Regionali: Pd, Lamberti ” Una stretta di mano”

La campagna elettorale non si esaurisce nell’affissione di manifesti e nella distribuzione di volantini. Lo sa bene Rossana Lamberti che tiene particolarmente ad “uscire dal manifesto”, incontrare le persone, stringere le loro mani e rispondere alle loro domande. In queste settimane frenetiche, infatti, la più frenetica è proprio lei che corre da una località della provincia all’altra senza concedersi tregua. Tuttavia, siamo riusciti a fermarla per un po’ ieri pomeriggio alla sede del Pd di Cava de’Tirreni per chiederle le sue considerazioni in corso d’opera.  Quali sono la località in cui sei stata in questi ultimi giorni? Sono stata a Siano, Mercato San Severino, Giffoni Sei Casali e Giffoni Valle Piana. Sono andata anche a San Cipriano Picentino, a Roccapiemonte, ad Oliveto Citra e diverse volte a Salerno. Prossimamente, invece, sarò a Minori, ad Angri, a Capaccio e in altri luoghi ancora.Come ti senti prima di parlare davanti ad un uditorio? Quali sono i tuoi pensieri? Sono incuriosita perché voglio capire che tipo di platea ho davanti e soprattutto qual’è il suo umore, poi l’approccio diventa più facile. Non mi preparo un discorso, credo sia inutile, ma vado a braccio cercando di trattare e approfondire i temi che interessano chi ascolta. Quali sono i problemi che ti hanno esposto e come intendi porvi rimedio? La provincia è molto vasta e diversa: i problemi che riguardano i territori costieri sono completamente diversi da quelli delle località dell’entroterra. A Cetara, ad esempio, è presente il problema del tonno rosso: tutta l’economia legata a questo tipo di attività rischia di scomparire. Per i piccoli centri della comunità montana, invece, si profilano grossi tagli da parte dello stato. La regione, per quanto possibile, s’impegnerà e resterà loro accanto. Io intendo sostenere l’economia tradizionale dei vari territori e promuovere le loro specificità. Quali sono invece i fattori che ti hanno colpito positivamente durante queste visite? Una cosa che ho notato con enorme piacere è la voglia delle persone di credere che le speranze ci sono. Mi accorgo che mi seguono e partecipano perché sanno che non racconto frottole. Agli inizi della campagna elettorale gli scettici abbondavano. Ora trovi che la situazione sia cambiata? Sicuramente. Gli scettici, almeno nella nostra provincia, sono ormai quasi inesistenti. Quali pensi che siano i tuoi punti di forza? Come crei l’empatia con l’uditorio? Dimostrando entusiasmo in ciò che dico e mettendo forza nel discorso perché non è questo il momento di parole pacate. Le persone devono essere entusiaste come lo sono io.