Vita di Missione: Kazi njema(buon lavoro), Afrika

Padre Oliviero Ferro

Natale è un giorno di gioia,di festa,di pace. Però manca la neve. Pasqua: Gesù è risorto. I nostri giovani vogliono aiutarci a vivere bene questi momenti. E allora,con molta fantasia, ci fanno partecipare con delle sacre rappresentazioni. La più partecipata è stata la Via crucis per le vie del paese. Al momento della morte di Gesù, si scatena un temporale come 2000 anni fa sul monte Calvario. Il grande Regista del mondo ce lo aveva mandato proprio in quel momento. Quanta acqua.Ma se volete provare delle avventure,prendete la piroga e andate sul lago. Devi tenere bene l’equilibrio,se no ti trovi faccia a faccia con i coccodrilli. Loro sono nascosti tra le canne della riva. Fanno a gara con gli ippopotami a rovesciare le piroghe e a disturbare il “contenuto”. Nei nostri viaggi sul lago,dopo le varie attività della giornata con i cristiani,anche noi alla sera andiamo a riposarci. Sistemiamo i letti di legno per la notte. Ma guarda a caso,comincia a piovere. Allora comincia la girandola degli spostamenti. Piove dentro la capanna. A un certo momento,la mia attenzione è attirata da un nuovo arrivato. Un topo è entrato nella brocca dell’acqua. Aveva sete. Cerchiamo di inseguirlo,ma lui se ne va via,senza salutarci. Insomma abbiamo avuto l’acqua-topo. Quando si inizia il viaggio di ritorno a casa, sono 13 ore di battello. Si parte di notte. Sul lago Tanganika scivola leggero il battellino “Sebyera”(è il nome di una ragazza congolese presa come esempio da tanti giovani). La luna argentata si riflette sulle onde. Che bello. Guizzano gli “ndagala”(i piccoli pesci,tipo le alici) tra una luce e l’altra. Poi la luna cambia vestito. Diventa dorata. C’è tanta pace. Pensiamo alle persone incontrate,al bene ricevuto,a tante cose belle. Anche a quelli che stanno lontano 7000 chilometri,là in Italia. Forse,anche loro,vedendo la luna,hanno un pensiero d’amore per tutti noi.