In libreria il testo di don Stanzione sul satanismo

P. Tiziano Repetto S.I.

Il libro di Don Marcello tratta, molto opportunamente, la possibile influenza che spettacoli inneggianti alla magia, come Harry Potter e simili, potrebbero avere sui fedeli e qui mi riallaccio a quanto affermato testé. Basta citare gli episodi suddetti. Come mai dei buoni fedeli di Cristo si rivolgono a me per chiedere che io “tolga” loro il maleficio, magari offrendo somme di denaro in cambio, come purtroppo è successo? Da chi lo hanno appreso? Non certo dalle letture Bibliche, che condannano, come ricordato nel testo, totalmente e senza appello ogni forma di magia e divinazione. Non certo dai preti, che comunque non fanno certo propaganda ai maghi. Da chi dunque lo hanno appreso? Evidentemente, da tutte quegli “innocenti” eventi cinematografici e televisivi che hanno come protagonisti “positivi” maghi e affini. E non sto parlando di fedeli “tiepidi” ossia persone che magari credono in Dio ma non hanno una vera vita di fede (a proposito, a chi mi dice che crede in Dio, ma non è praticante, ricordo, con un pizzico di sagacia, che anche il demonio crede in Dio, eccome se ci crede, ma non va mai a messa…). Parlo, al contrario, di persone che addirittura hanno responsabilità ecclesiali: un giorno una guida di un gruppo di preghiera Carismatico venne da me e mi disse se potevo “togliere” la benedizione all’anello di fidanzamento del figlio, nella speranza che questo suo figlio potesse lasciare l’allora fidanzata che, evidentemente, non godeva della simpatia di costei, dato che la benedizione dell’anello era stata fatta in chiesa. Ecco che quindi la benedizione viene vista, anche in ambito cattolico, come un accessorio che si può mettere o togliere a piacimento. E che cosa cela tale modo di pensare se non un sostrato magico?  E ancora, diversi si rivolgono a me sempre con le foto in mano chiedendomi “che cosa vede in questa persona?” o “che cosa vede in me?”. Dapprima mi schernivo dicendo che non ero uno sciamano, ma poi mi è venuto il sospetto che le persone potessero davvero rivolgersi a uno sciamano per sapere “che cosa vedesse in quella foto” e allora ho mutato risposta e ora dico: “Mi dispiace, non sono Padre Pio…”.Insomma, se in alcuni forum cattolici si afferma la potenziale pericolosità intrinseca di Harry Potter e soci, in una società largamente scristianizzata, si viene quantomeno sbeffeggiati dagli stessi cattolici e si viene tacciati di oscurantismo e medievalismo e si sente dire che non si è mai visto qualcuno che sia diventato posseduto per avere visto o letto Harry Potter. Ma allora che dire di coloro che vengono a chiederci di toglier loro il maleficio o sbenedire gli anelli? Come definire questi figli della Chiesa? Si tratta di persone mature che certo non indugiano nell’ascolto dei Cradle of Filth e dei Death in June, per citare due dei gruppi metal più acidi ma che vedono quotidianamente le trasmissioni dei maghi in TV o accompagnano i loro figli e nipoti a vedere Harry Potter al cinema. Certo, se tutti avessero una sana conoscenza della dottrina cattolica, non vi sarebbe nessun Harry Potter o nessun Codice Da Vinci che potrebbe nuocere ad alcuno. Con le mie orecchie ho sentito su un canale televisivo italiano di Stato, il giorno di Capodanno, affermare che “per avere amore, salute e fortuna per tutto l’anno bisogna portare in tasca un sacchetto pieno di sale…”, fatto tanto più grave se si pensa che quel canale è finanziato con il denaro pubblico. Non vi è dubbio che qualunque spettacolo massmediale che presenta in positivo la magia e i personaggi che la usano tende a creare una perniciosa forma mentis, un’assuefazione nel popolo di Dio, tanto più che pochissimi consacrati prendono posizione contrarie, anzi in alcuni casi Harry Potter e simili vengono utilizzati nei ritiri spirituali per i giovani, al fine di far passare “i messaggi cristiani”…Per non parlare, poi, di oroscopi e affini. Anzi, parliamone, visto che c’è bisogno a quanto pare. Don Marcello ricorda che San Tommaso ha una certa apertura all’astrologia solo e unicamente come modo per dare delle indicazioni di massima sui caratteri di dati soggetti. San Tommaso affermava, infatti, che persone nate nello stesso periodo dell’anno presentano elementi caratteriali apparentemente simili. Il che potrebbe essere condivisibile. Sarebbe possibile pensare, ma non dimostrare scientificamente, che nei primi giorni di vita del bambino gli astri possono avere un qualche modo di influenza sul suo futuro carattere, così come la luna determina le maree, ma non certo sugli eventi per accidens nelle azioni umane o naturali e tanto meno sul libero arbitrio che è una facoltà della volontà e della ragione. E invece, la quasi totalità delle persone cattoliche e praticanti che avvicino, alla mia domanda “Crede all’oroscopo” risponde, con qualche variante: “Lo leggo, anche se non ci credo”. In pratica torna il vecchio “non è vero, ma ci credo” di Eduardo De Filippo. Davanti alla mia domanda “Se non ci crede perché lo legge?” la maggioranza annaspa in spiegazioni meno che plausibili, che diventano risibili quando affermo “Non vi sono due oroscopi uguali, a quale crede, dunque?”. O magari si spinge a dire “Lo leggo per ridere”, che è un atteggiamento sbagliato: il demonio non ride mai ed è meno che mai dotato di senso dell’umorismo. Infine, occorre ricordare coloro che cercano l’esorcista perché “hanno la negatività”, non sapendo peraltro, spesso, neppure definire che cosa intendono con tale termine. Ebbene, tale “negatività” è stata coniata dai maghi al fine di poter ingannare coloro che pensano di soffrire di qualche maleficio, spillando denaro, e i cristiani, non ben fondati nella loro fede, hanno assunto questa parola per descrivere stati di vita che altrimenti si definirebbero “prove” permesse da Nostro Signore, per la loro santità.  La tentazione, qui, è quella di rimuovere la croce, quella stessa tentazione che il Cristo subì sul Calvario: “Se sei Figlio di Dio, scendi dalla croce” e il tentatore è sempre quello ossia il demonio.E allora ben venga ogni testo serio, come questo, che parla di occultismo e di quanto si cela sotto di esso, ossia l’influenza nefasta di satana e dei suoi soci, influenza che si combatte efficacemente invocando l’intercessione dell’Arcangelo San Michele, custode e patrono della Santa Chiesa Cattolica, il primo che sconfisse il suo collega ribelle lucifero. A tale proposito, più di un esorcista ha proposto di reinserire al termine della Santa Messa la tradizionale preghiera di intercessione a S. Michele, che una volta faceva parte dell’Ordo Missae del rito Tridentino, o quantomeno, esorta i fedeli a recitarla privatamente.Insomma, se Don Marcello ha scritto questo saggio è segno evidente che ve n’è bisogno, non si tratta dell’ennesimo tentativo “medievale e oscurantista” della Chiesa Cattolica di riportare l’inferno su questa terra, come strillava tempo fa un articolo di un giornale progressista. Si tratta di predicare la salvezza. Ma la salvezza da che cosa? Dalla morte eterna, dall’inferno, dalle opere del demonio. La Venuta di Nostro Signore ha avuto come scopo proprio questo: la distruzione delle opere del demonio e, afferma ancora Lui, se si possono cacciare di demoni con l’aiuto dello Spirito Santo, è tra noi il Regno dei cieli Gli esorcisti sono l’anello finale della tragica catena che inizia con il rifiuto della Chiesa e del Suo Magistero e finisce, talora, con l’adesione a culti e sette satanici. Quando qualcuno arriva da noi, colpito da maleficio o con una demonopatia in atto causata da una serie di comportamenti a rischio, è già troppo tardi, possiamo solo sperare, con la preghiera intensa nostra e della Chiesa tutta, di tentare di riparare i danni di comportamenti “innocui” che si pensava senza alcuna ripercussione. Ma occorre sempre e comunque un’opera di prevenzione tale per cui non si debba poi ricorrere all’esorcista, tenendo conto che se si vede il male e si volge il capo dall’altra parte se ne diviene complici, commettendo un peccato d’omissione. Si parlava tempo fa di un documento redatto dagli esorcisti italiani che mettesse in guardia le famiglie e chiedesse loro di sorvegliare i loro figli. Speriamo davvero che questo progetto possa trovare compimento presto.