Angri: Squillante “ Progetto di sviluppo turistico e culturale”
Antonio Squillante, candidato Sindaco di una coalizione sostenuta da 138 candidati e sette liste (Movimento Politico Angrese, Noi Sud, La Nuova Angri, Circolo della Libertà, Alleanza per Angri, Rinascita Angrese e Forza Angri) ha partecipato questa mattina al confronto pubblico promosso dalla locale Pro Loco nella Casa del cittadino sullo sviluppo culturale e turistico della città, sottoponendo ai sette candidati Sindaco un articolato programma di manifestazioni da attuare con l’insediamento della prossima Amministrazione comunale, che annovera la nascita del Museo del pomodoro campano, la valorizzazione del riconoscimento regionale di “Angri città d’arte”, la nascita di una sede distaccata dell’Università di Malta in Scienze turistiche, progetti di sistemazione dell’archivio comunale e di valorizzazione della biblioteca comunale e la promozione di uno spazio aggregativo permanente per le associazioni.“La Pro Loco deve avere, ed ha, un ruolo istituzionale molto importante per la diffusione di iniziative culturali e turistiche sul territorio –ha esordito Squillante- ma è pur vero che con i duemila euro che annualmente la Regione le eroga nell’ambito della Legge regionale 7/2005 non si può realizzare neppure un quarto degli interventi proposti, quindi è imprescindibile una collaborazione istituzionale tra la prossima Amministrazione comunale e gli enti provinciale e regionale per la promozione di iniziative molto importanti”. Squillante ha illustrato la sua idea di promozione culturale e turistica: “Prevedo interventi a breve e lungo periodo. A breve periodo, occorre fornire agli operatori commerciali un’iniezione di fiducia con iniziative veloci e capaci di coinvolgere la gente facendola scendere per le strade di Angri e non indurle ad andare altrove. Iniziative compatibili con le ristrettezze di un bilancio comunale, da riproporre come appuntamenti fissi e ben identificabili, per far vivere in prima persona il territorio agli angresi. C’è poi un aspetto strategico, a lungo periodo, di turismo indiretto basato sui flussi di visitatori che, nel recarsi a Pompei o in Costiera, vengano indotti a fermarsi ad Angri per uno o due giorni, attratti da spettacoli mirati, la valorizzazione delle tipicità angresi o iniziative di più ampio respiro come il Palio storico”. Angri come “punto di riferimento territoriale”, quindi. “Ho analizzato le criticità dell’aspetto –continua il candidato Sindaco- siamo chiamati a decidere la destinazione d’uso di monumenti come il Castello Doria, per cui qualcuno ipotizza la promozione di grandi mostre (a chi non piacerebbe ospitarle), ma il vero problema è accompagnare la visita dell’evento alla ricettività turistica ed a problemi come le aree parcheggio dove far sostare le auto dei visitatori. La gente è stanca di promesse e di specchietti per le allodole, occorrono soluzioni mirate e realizzabili!”.