Dal gelo…all'afa!

di Rita Occidente Lupo

E mentre l’Italia batte i denti e qualche clochard costruisce igloo in Germania, dall’altra parte del mondo non si respira. Altro che clima desertico, tra miraggi ed oasi!  Al di là delle dune del Sahara o del Gobi. Il posto più rovente, in questi giorni, la prigione della Polinter, a Rio. Nella città che si prepara a vivere il Carnevale in piena regola, dalle sbarre del Neves, così appellata la casa circondariale, di neve solo pallidi ricordi. Un vero e proprio supplizio per i detenuti, che ad oltre 56,7°, non riescono a respirare. L’ondata non accenna a diminuire. Anche se nel Paese del Caffè e della carioca, l’allegria è di casa, con tali picchi del termometro, davvero poco per stare allegri. La spiaggia di Copacabana, invita a tuffarsi per trovar refrigerio ma, al di là delle sbarre, la detenzione fa stringere i denti. La perturbazione artica, che sta innevando generosamente anche il centro Italia, se fa sorridere i più piccoli, che con la neve amano divertirsi, costituisce seri problemi alla viabilità. L’allerta ghiaccio, specialmente per il Carnevale, imperativo categorico anche per i più esperti automobilisti. Mentre per i Brasiliani, solo l’allegria nel proprio Dna, può invitare all’attesa che il sole picchi meno!

Un pensiero su “Dal gelo…all'afa!

  1. Gentile dottoressa,
    Oggi ci meravigliamo se nel mondo si manifestano enormi sbalzi di temperature sia quelle glaciali che quelle tropicali, ma devo dire , con la massima certezza, che negli anni trenta- quaranta, anche Salerno aveva stagioni invernali rigidissime: ricordo quando nei mesi freddi si formavano sui rami delle piante dei lunghi “candelotti” di ghiaccio. Le temperature erano rigidissime e, spesso fioccava copiosamente anche in pianura.
    Ricordo anche che nel mese di novembre del 53, quando da Roma mi recai a Monaco di Baviera per prendere l’aereo per New York , in quella città germanica soffrii il più grande freddo della vita mia. Era davvero irresistibile. Per quanto riguarda il caldo tropicale, devo dire che per un paio di annate consecutive, in Florida soffersi il caldo più bruciante , umido e irrespirabile che ricordo. In quei luoghi, se in inverno fa molto caldo e proliferano scorpioni , serpi e scoraggi volanti in pieno centro delle città, in estate è davvero un inferno, ma sfocia in uragani tremendi già da settembre in poi. Se si vive , come ho fatto io, un invernata a Buffalo presso le cascate del Niagara, si percepisce il freddo di cui stiamo parlando, ne so qualcosa. Le acque del grande lago si agghiacciano e restano agghiacciate per lungo tempo. Oh! Quanto freddo che ho sofferto…
    Mi scuso per le chiacchiere .

I commenti sono chiusi.