Regionali: Maraio-Giordano, politica giovane!

Aldo Bianchini

“Io non ho dubbi: scelgo il futuro” è questo lo slogan elettorale coinvolgente che connota la campagna elettorale di Vincenzo Maraio, in coppia con Mariella Giordano (dipendente del conservatorio musicale di Salerno), nella corsa verso il consiglio regionale di Palazzo Santa Lucia a Napoli. Il giovane assessore del comune di Salerno, in quota socialista, nella lista “Sinistra Ecologia Libertà” del leader nazionale Niki Vendola ha serie possibilità di proiettarsi in sede regionale dopo l’efficace esperienza nella giunta municipale della città capoluogo. Vincenzo Maraio rappresenta il vero, unico, insostituibile punto di riferimento della vera idea socialista che ricomincia a prendere quota anche fra i giovani che Enzo non ha mai trascurato riuscendo perfino a portare a Salerno il congresso nazionale dei giovani socialisti. Ha scelto, intelligentemente, di correre insieme alla giovanissima Mariella Giordano, assolutamente trasparente, socialista nell’anima e pronta a battaglie politiche per la difesa della dignità della persona in un mondo politico corrotto e  devastato dalle lotte intestine e senza alcuna ideologia. Le note di “sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni hanno inondato il salone del Grand Hotel Salerno, nel segno di un sogno che ai giovani non deve mai mancare se vogliamo che si riavvicinino alla politica, quella fatta per passione e non per interesse. E questo Maraio lo ha capito benissimo, e da tempo; altrimenti non sarebbe riuscito ad entrare presto e bene nella hit-parade della nomenclatura politica salernitana con grosse possibilità di andare avanti, molto più avanti nello scenario e nello scacchiere nazionale. Anche l’organizzazione e la scenografia della serata è stata affidata ai tantissimi giovani che affollavano la sala del Grand Hotel. La prima a salire sul palco è, ovviamente, Mariella Giordano che si presenta e senza alcuna emozione legge il suo intervento precisando subito di non avere dubbi e di scegliere il futuro perché questa classe politica imperante deve andare solo a casa. Bisogna valutare, ha detto Mariella, tutte le professionalità presenti anche nella  nostra città e nella  nostra provincia. Corro per De Luca che ritengo, continua Mariella, uno dei politici che  non è uomo di struttura o di apparato. La destra candida Caldoro che è persona perbene, ma candida anche la storia che rappresenta e cioè De Mita, Mastella, Cirino Pomicino e la dinastia dei Gava; questa classe politica deve andare a casa. Disserta, poi, sulle problematiche del lavoro molto sentite da intere generazioni dei giovani: stabilizzazione del precariato, formazione avanzata permanente, queste potrebbero essere le soluzioni di lavoro. “Puntare sulle giovani generazioni e sul turismo per rilanciare la regione Campania con Vincenzo De Luca presidente”. Ha cominciato così il suo intervento il candidato Maraio. “Io e Mariella abbiamo scelto la strada del nuovo abbandonando per sempre la politica politicante, chi ha brigato o praticato il politichese sta altrove e lontanissimo da questa sala. E’ sotto gli occhi di tutti il cambiamento della città capoluogo grazie alla forza propulsiva di Vincenzo De Luca. Nel resto della regione, nonostante i tanti fondi impegnati, è solo generale fallimento. Dal teatro Verdi al turismo in genere, dalla SMC alla portualità ed all’attività crocieristica, abbiamo raggiunto vette impensabili fino a qualche anno fa. Noi siamo il futuro, quelli del centro destra sono il passato. Mentre tutto il mondo parlava della regione Campania come un paese del terzo mondo, solo Salerno si distingueva e il sindaco De Luca veniva addirittura additato a modello di buon governo in tutto il Paese. La sanità  non può essere luogo per beceri accordi politici a danno di tutti, l’unico che ha avuto il coraggio di dirlo è stato solo De Luca. Il nostro futuro vede una sanità altamente professionalizzata e manageriale senza timore di bocciare che non è capace. Una speranza c’è ed è la vittoria, dobbiamo vincere anche se non soprattutto per i giovani. Deve essere riformata l’università nel segno della globalizzazione governando i processi innovativi nel segno dell’uguaglianza e della apri opportunità con un confronto leale e corretto tra i giovani di tutt’Europa. Il praticantato è un cancro per le nuove generazioni che si troveranno, poi, ad essere selezionate da strutture lobbistiche nelle mani di vecchi padroni. C’è troppo ritardo nel nostro Paese, inevitabilmente alla fine il percorso diventa sempre più difficile ed insuperabile. Vorrei una politica non chiusa nei palazzi del potere, vorrei un Paese libero e dalle grandi opportunità, vorrei una Regione libera dalle pastoie burocratiche, vorrei esportare il modello Salerno, vorrei insomma Vincenzo De Luca come presidente della regione, vorrei coinvolgere i giovani, vorrei cambiare il nostro destino futuro lottando anche contro la criminalità per garantire sicurezza ed efficienza. Se tutto ciò è un sogno, come dice Vecchioni, voglio svegliarmi da questo sogno per tradurlo rapidamente in realtà”. Finisce tra applausi scroscianti e, ovviamente, tra le note del mitico Roberto Vecchioni.