Corrida ancora in vita?
Come i giochi romani nell’arena. Cruenti. Quello della corrida spagnola, un emblema che da tempo incontra pareri discordanti. Censori della violenza, animalisti integrali, contrari ad uno spettacolo folkloristico che transiti per la violenza. Spettacolarizzante le grame sorti del matador, alle prese con le cornate da evitare nell’arena. Nei giorni scorsi, un acceso dibattito in Parlamento a riguardo. Entro l’estate potrebbe la corrida, essere tabù in Catalogna. Di tutto, di più nel dibattito che la Spagna sta vivendo, dimenandosi tra torturatori delle macabre sorti taurine e sostenitori d’un patrimonio tradizionale che il Paese deve continuare ad offrire come volano turistico. Tirate in ballo anche le mutilazioni, che alcune donne subiscono in Paesi africani. Il toro, paragonato ad un essere umano, con i rivoli d’un divertimento, che finora l’ha visto protagonista. Già da tempo qualcuno obiettava che tale vista, rimandasse a certe carneficine, di mero stampo neroniano. Agli spettacoli equestri, che generosamente l’arena cristiana rimandava, dietro la scelleratezza d’empi imperatori: decisi a mandare in pasto alla fiere, poveri cristiani. L’arena, ancora il luogo in cui si disputa sul sangue: in cui dagli spalti s’acclama al decesso di questo o quel contendente: poco importa se animale o essere umano. Ridere sulle sorti nefaste di qualcuno, succube di un altro mettendo in gioco la vita… mai da finalizzare ludicamente! In ogni tempo ed in ogni paese!
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Eppure c’è un messaggio antico: n o n u c c i d e r e – non uccidere – NON UCCIDERE.
Noi uomini quando diventeremo anche umani?
Gentilissima direttrice, mi permetta senza volermene, confidarle che trovo squallido non pubblicare i miei commenti, più squallido ancora trovo pubblicarli e poi cancellarli. Mi consola il fatto che questo suo atteggiamento denota che ho colpito nel segno. Le chiedo scusa tuttavia per la sofferenza arrecatele, non era mio intendimento. Peccato che cancellando il commento ha tolto anche l’elogio convinto e meritato che avevo fatto a Bianchini vera anima del giornale. buon lavoro.
costantino.
mi spiace leggere “certi commenti” innanzitutto non siamo tenuti a pubblicare sempre tutto e tutti, inoltre, se ha letto con attenzione il giornale nei giorni scorsi si sarà reso conto anche di un nostro avviso che abbiam avuto problemi anche per il contatore che prima segnava lettori e poi partiva daccapo ecc. quindi prima d’zzardare giudizi sia più cauto nel formularli e se poi il quotidiano non è di suo gusto in qualche articolo tranquillamente può non leggerlo…cordialmente
Il Direttore Responsabile
Konrad Lorenz sostenne una radice istintuale e quindi etologica dell’aggressività nell’uomo come negli altri carnivori. Il fatto che l’uomo sia, o meglio che dovrebbe essere, dotato di ragione peggiora le cose, perchè se gli animali uccidono per cibarsi o per esigenze comunque legate alla sopravvivenza, l’animale-uomo uccide prevalentemente per divertirsi. Personalmente provo disgusto e ribrezzo verso ogni forma di violenza, specialmente rivolta a chi non può difendersi. E’ cosa nota che molti esseri umani si sentono qualcuno solo quando hanno un’arma in mano o sono coalizzati in gruppo contro un debole. Io ho imparato a sentirmi qualcuno quando seguo le mie idee, non quando mi accodo a quelle altrui. Da sempre animalista e vegetariana, il giorno in cui la corrida sarà abolita per me sarà festa.
Giovanna rezzoagli
Gentilissima direttrice, Mi ha lasciato basito il suo commento. E’ inverosimile che Lei consigli di non leggere il giornale del quale si onora essere la direttrice, mi consta che in genere si sia pìù attenti al gradimento dei lettori certo quando questi non esprimano commenti scurrili. Mi permetto di sottolineare che i miei commenti a Lei evidentemente non graditi, non erano nella fattispecie di cui sopra, ma si limitavano a sottolinearela la mia convinta scialberia dei suoi editoriali soprattutto rispetto al momento storico, locale e nazionale che stiamo vivendo. Permetta a me un consiglio: sia più incisiva nell’editoriale e releghi storie come la corrida o gli scacchi in apposite e più frivole rubriche. E’ solo un consiglio da chi apprezza il giornale meno che gli editoriali. Mi auguro che abbia il coraggio di pubblicare quanto ho scritto, per quanto le possa interessare aumenterebbe la stima che già ho di lei. Sauti.
costantino
Gentile direttrice dottoressa Rita Occidente Lupo,
anche se la Corrida è una tradizione spagnola che si rimanda a tempi antichissimi , oggi, con il vasto schieramento di protettori di animali,e visto anche l’attale schieramento universale che opta alla difesa di ogni specie di bestie, sarebbe ora di smettere di uccidere altri esseri animali per il solo sfizio di far divertire la gente.
Oltre un secolo fa a New York, quando non vi erano ancora mezzi a propulsione meccanica, i tram venivano fatti muovere su appositi binari con la forza dei cavalli, e quando quelle povere bestie faticavano a tirare i tram, venivano crudelmente frustati dai conduttori. Un giorno vi fu una protesta colossale, buona parte dalle donne che non ammettavano tale infamia da parte degli uomini, così si formò la prima associazione per la protezione degli animali, in base a ciò si smise di maltrattare gli animali.
Anche quì a Salerno e altrove, quante ne ho viste ai tempi miei di maltrattamenti di animali. Povere bestie , scorticate a furia di frustate perchè non ce la facevano più a tirare le pesanti carrette in salita,ero bimbo e mi veniva da piangere. Odio la corrida perchè è disumana e assassina. L’uomo dovrebbe corregere i suoi istinti selvaggi che lo distinguano da altri animali che ammazzano solo per fame. Cordiali saluti.
Le suggerisco…di leggere il giornale, non di sfilarlo col mouse, si renderà conto di tutti i miei artiooli e della redazione ed anche della linea editoriale che non può assolutamente appesantire x cui quando diventerà anche lei dir. resp, sarò ben lieta di leggere un suo quotidiano e di commentare i suoi editoriali che, come scrivono “penne giornalistiche” son sempre al passo coi tempi…quest’è informazione cordialmente
grazie.
Gent.le direttrice,
mi permetta di dissentire dal lettore “Costantino”. Penso, infatti, che il giornale sia più che equilibrato e che gli editoriali, a torto giudicati frivoli, affrontino spesso temi di grande spessore, come dimostrato, del resto, dai commenti e dalle numerose visite. E’ vero, però, che ciascuno di noi – se potesse – farebbe cose diverse. Io, per esempio, distinguerei i comunicati politici – spesso stucchevolmente autocelebrativi – dagli articoli della redazione. Probabilmente, altri lettori suggerirebbero modifiche diverse. Il giornale deve accontentare un po’ tutti. Il mix predisposto da Bianchini, ROL e gli altri giornalisti mi sembra eccellente. Se a questo aggiungiamo la possibilità di intervenire – quasi in diretta – a commentare gli articoli, beh… non mi pare che in giro ci sia di meglio.
Sono in sintonia con il Sig. Smart, circa la bellezza e l’equilibrio del fiornale. Concludo questo scambio di opinioni con la direttrice dovendo amaramente costatare che si stizzisce troppo e cede sempre a commenti che lasciano trasparire una carente propensione al confronto, caratteristica quanto meno strana per chi si occupa d’informazione. La ringrazio per l’augurio di vedermi direttore di testata, purtroppo non ho le sue qualità e svolgo un’attività professionale che mi impedisce una così interessante carriera. Tuttavia per quello che potrò mi riserverò di commentare i suoi editoriali aventi, per sua stessa ammissione, il fine di non appesantire. Ovviamente se il suo clic lo permettaerà. cordialmente e con simpatia.
Costantino