Vietri Sul Mare: Arlacchi a Com&te

Si è svolta ieri sera, presso l’Aula Consiliare del Comune di Vietri sul Mare, la presentazione del libro dell’on. Pino Arlacchi, ospite della rassegna letteraria Com&Te con L’inganno e la paura, il mito del caos globale (Il Saggiatore).La scrittura agile, che consente una lettura agevole e gradevole, non ha impedito di far emergere le qualità di sociologo e di esperto di sicurezza umana di fama mondiale dell’autore, tanto che questa pubblicazione, che ha richiesto dodici anni di lavoro di ricerca ed altri due per la sua stesura, rappresenta a pieno titolo una teoria organica della pace. Pino Arlacchi, infatti, nel suo libro, corredato da grafici e dati statistici, sostiene che mai come oggi il mondo sia un luogo sicuro dove vivere: “Dopo la fine della Guerra fredda c’è stata una costante riduzione, quasi del 60%, di ogni genere di conflitto armato. Le guerre civili sono decresciute, a seconda dei criteri di stima, tra il 40 e l’80% dall’inizio degli anni novanta a oggi. Nel 1950 ciascun conflitto armato ha ucciso in media 38 mila persone, contro le 600 del 2002 e le 360 del 2005. La diminuzione è del 99%”. Nonostante i dati evidenzino che oggi la vita sia più sicura rispetto al passato, Arlacchi sottolinea come l’opinione pubblica venga ingannata da una falsa comunicazione, da continue minacce di attacco ora dai terroristi, ora dagli extracomunitari, per coprire scelte politiche che nascondono interessi economici. “Parte essenziale del grande inganno -sostiene Arlacchi- è la manipolazione del sistema della comunicazione in modo da occultare le possibilità di soluzioni nonviolente delle crisi internazionali e far emergere le guerre e l’uso della forza come le uniche risposte efficaci alle minacce inventate o reali”.Sollecitato dalle domande dei giornalisti Pasquale Petrillo e Tiziana De Sio, Arlacchi ha concluso affermando che il conseguimento della pace può arrivare attraverso la scelta politica ineludibile di una nuova architettura istituzionale, una nuova governance globale che non potrà prescindere però dal contesto delle organizzazioni esistenti, prima fra tutte le Nazioni Unite. La proposta di Arlacchi è quella di un parlamento mondiale, democraticamente eletto. “In questo contesto -ha concluso l’europarlamentare- l’Unione Europea, con le sue istituzioni e la pace e lo sviluppo conseguiti dal Vecchio Continente negli ultimi sessant’anni, dopo essere stato per secoli teatro di guerre, massacri e distruzione- rappresenta un esempio, un modello di democrazia cosmo-politica”.