Le mafie dell’Est anche a Salerno

Alfonso Angrisani

Le organizzazioni criminali provenienti dall’Est Europeo si sono diffuse  in tutto il territorio nazionale nel giro di un decennio  ad oggi , primeggiando rispetto ad altri gruppi malavitosi  in alcune attività illecite, basti pensare allo sfruttamento della prostituzione, all’accattonaggio , alle rapine delle ville, allo sfruttamento della manodopera clandestina ,fino ad arrivare al racket dei pulmini.  Notiamo diverse differenze tra i vari gruppi criminali. Infatti  gli albanesi prediligono traffico di droga, traffico di clandestini e sfruttamento della prostituzione,  non sono gruppi sbandati ma ci troviamo di fronte ad una struttura granitica di tipo familiare , essi hanno stretto rapporti con la Sacra Corona Unità  e sono collegati con  L’Albania e con il Kosovo .  La  mafia russa gestisce per la maggior parte il traffico di armi, dirette verso i paesi dell’area Mediorientale,  essa controlla anche parte del traffico di umani , provenienti in particolare dalla Cina, e il traffico di prostituzione delle donne e dei minori di territori dell’est europeo quali Lituania, Moldavia e Bulgaria, oltre a gestire società o quote di azioni per attività di riciclaggio. I romeni invece sono dediti principalmente all’attività di prostituzione, di accattonaggio dei minori e di mutilati, alle rapine nelle ville. I Gruppi Ucraini collegati alla mafia Russa, gestiscono il  contrabbando di sigarette oltre a gestire il  racket egli autobus provenienti dai paesi dell’Europa Orientale, “racket dei pulmini”, fenomeno che si sta sviluppando negli ultimi anni. Triste il fenomeno della prostituzione diffusa sia  lungo la strada provinciale 175, che trai i vari club  della provincia salernitana. Il territorio Salernitano non è certamente immune da questo tipo di criminalità;  numerosi sono i gruppi originari dell’est Europa,  che trovano riparo e residenza nel nostro territorio provinciale, il più delle volte sono cittadini in regola con il permesso di soggiorno;  oltre al giro della prostituzione , le mafie dell’est trovano altri campi. L’accattonaggio nel nostro comune viene eseguito da minori e da donne provenienti principalmente dalla Romania e dalla Serbia oppure dai nigeriani; ogni giorno troviamo questi poveri sfruttati, stazionare nei pressi dei mercatini rionali . La maggior parte di loro provengono dall’area partenopea, utilizzando come mezzo di trasporto le autolinee Sita oppure i treni regionali della prima or .  Questo genere di attività lucra buoni profitti ai gruppi criminali, ogni mendicante riesce a percepire  la somma giornaliera ammontante ad euro 30 circa, dei quali una buona parte va nelle  tasche dello sfruttatore;  oltre l’accattonaggio,  troviamo  lo sfruttamento della manodopera a basso costo ovvero il caporalato, che viene praticato in tutti i settori dall’agricoltura, dal terziario fino a passare ai servizi domestici;  in alcune strade cittadine ( Piazza S. Francesco,  Piazza Malta e Lungomare Trieste) i posti di lavoro si vendono e si comprano dietro la somma ammontante ad euro 600,00 circa.  Una ulteriore attività che genera buoni guadagni alle mafie dell’est , è  il “racket dei pulmini”: i poveri autotrasportatori che giungono dall’est Europa devono pagare una sorta di dazio ai vari signorotti ucraini. Un’altra forma di guadagno illecito  si è avuta  durante  la regolarizzazione  delle colf e badanti dello scorso settembre 2009: i   tanti immigrati  della nostra regione  hanno pagato a persone prive di scrupoli cospicue somme, con la speranza di ottenere un titolo idoneo di soggiorno. Le attività che sono state elencate rappresentano le principali entrate per le mafie dell’est Europa.  Purtroppo, mancano strumenti giuridici efficaci per debellare questi episodi criminosi , che arrecano soltanto danni alla debole economia del mezzogiorno ed ai nostri figli; il legislatore italiano dovrebbe essere meno intransigente nei confronti dell’immigrato che viene in Italia a concorrere al progresso economico sociale e morale del nostro Paese; dovrebbe focalizzare  l’attenzione sulle  mafie estere presenti in Italia. La vera battaglia contro l’immigrazione clandestina e contro la criminalità organizzata,  non può essere vinta aumentando i costi per la procedura di soggiorno oppure aumentando ed aggravando ulteriormente la procedura amministrativa per pratiche di nulla osta o procedimenti  equipollenti . Auspichiamo un intervento concreto degli organi preposti .

 

Un pensiero su “Le mafie dell’Est anche a Salerno

  1. Salve sono cittadina ukraina, abito da 10 anni a Salerno e gli racket ci sono sempre stati!Infatti questi delinguenti con il regolare permesso di soggiorno si prendono 200 euro a settimana da ogni pulmino e fanno la bella vita! Fuori racket dai pulmini ukraini!!!Dove guarda la polizia di Salerno???? Fuori tutti che vengono in Italia per delinguere!!!

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