Regionali: Cirielli, «De Luca non ha il buon gusto di dire la verità agli elettori»

«De Luca non è in grado di dare lezioni di moralità né di efficientismo, perché da parlamentare ha fatto distruggere, con il suo voto, le intercettazioni che lo riguardavano e da Sindaco ha indebitato il Comune di Salerno, fallendo la sua mission economica. Ha realizzato qualche marciapiede, ma sui temi dello sviluppo e dell’occupazione non ha fatto assolutamente nulla». Sono alcune affermazioni dell’Onorevole Edmondo Cirielli, rese nel corso della conferenza stampa di presentazione dei candidati alla Regione, sostenuti dall’Associazione “Principe Arechi”: Giovanni Baldi, Giovanni Fortunato, Alberico Gambino, Eva Longo e Fernando Zara . «Bisogna avere un po’ di buon gusto quando si chiedono voti», ha detto Cirielli, augurando a De Luca di poter dimostrare ai cittadini di essere «veramente colpevole o innocente». L’Onorevole Cirielli, riferendosi alla gestione delle municipalizzate, ha evidenziato «la presenza di persone con precedenti penali e di figli di pluripregiudicati». Sulle prospettive di governo della Regione Campania, Cirielli ha manifestato l’esigenza di sobrietà e non di demagoghi. «Il nostro candidato Presidente, Stefano Caldoro, è figura austera e sobria, quella che serve per il rilancio della Regione, contrariamente al suo antagonista De Luca che, viceversa, con il suo solito linguaggio da gentiluomo, ha annunciato che se ne fotte dei partiti». Nel corso della conferenza stampa Cirielli ha lanciato la candidatura di Giovanni Romano ad Assessore regionale, sottolineando che avrà l’appoggio dei cinque candidati, sostenuti dall’Associazione “Principe Arechi”.

2 pensieri su “Regionali: Cirielli, «De Luca non ha il buon gusto di dire la verità agli elettori»

  1. L’on.le Cirielli ha ragione. Ma De Luca ha sempre raggiunto intese con la destra (vedi caso Cosentino). E fu proprio l’on.le Cirielli a chiedere, con un’indimenticabile relazione alla Camera dei deputati, di non aderire alla richiesta del P.M. Nuzzi di utilizzare le 260 intercettazioni telefoniche di De Luca. Se la Camera avesse deciso diversamente, forse oggi non ci troveremmo con due candidati governatori di destra, entrambi amici di Cosentino.

  2. E’ mai possibile che delle intercettazioni distrutte non sia rimasta alcuna traccia ? On. Cirielli ci faccia conoscere qualcosa, gli elettori devono sapere.

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