E Noevia…risuscita!

di Rita Occidente Lupo
E Lazzaro…risuscitò! Così è avvenuto in Colombia: una donna di 45 anni, ormai all’obitorio, per arresto cardiaco, improvvisamente s’è rianimata. Noevia Serna, tenuta in vita da un respiratore cardiaco, staccatole dinanzi al sopraggiunto arresto cardiaco. Anche la respirazione, cessata. Tradotta all’obitorio, dopo un paio d’ore, un leggero movimento della mano, carpito dall’addetto alle pompe funebri. L’allarme, sul tavolo dell’obitorio, con la naturale corsa al nosocomio. “Sindrome di Lazzaro”,  diagnosticata: rarissima, ma pur sempre possibile, in cui pulsazioni cardiache e respirazione scendono al di sotto di livelli misurabili, per poi riprendere.  La medicina indietreggia, dinanzi ad un’apparente sconfitta diagnostica. Le condizioni della donna attualmente critiche: in uno stato incosciente, autonoma la respirazione. In tanti, a cercare di attribuire al fenomeno una reazione alle cure somministrate dopo l’arresto cardiaco: al tentativo di riavviarne il battito. Solo palliativi, quando la scienza non sa darsi per vita, nell’aver errato. La respirazione della Serna era cessata, come le pulsazioni. Matematicamente morta, al momento del trasporto all’obitorio. Eppure…tutto possibile anche se apparentemente defunti? Prudenza da svendere non guasterebbe, evitando di celerizzare le sepolture  anche quando il quadro clinico, conferma il decesso!