Salerno: legalità a pieno ritmo all'Istituto artistico F. Menna
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Un incontro fiume, ma con i toni discreti della proposta e dell’ascolto. Senza provocazione. Se non quella di chi sa che la legalità, bestseller del vivere civico. Presso l’Istituto Filiberto Menna, alla presenza delle autorità civili, un incontro coordinato dalla giornalista Ketty Volpe e voluto dalla dirigente scolastica Ester Andreola. Ospite doc, don Luigi Merola, il giovane sacerdote grintoso che, dai vicoli di Forcella, alle scuole del Nord Italia, fa sentire alta “‘A voce de’ Creature” .Quella che già Pino Dianiele, immortalò in uno dei suoi pezzi forti “Napul’è…” sfuggendo alla ruggine degli anni. Quella Napoli che scorcia le sensibilità e che s’inginocchia dinanzi alla solidarietà. Pur mantenendo intatta la nomea dell’illegalità alla portata quotidiana, in certi ambienti deprivati culturalmente. E la scuola, quella di frontiera, può far poco, in molti contesti, se non s’avvale della sinergia familiare. “Genitori che amano troppo il proprio narcisismo, posponendo l’interesse per il desco domestico, come habitat di colloquio e di scambio d’idee, il peggior male della società”. Un indice sollevato quello di don Merola, verso la famiglia che non sempre spalleggia la scuola. Anzi, quando sembra avvallare le marachelle dei discenti, se strattonati dalla superficiale amicizia con lo studio. “Il sacerdote- don Merola- preposto paternamente ad un compito a full time: come il padre di famiglia. Una scuola sana, quella che si muove in sinergia con una famiglia collaborativa.” “In modo da saper essere bravi cittadini- ha rimarcato il Questore Vincenzo Roca-per una legalità che aborrisce ma e se. Oggi si parla tanto di cittadinanza e di costituzione. La Costituzione compendia regole da rispettare per fondare una società a dimensione umana, imperniata sui diritti e doveri.” “Che partono dal piccolo- ha aggiunto il Prefetto Sabatino Marchione– per giungere ai grandi. Una società che chiede ad ognuno di corrispondere nel proprio ruolo.” “E la scuola- ha stigmatizzato Andreola- non si tira indietro, nell’accettare la sfida della contemporaneità, per formare uomini e cittadini al passo coi tempi.” “Che, al di là dei venti contrari- ha concluso il direttore del CSA Luca Iannuzzi– devono rimanere ben stabili a valori intramontabili, per evitare di disperdersi e di sperperare occasioni preziose di crescita formativa.”