi adamantini. Quello del 28 e 29 marzo deve essere un voto di coscienza e bisogna guardare la storia personale di ciascun candidato. Siamo di fronte ad una svolta e la scelta la determiniamo noi, anche con un solo voto. De Luca dice che vuole cambiare tutto, non ha potentati alle sue spalle, ha scelto uomini e donne importanti, io con lui vedo un futuro più roseo”. Ed è il turno della Torre, che De Luca ha definito il suo fiore all’occhiello. “Non ho paura, sono testarda e ho un solo rimpianto, quello di aver dovuto rinunciato a Libera e per questo mancherò ai prossimi appuntamenti. Ho paura che la regione vada nelle mani dei casalesi. Dobbiamo fare riforme culturali e cambiare gli stili di vita. Parlo con il cuore e sono arrabbiata. Parlare di futuro senza aver promosso queste condizioni non è possibile. Io non smetterò mai di combattere, anche in nome e per conto di mio padre”. La manifestazione si chiude con l’intervento di altri ospiti della serata e tutti in linea con le testimonianze dei due candidati.
grazie di cuore
“Ho paura che la regione vada nelle mani dei casalesi”. Quali, di grazia: quelli di destra o quelli di sinistra?