Foibe ed esodo: una storia da riscrivere
“Non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità di aver negato o teso ad ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica il dramma del popolo giuliano-dalmata. Una tragedia rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”. Essa fu scatenata “da un moto di odio e furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di Pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica” (Giorgio Napolitano, Roma 10.02.2007). Con queste parole il Presidente della Repubblica celebrava il quarto anniversario della legge (30 marzo 2004 n.92) con la quale “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo’ al fine di conservare e ricordare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Le parole del Presidente della Repubblica, benché tardive, sintetizzano in modo quanto mai efficace e veritiero il dramma delle foibe e dell’esodo al di là delle tesi giustificazioniste (fu una reazione all’oppressione dell’Italia fascista) riduzioniste ed, in un primo tempo, negazioniste ormai appartenenti alla minoranza di storici di sinistra il cui giudizio appare ancora fortemente condizionato da “cecità politica e pregiudiziali ideologiche”.Ci furono indubbiamente delle responsabilità del fascismo nell’esasperare la popolazione di etnia e lingua slava presente in Istria ma ciò non può in alcun modo considerarsi una causa della “resa dei conti” assolutamente “sproporzionata” e disumana degli slavo-comunisti titini. L’errore più grave del Governo italiano, entrando in guerra a fianco dell’Asse (di cui dall’aprile 1941 faceva parte anche la Jugoslavia), fu quello di annettere la Provincia di Lubiana. Così l’Italia fu risucchiata nella guerriglia presente lungo il confine orientale e sui territori slavi, che non di rado, come tra l’altro dimostra la tragica fine dell’ultimo questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci tradito da membri della resistenza e fatto arrestare dai tedeschi per la sua opera di salvataggio in favore degli ebrei, ricorreva al doppio gioco in una confusione che si acuì tragicamente dopo l’8 settembre del 1943. Nelle aree suddette, erano presenti: i rappresentanti del Regio Esercito Italiano (che controllavano non solo le province italiane di Pola, Fiume Zara e Spalato, ma anche l’acquisita provincia slovena di Lubiana e l’intera Dalmazia); i tedeschi che avevano costituito l’Adriatische Kusterland; gli sloveni (divisi tra filo-tedeschi, Belagardiani e Domobranci, e partigiani filo-comunisti con sfumature nazionaliste conglobate nel IX Corpus, responsabili tra l’altro della strage di Porzus); i croati ustascia di Ante Pavelic (filo-tedeschi, anti-ebraici e anti-italiani), i croati filo-comunisti (inquadrati nelle forze della Resistenza, presenti in Istria e a contatto con comunisti italiani), i serbi cetnici guidati da Mihajlovic miranti alla restaurazione monarchica, le formazioni volontarie slave inquadrate nelle SS (Bosniaci, Croati, ecc.); “ partigiani comunisti ” di Tito, legato a Mosca, e mirante all’ istituzione di uno stato federativo comunista. Su questo groviglio di gruppi prevalse l’astuzia e la spregiudicatezza di Tito che portò avanti un disegno di slavizzazione delle terre, da secoli italiane, attuato con il metodo del terrore e della pulizia etnica come ammetterà più tardi lo stesso Milovan Gilas collaboratore di Tito il quale dichiarò: “ nel 1945 io ed Edward Kardelj (poi ministro degli esteri di Tito) fummo mandati da Tito in Istria con lo scopo di cacciare gli italiani con ogni mezzo; e così fu fatto”.Dei 1.700.000 morti jugoslavi, che Tito fece pesare poi alla Conferenza della pace dei Parigi, per annettersi terre italiane, moltissime furono le vittime della spietata guerra civile slava tra ustascia, cetnici, sloveni di opposte fazioni ecc..Il disegno di genocidio fu condotto senza distinzioni politiche, razziali, economiche, di sesso, di età; furono arrestati, torturati ed uccisi soprattutto, i servitori dello Stato (carabinieri, finanzieri, ecc.) e coloro che in qualche modo potevano costituire un pericolo per i disegni annessionistici slavi e per il progetto di una società comunista. Per viltà politica interna ed internazionale al dramma delle foibe si aggiunse quello della mutilazione della Patria prima nel Diktat di Parigi (avversato con forti parole da Benedetto Croce – che parlò di iniquo castigo – e da Vittorio Emanuele Orlando che parlò di abiezioni fatte per cupidigia di servilità ) poi nell’ancor più sconcertante, assurdo ed incomprensibile Trattato di Osimo (1975) e il dramma dell’esodo di circa 350 000 italiani che dovettero abbandonare tutto per salvare la vita e la loro italianità.A tutti i responsabili a vario titolo di tale immane tragedia ( chi di aver colpito, chi di non aver difeso, chi di aver taciuto) suonano monito le parole di Mons. Antonio Santin vescovo di Trieste-Capodistria. “…di ciò i responsabili non saranno mai assolti”.
Francesco Casale
Presidente Napolitano, con tutto il rispetto, perché queste belle parole non le ha dette quando in Italia c’era ancora il P.C.I. e il suo leader Palmiro Togliatti?
Cordialità,
Salvatore Ganci
caro salvatore napolitano, come la maggiorparte dei politici di allora, non le hanno dette queste parole perchè forse c’erano persone che non potevano capirle, cosa che succede ancora oggi.
Da anni l’ISTORETO di Torino organizza convegni in occasione del Giorno della Memoria e da anni svolge ricerche storiche approfondite sull’argomento.
Per contro i politici, si sa, ondeggiano al vento che soffia al momento, come ondeggiarono un po’ tutti dopo la sconfitta (già:l’Italia fu sconfitta nella 2^ guerra mondiale), chi per un interesse, chi per un altro.
L’Istoreto ha anche strutturato nel corso degli anni un amplissimo Data Base con interviste ai profughi istriani, dalmati, fiumani, giuliani, ecc.
Accedete al sito
http://www.istoreto.it/didattica/2701_home.htm
troverete approfondite indicazioni sulle motivazioni degli eventi organizzati e i riferimenti agli studi e alle pubblicazioni (disponibili da anni, per chi avesse voluto cercarli, magari subito dopo che il governo italiano istituì il Giorno della Memoria).
Sapete a quanti milioni assommano in Europa le “displaced persons” che hanno subito gli effetti della sconfitta? ritengo utilissimo farsi un quadro storico e non propagandistico/politicizzato in merito a questi fatti.
Al convego di Torino di ieri l’altro un intervento ha suggerito di approcciare a scuola la storia delle guerre mondiali partendo dagli effetti delle sconfitte per capire a fondo le ragioni dei conflitti e giudicare se valesse la pena di lanciarli.
ABBIATEGRASSO (Milano) Parco Martiri delle Foibe
ACQUAVIVA DELLE FONTI (Bari) Piazza Martiri dlele Foibe
ACQUI TERME (Alessandria) Piazza Martiri delle Foibe
ALBIGNASEGO (Padova) Viale Martiri delle Foibe
ALESSANDRIA Via Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati
ALESSANDRIA Via Vittime delle Foibe
ALGHERO fraz. Fertilia (Sassari) Via Martiri delle Foibe
ALLERONA scalo (Terni) Largo Martiri delle Foibe
ALTAMURA (Bari) Via Caduti delle Foibe
ALTAVILLA VICENTINA fraz. Tavernelle (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
ANCONA Scalinata Italiani di Istria Fiume e Dalmazia
ANTRODOCO (Rieti) Giardino Martiri delle Foibe
AREZZO Largo Martiri delle Foibe
ARONA (Novara) Largo Martiri delle Foibe
ASSISI – S.Maria degli Angeli (Perugia) Via Martiri delle Foibe
AVEZZANO (L’Aquila) Via Martiri dlele Foibe
BADIA POLESINE (Rovigo) Via Martiri delle Foibe
BARANZATE (Milano) Giardino Martiri delle Foibe
BARI Via Martiri delle Foibe
BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
BAUCINA (Palermo) Via Martiri delle Foibe
BELLUNO Piazzale Vittime delle Foibe
BENEVENTO Piazzale Martiri delle Foibe
BETTONA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
BIASSONO (Monza-Brianza) Via Martiri delle Foibe
BOLOGNA Giardino Martiri d’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia,
BOLOGNA Rotonda Martiri delle Foibe
BORGO SAN DALMAZZO (Cuneo) Piazzale Vittime delle Foibe
BRA (Cuneo) Piazza Martiri delle Foibe
BRESCIA Via Martiri delle Foibe
BRESCIA Via Vittime d’Istria, Fiume e Dalmazia
BRINDISI Via Martiri delle Foibe
BRONI (Pavia) Via Martiri delle Foibe
BRUGHERIO (Monza-Brianza) Parco Martiri delle Foibe
BUDRIO (Bologna) Via Vittime delle Foibe
BUSSOLENGO (Verona) Viale Martiri delle Foibe
CAGLIARI Parco dei Martiri delle Foibe
CALCINAIA fraz. Fornacette (Pisa) Via Vittime delle Foibe
CALCINATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
CALOLZIOCORTE (Lecco) Parco Martiri delle Foibe
CAMAIORE (Lucca) Via Martiri delle Foibe
CAMOGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
CARAPELLE (Foggia) Via Martiri delle Foibe
CARDITO (Napoli) Via Martiri delle Foibe
CASALE MONFERRATO (Alessandria) Via Vittime delle Foibe
CASERTA Via Martiri delle Foibe
CASSANO DELLE MURGE (Bari) Parco Martiri delle Foibe
CASTEL MAGGIORE (Bologna) Rotonda Martiri delle Foibe
CASTELFRANCO EMILIA (Modena) Via Martiri delle Foibe
CASTELLABATE fraz. Lago di Castellabate (Salerno) Via Martiri delle Foibe
CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Norma Cossetto
CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Giovanni Romito – Vittima delle Foibe (attesa autorizzazione Prefettizia)
CASTELLAMONTE (Torino) Via Martiri delle Foibe
CASTELNUOVO DEL GARDA (Verona) Via Martiri delle Foibe
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (Mantova) Via Martiri delle Foibe
CEGLIE MESSAPICA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
CERVETERI (Roma) Via Martiri delle Foibe
CERVIA (Ravenna) Parco Martiri delle Foibe
CHIARI (Brescia) Piazzetta Martiri delle Foibe
CHIUPPANO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
CHIVASSO (Torino) Via Martiri d’Istria e Dalmazia
CITTA’ DI CASTELLO (Perugia) Via Martiri delle Foibe
CIVITANOVA MARCHE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
CIVITAVECCHIA (Roma) Parco Martiri delle Foibe – Parco Uliveto
COGGIOLA (Biella) Largo vittime delle Foibe
COLLEGNO (Torino) Giardino: Esuli Italiani d’Istria
COMO Piazza Martiri Foibe Istriane
COMO Rondello Don Angelo Tarticchio
COMO fraz. Albate Giardini Martiri italiani delle Foibe istriane
CONEGLIANO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
COPERTINO (Lecce) Via Martiri delle Foibe
CORNAREDO (Milano) Via Vittime delle Foibe
CORTEMAGGIORE (Piacenza) Via Martiri delle Foibe
COSTA VOLPINO (Bergamo) Parco Martiri delle Foibe
CREAZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
CRESCENTINO (Vercelli) Via Martiri delle Foibe
DANTA DI CADORE (Belluno) Via Vittime delle Foibe
DESENZANO DEL GARDA (Brescia) Via Martiri Italiani delle Foibe
DOMODOSSOLA (Verbano-Cusio-Ossola) Piazzale Vittime delle Foibe Istriane
DUE CARRARE (Padova) Piazza Norma Cossetto
DUE CARRARE (Padova) Piazza Vittime delle Foibe
FABRIANO (Ancona) Via dei Martiri delle Foibe Istriane
FERMO Via Vittime delle Foibe
FERRARA Via Martiri delle Foibe
FIRENZE Largo Martiri delle Foibe
FOGGIA Piazza dei Martiri Triestini
FOLIGNO (Perugia) Piazzale Martiri delle Foibe
FONDI (Latina) Piazza Martiri delle Foibe
FONTANIVA (Padova) Via Martiri delle Foibe
FORLI’ (Forlì-Cesena) Via Martiri delle Foibe
FORTE DEI MARMI (Lucca) Piazza Martiri delle Foibe
FOSSO’ (Venezia) Via Martiri Giuliani e Dalmati
FRANCAVILLA AL MARE (Chieti) Via Martiri delle Foibe
FROSINONE Piazza Martiri delle Foibe
GALATINA (Lecce) Piazza Vittime delle Foibe
GATTINARA (Vercelli) Piazza Martiri delle Foibe
GAVIRATE (Varese) Piazza Martiri delle Foibe
GAVORRANO (Grosseto) Via Martiri d’Istria
GENOVA Passo Vittime delle Foibe
GORIZIA Largo Martiri delle Foibe
GORIZIA Via Norma Cossetto
GOZZANO (Novara) Via Vittime delle Foibe
GRADO (Gorizia) Piazza Martiri delle Foibe (pass. a mare)
GROSSETO Piazza Martiri delle Foibe Istriane
GRUGLIASCO (Torino) Giardino Vittime delle Foibe
GRUMOLO DELLE ABBADESSE (Vicenza) Piazza Norma Cossetto
GUIDONIA MONTECELIO – Villalba (Roma) Piazza Martiri delle Foibe
IMPERIA Giardini Martiri delle Foibe
JESI (Ancona) Piazza Martiri delle Foibe
JESI (Ancona) Via Martiri delle Foibe
JESOLO (Venezia) Viale Martiri delle Foibe
LANCIANO (Chieti) Piazza Martiri delle Foibe
L’AQUILA Via Norma Cossetto
LATERZA (Taranto) Via Martiri delle Foibe
LATINA Piazzale Martiri delle Foibe
LATINA Viale Martiri di Dalmazia
LATISANA (Udine) Via Martiri delle Foibe
LAVAGNO fraz. San Pietro (Verona) Via Martiri delle Foibe
LAZZATE (Monza-Brianza) Largo Martiri delle Foibe
LECCE Via Martiri delle Foibe
LECCO Riva Martiri delle Foibe
LEGNAGO (Verona) Via Norma Cossetto
LEINI’ (Torino) Via Martiri delle Foibe
LEONESSA (Rieti) Largo dei Martiri delle Foibe Istriane
LICATA (Agrigento) Piazzale Martiri delle Foibe
LIMBIATE (Monza-Brianza) Piazza Martiri delle Foibe
LISSONE (Monza-Brianza) Piazza Martiri delle Foibe
LOANO (Savona) Via Martiri delle Foibe
LOCRI (Reggio Calabria) Via Martiri delle Foibe
LONIGO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
LUCCA Via Martiri delle Foibe
MACERATA Via Vittime delle Foibe
MAIOLATI SPONTINI (Ancona) Largo Martiri delle Foibe
MANDANICI (Messina) P.zza Carabiniere Domenico Bruno-Martire delle Foibe
MAPELLO (Bergamo) Via Esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia
MAPELLO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
MARCELLINA (Roma) Piazza Martiri delle Foibe
MARINO (Roma) Piazzale Caduti delle Foibe
MARTIGNACCO (Udine) Piazzale Martiri delle Foibe
MASSA (Massa-Carrara) Parco del ricordo ai Martiri delle Foibe.
MAZARA DEL VALLO (Trapani) Via Martiri delle Foibe
MELISSANO (Lecce) Piazza Martiri delle Foibe
MESSINA P.zza Martiri delle Foibe, Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
MILANO Via Martiri Triestini
MILANO Largo Martiri delle Foibe
MIRANDOLA (Modena) Via Martiri delle Foibe
MODENA Via Martiri delle Foibe
MODUGNO (Bari) Parco del Ricordo delle Foibe
MOGLIANO VENETO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
MONCALIERI (Torino) Via Vittime delle Foibe
MONTE PORZIO (Pesaro) Via Martiri delle Foibe
MONTEBELLUNA (Treviso) Vicolo Martiri Giuliani e Dalmati
MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
MONTELUPONE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
MONTEROTONDO (Roma) Largo Martiri delle Foibe
MONTESILVANO (Pescara) Via Martiri delle Foibe
MORTARA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
MUGNANO DI NAPOLI (Napoli) Via Vittime delle foibe
NANTO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
NARDO’ (Lecce) Piazzale Martiri delle Foibe
NEPI (Viterbo) Parco Martiri delle Foibe
NERVIANO (Milano) Via Martiri delle Foibe
NISCEMI (Caltanisetta) P.za Martiri delle Foibe di Istria, Dalmazia e V.G.
NOCERA UMBRA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
NOCETO (Parma) Via Martiri delle Foibe
NOVARA Via Vittime delle Foibe
NOVATE MILANESE Giardino Martiri delle Foibe
NOVENTA VICENTINA (Vicenza) Via Vittime delle Foibe
ORISTANO Via Martiri delle Foibe
OSPITALETTO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
OSTRA VETERE (Ancona) Giardino Martiri delle Foibe
OZIERI (Sassari) Via Martiri delle Foibe
PADOVA Passaggio Martiri delle Foibe
PADOVA Via Nicolò e Pietro Luxardo
PAGNACCO (Udine) Piazzale Martiri delle Foibe
PALAZZOLO SULL’OGLIO (Brescia) Piazza Martiri delle Foibe Istriane
PARMA Via Martiri delle Foibe (seduta n.1 6.4.09 app.all’unanimità – str.n. 9)(Intit. N.1173 del 17.09.09)
PASIAN DI PRATO (Udine) Via Martiri delle Foibe
PERUGIA Via Vittime delle Foibe (Parco)
PESARO (Pesaro-Urbino) Parco Esuli Giuliano-Dalmati
PESCHIERA DEL GARDA (Verona) Via Caduti delle Foibe
PIETRASANTA (Lucca) Piazza Martiri delle Foibe
PIGNATARO MAGGIORE (Caserta) Via Caduti delle Foibe
PIOVE DI SACCO (Padova) Via Martiri delle Foibe
PISA Rotonda Martiri delle Foibe
POGGIORSINI (Bari) Via Martiri delle Foibe
POMEZIA (Roma) Via Martiri delle Foibe
PONTE SAN PIETRO (Bergamo) Piazza Martiri delle Foibe
PONTEDERA (Pisa) Via Caduti delle Foibe
PORDENONE Pedonale/ciclabile Martiri delle Foibe
PORRETTA TERME (Bologna) Piazza Martiri delle Foibe
PORTOFERRAIO (Livorno) Via Martiri delle Foibe
PORTOGRUARO (Venezia) Via Vittime delle Foibe (attesa delibera)
PORTOMAGGIORE (Ferrara) Via Martiri delle Foibe
POVOLETTO (Udine) Ponte Martiri delle Foibe
PRATO Via Martiri delle Foibe
PRIVERNO (Latina) Giardino Martiri delle Foibe
PUTIGNANO (Bari) Via Martiri delle Foibe
QUATTORDIO (Alessandria) Via della Memoria (Vittime delle Foibe)
RAPALLO (Genova) Piazzale Martiri delle Foibe
RAVENNA fraz. Porto Corsini Parco Martiri delle Foibe
RECANATI (Macerata) Via Martiri delle Foibe
REGGELLO (Firenze) Via Caduti delle Foibe
REGGIO EMILIA fraz. Coviolo Viale Martiri delle Foibe
RICCIONE (Rimini) Piazzale Martiri delle Foibe
RIVA DEL GARDA (Trento) Largo Caduti delle Foibe
ROBECCO SUL NAVIGLIO (Milano) Via Martiri delle Foibe
ROCCALUMERA (Messina) Piazzetta Vittime delle Foibe
ROMA Via Norma Cossetto
ROMA Via Icilio Bacci
ROMA Via Riccardo Gigante
ROMA (Laurentina) Largo Vittime delle Foibe istriane
RONCHI DEI LEGIONARI (Gorizia) Piazzale Martiri delle Foibe
ROSA’ (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
ROVATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
ROVERETO (Trento) Largo Vittime delle Foibe 1943 – 1947
RUVO DI PUGLIA (Bari) Via Martiri delle Foibe
SABAUDIA (Latina) Largo dei Martiri delle Foibe
SALO’ (Brescia) Via Martiri delle Foibe
SALO’ (Brescia) Galleria Martiri delle Foibe
SAN BONIFACIO (Verona) Piazza Martiri delle Foibe
SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Via Luxardo
SAN DONA’ DI PIAVE -Calvecchia (VE) Via Martiri delle Foibe
SAN GIOVANNI ILARIONE (Verona) Via Martiri delle foibe
SAN GIOVANNI LUPATOTO (Verona) Parco Martiri delle Foibe
SAN LAZZARO DI SAVENA (Bologna) Via Martiri delle Foibe
SAN MAURO TORINESE (Torino) Vittime delle Foibe e degli Esuli da Istria, Fiume, Dalmazia, Alto Isonzo.
SAN MINIATO fraz. Ponte a Egola (Pisa) Via Vittime delle Foibe
SAN SEVERO (Foggia) Largo Vittime delle Foibe
SANREMO (Imperia) Via Martiri delle Foibe
SANTA MARINELLA (Roma) Parco Martiri delle Foibe
SANT’ANGELO LODIGIANO (Lodi) Via Martiri delle Foibe
SAONARA (Padova) Via Martiri Giuliani e Dalmati
SASSARI Via Martiri delle Foibe
SASSO MARCONI -Borgonuovo (Bologna) Piazzale Vittime delle Foibe
SASSUOLO (Modena) Piazza Martiri delle Foibe
SAVIGLIANO (Cuneo) Via Martiri delle Foibe
SCAFATI (Salerno) Via Martiri delle Foibe
SEDICO (Belluno) Via Martiri delle Foibe
SELCI (Rieti) Piazza Martiri delle Foibe
SEREN DEL GRAPPA (Belluno) Via Vittime delle Foibe
SERIATE (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
SERVIGLIANO (Fermo) Via Martiri delle Foibe
SETTIMO TORINESE (Torino) Via Vittime delle Foibe
SOVIZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
SURBO (Lecce) Largo Vittime delle Foibe
TARANTO Piazzale Vittime delle Foibe
TEMPIO PAUSANIA (Olbia-Tempio) Via Martiri delle Foibe Istriane
TEOLO (Padova) Via Martiri delle Foibe
TERAMO Via Martiri delle Foibe
TERAMO fraz. Piano d’Accio Via Norma Cossetto
TERMINI IMERESE (Palermo) Largo Martiri delle Foibe
TERMOLI (Campobasso) Largo Martiri delle Foibe
TERRALBA (Oristano) Piazza Martiri delle Foibe
TOLMEZZO (Udine) Largo Vittime delle Foibe ed Esuli di Istria, Fiume, Dalmazia ed A.Isonzo (II Guerra Mondiale e dopoguerra)
TOMBOLO fraz. Onara (Padova) Via Martiri delle Foibe
TORRE MAGGIORE Foggia) Via Martiri delle Foibe
TORTONA (Alessandria) Giardini Esuli Istriani, Fiumani, Dalmati e Rimpatriati
TRENTO Via Vittime delle Foibe
TREVISO Piazza Martiri delle Foibe
TRICASE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
TRIESTE Largo don Francesco Bonifacio
TRIESTE Via Norma Cossetto
TRIESTE Viale Martiri delle Foibe
TROFARELLO (Torino) Via Martiri delle Foibe
TUGLIE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
TUORO (Caserta) Via Martiri delle Foibe
UGGIATE TREVANO (Como) Piazzetta 10 febbraio – Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe e dell’Esodo
URGNANO (Bergamo) Piazza Martiri delle Foibe
VALDOBBIADENE (Treviso) Parco Martiri delle Foibe
VALEGGIO SUL MINCIO (Verona) Via Martiri delle Foibe
VARESE Via Istria – Martiri delle Foibe
VASTO MARINA (Chieti) Via Martiri Istriani
VEDELAGO fraz. Casacorba (Treviso) Piazza Martiri delle Foibe
VELLETRI (Roma) Via Martiri delle Foibe
VENEZIA fraz. Marghera (Venezia) Piazzale Martiri Giuliano-Dalmati delle Foibe
VENTIMIGLIA (Imperia) Giardini Martiri delle Foibe
VERBANIA (Verbano-Cusio-Ossola) Via Norma Cossetto
VERCELLI Via Martiri delle Foibe
VICENZA Largo Martiri delle Foibe
VIGEVANO (Pavia) Via Martiri delle Foibe
VIGONZA (Padova) Via Martiri delle Foibe
VIGUZZOLO (Alessandria) Piazza Vittime delle Foibe
VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (Massa Carrara) Piazza Martiri delle Foibe
VILLONGO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
VITERBO Largo Martiri delle Foibe Istriane
VITTORIA fraz. Scoglitti (Ragusa) Via Martiri delle Foibe
VOGHERA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
VOLPIANO (Torino) Via Vittime delle Foibe
ZOAGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
I Morti dimenticati
Non troverete i loro nomi sui libri di storia nelle scuole.
Per questo parleremo di Loro.
INDOCTI DISCANT ET AMENT MEMINISSE PERITI
(chi ignora impari e chi conosce ami ricordare)
Già, gentile signor Esuli, i nomi dei morti non si trovano nei libri di Storia. Ce ne sono stati troppi, Un po’ troppo tardivamente anche la sempre “bianca” Rapallo si è “accorta” di quanto l’Italia sia stata ingiusta nella memoria di uomini e donne massacrati da “partigiani” di Tito. Perché la stessa parola “partigiano” è stata a lungo e con ipocrisia assimilata a quella di “eroe liberatore”. Lei ricorda il nostro ex presidente Saragat con il suo sempiterno “viva la resistenza, viva la repubblica, viva l’Italia”? Se questo è l’ordine dei valori, mi dicevo, aspettiamo tempi migliori in cui qualche nostro Presidente dica: “viva la libertà, viva la pace”. Anche a Rapallo, nel piazzale del cimitero di San Pietro di Novella c’è (finalmente) un piccolo monumento di marmo bianco sul quale sono “impresse” tante mani anonime…
Al signor Michele faccio osservare che gli Italiani degli anni ’60 non erano tanto diversi nel capire dagli Italiani di oggi. Diciamo che “motivi di opportunità” hanno portato a glorificare chi aveva colpe e responsabilità ed ignorare volutamente vittime della barbarie dei partigiani di Tito. E tutti nel P.C.I. sapevano benissimo.
Cordialità
Salvatore Ganci
Sabato, 13 febbraio 2010.
FOIBE 2010 – NELL’OBLIO
I morti nelle foibe? Vittime di serie B di Giordano Bruno Guerri Dietro la formalità dell’omaggio, le vittime delle foibe restano di serie B. La memoria si preserva con le cerimonie. Deve intervenire la scuola: vanno rivisti i libri di testo Già nei giorni scorsi c’era da riflettere su un’indagine statistica appena realizzata da FerrariNasi&Associati. Ne risulta che se, nel 2008, il 41 per cento degli italiani aveva una discreto grado di conoscenza della tragedia delle foibe, nel 2010 la percentuale è scesa al 38 per cento. Significa che, concluso l’exploit di un programma televisivo, la tragedia istriana sta già scomparendo dal ricordo del popolo italiano, giornate o non giornate. E si tratta di almeno 10.000 italiani scagliati in profonde fosse carsiche, nella più grave e violenta pulizia etnico-politica che il nostro popolo abbia subito nel Novecento. Fra i grandi quotidiani, ieri, soltanto il Giornale ha dedicato due pagine alla Giornata del Ricordo. Per limitarsi a citare i due maggiori, Corriere della Sera e Repubblica, si sono contenuti in colonnine striminzite. Poche (e poco pubblicizzate) le iniziative regionali, e anche alcune scuole non hanno brillato. Si segnala in Lazio una meritevole iniziativa del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del suo assessore alla Pubblica istruzione Laura Marsilio, che hanno mandato nelle zone della tragedia, insieme agli insegnanti, quattrocento studenti (altri sono stati inviati a Auschwitz, Berlino, Hiroshima): muniti di tutta la documentazione e le informazioni necessarie per capire, compreso un discorso del sindaco e dell’assessore, di storici e di educatori. Anche le televisioni hanno brillato per servizi formali, riferiti – più che all’evento in sé – alle cerimonie cui hanno partecipato il presidente della Camera Gianfranco Fini e quello della Repubblica Giorgio Napolitano. Anch’io sono stato convocato, in un tg mattutino, per spiegare cosa sono state le foibe, quasi si trattasse di un oscuro episodio risalente al medioevo. Fra i libri appena pubblicati posso ricordare soltanto, per importanza, Foibe (S)conosciute, di Maria Antonietta Marocchi (I Libri del Borghese). Eppure proprio Napolitano dichiarò, nel 2007: «Va ricordato l’imperdonabile orrore contro l’umanità costituito dalle foibe (…) e va ricordata (…) la “congiura del silenzio, la fase meno drammatica ma ancora più amara e demoralizzante dell’oblio”. Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell’averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali». Sia reso merito all’ex comunista Giorgio Napolitano, per queste parole che ammettono una responsabilità di silenzio cui non fu estraneo. E sia reso merito anche alla Commissione Difesa della Camera che ieri ha approvato una legge per attribuire la medaglia d’oro «ai liberi comuni in esilio di Fiume, Zara e Pola». Tuttavia non è con le cerimonie e i discorsi di rito che il ricordo delle foibe, e di quanto significarono, rimarrà nelle menti degli italiani. Bisognerà spiegarle in tutta la loro strategica ferocia, non come un episodio crudelissimo in una guerra crudele. Le foibe furono, oltre che una strage disumana, un modo efferato per «convincere» oltre trecentomila italiani presenti in Istria e in Dalmazia a abbandonare case, terre, affetti e tutta la storia della loro vita, per «sfollare»: togliersi di torno per sempre da uno Stato pur composto da molte etnie, come quello jugoslavo. Il problema degli sfollati è pochissimo affrontato, se non in un libro – molto bello, molto commovente – di Luciano Ghelfi, Sfollati. Una storia italiana (Tre Lune, 260 pagine, 16 euro), che però non parla neanche di sfollati istriani e dalmati, bensì di una normale famiglia in fuga dal fronte. Figurarsi la tragedia di chi sfuggiva alle foibe. Una tragedia che verrà presto dimenticata – perché si vuole che venga dimenticata – se non provvederà la scuola a inserirla ampiamente nei libri di testo. Non per un inutile revanscismo, o per dimostrare – non ce n’è bisogno – che i cattivi si trovavano in tutte le parti in lotta. Ma perché il ricordo serva davvero a coltivare la volontà di non ripetere un odio senza fine e senza fondo. http://www.giordanobrunoguerri.it