Cos’è il legittimo impedimento?

Ivan Re

Il Senato oggi ha approvato la fiducia posta dal governo all’articolo 1 del provvedimento sul legittimo impedimento. Il presidente Schifani ha dato lettura dei risultati, su 304 senatori presenti, sono stati 168 i voti a favore, 132 i no, 3 astenuti, quindi ha proposto di procedere immediatamente. E da giorni che ne sentiamo parlare tra telegiornali, giornali, e radio, eppure il 40% degli italiani alla domanda cos’è il legittimo impedimento non sanno dare risposta, per disinteresse e per la disinformazione che abbiamo in Italia, tanto invidiata all’estero. Cerchiamo di capire a cosa serve questa legge, a chi può essere utile, di cosa tratta l’articolo 1 e le fortissime perplessità d’ordine costituzionale che ne scaturisce. Il primo comma dell´articolo 1 sancisce una presunzione “assoluta” di “legittimo impedimento” con riferimento non già a talune specifiche situazioni, bensì con rinvio a varie disposizioni che genericamente prescrivono quali sono le attribuzioni del premier. Ma queste attribuzioni, singolarmente analizzate, non implicano affatto la sussistenza di un impedimento a comparire dinanzi al magistrato in quel preciso giorno e a quella data ora, il che urta contro l´enunciato dell´articolo 420 del codice di procedura penale, esplicitamente richiamato dal ddl approvato dalla Camera. Quella norma del codice dispone infatti che l´impedimento dell´imputato a comparire dinanzi al giudice, per essere rilevante, deve essere “assoluto”: presuppone cioè uno specifico accertamento di fatto, che invece il ddl omette. Altra perplessità proviene dall’articolo 2 del disegno di legge, come già il lodo Schifani e il lodo Alfano, esclude l´applicabilità della presunzione assoluta di legittimo impedimento ai giudizi penali per reati commessi dal premier (e dai ministri) nell´esercizio delle loro funzioni. Di qui la palese incongruenza, già rilevata dalla Corte con riferimento alle citate due leggi Schifani e Alfano. Viene prevista in favore del premier, imputato di un reato comune (nella specie, la corruzione in atti giudiziari o la frode fiscale) una prerogativa di cui invece lo stesso premier non potrebbe godere con riferimento a reati eventualmente da lui compiuti nell´esercizio delle sue funzioni di governo.
Ma se tale prerogativa non esiste per i reati funzionali (la cui disciplina di base è prevista nella legge costituzionale numero 1 del 1989, modificabile solo con un´altra legge di pari grado), a maggior ragione non se ne può sostenere l´applicabilità con riferimento a processi per reati comuni, nei quali viene in gioco «il principio della parità di trattamento rispetto alla giurisdizione»: un principio che, costituendo un principio supremo dell´ordinamento, dalla maggioranza della dottrina è ritenuto addirittura inderogabile ancorché previsto con legge costituzionale.Dunque il legittimo impedimento è incostituzionale per 2 elementari ragioni, innanzitutto mette in condizione un cittadino che come tale davanti alla legge è da considerare alla stregua di qualsiasi altro (Articolo 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge), in una situazione di assoluta superiorità, la 2 ragione e che il codice di procedura penale ha lasciato sempre al magistrato il controllo sull’esistenza del legittimo impedimento, la presunzione del legittimo impedimento su base di autocertificazione emessa dalla stessa presidenza del consiglio poi viola chiaramente l’articolo 3 della Costituzione.